Bernari e Ortese nella Napoli del dopoguerra
2018 ◽
Vol 52
(2)
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pp. 367-376
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Attraverso Il Mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese e Speranzella di Carlo Bernari si vuole analizzare e mettere a confronto la lettura, che mescola il documento con il romanzesco, di una Napoli che esce dalla guerra. Una Napoli in cui la miseria si erge come forza autonoma e distruttiva che rende inerti i suoi cittadini, annullandone o gettandone nel silenzio le coscienze e le volontà. Nell’isolamento bestiale dell’uomo che smarrisce il senso della comunità e della convivenza civile, la miseria diventa abiezione e priva l’uomo della sua umanità, riducendolo a mero oggetto. Salvo trovare nei momenti di maggiore disperazione, le risorse per sopravvivere e dare una possibilità ad una speranza sempre più fioca.
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