scholarly journals Brief Screening for Four Mental Illnesses of the Elderly in Community Mental Health Services: the BS4MI-Elderly

2020 ◽  
Vol 17 (5) ◽  
pp. 395-402
Author(s):  
Kyeong Seon Yun ◽  
Bong-Goon Moon ◽  
Miae Park ◽  
Seong-Ju Kim ◽  
Yunmi Shin ◽  
...  

Objective Early detection and proper management of mental illness can help to prevent severe deterioration. However, with limited financial and human resources of community mental health services, it is not practical to carry out all conventional screening tools simultaneously. In this study, we aimed to develop and validate a brief but comprehensive screening questionnaire for four common mental illnesses of the elderly.Methods The brief screening for four mental illnesses of elderly (BS4MI-elderly) is a 14-item binary response questionnaire that covers dementia, depressive disorder, sleep disorder, and hwa-byung. To test validity, we compared conventional scale scores for three groups of participants classified using the BS4MI-elderly. The sensitivity, specificity, predictive value of positive test, likelihood ratio of positive test and internal consistency of the BS4MI-elderly were assessed. Finally, a correlation analysis between the BS4MI-elderly and general mental health scales was conducted.Results A total of 254 participants aged over 65 years were recruited. The BS4MI-elderly showed moderate to high sensitivity for the test that distinguishes the normal group from the risk and disorder groups (dementia: 0.61, depressive disorder: 0.88, sleep disorder: 0.85, hwa-byung: 0.94) and high specificity for the test that distinguishes the disorder group from the normal and risk groups (dementia: 0.91, depressive disorder: 0.93, hwa-byung: 0.84, sleep disorder: 0.84). The BS4MI-elderly also exhibited good internal consistency and significant correlations with general mental health scales.Conclusion The BS4MI-elderly, a brief but comprehensive screening tool, could be a useful instrument for screening the elderly in community mental health services.

2011 ◽  
Vol 5 (1) ◽  
pp. 3 ◽  
Author(s):  
Alex Cohen ◽  
Julian Eaton ◽  
Birgit Radtke ◽  
Christina George ◽  
Bro Manuel ◽  
...  

1998 ◽  
Vol 7 (2) ◽  
pp. 98-109 ◽  
Author(s):  
Antonio Lora ◽  
Gabriella Bai ◽  
Callisto Bravi ◽  
Roberto Bezzi ◽  
Francesco Bulgarini ◽  
...  

RIASSUNTOScopo — L'obiettivo di questo studio è quello di descrivere i patterns di utilizzazione dei pazienti in contatto con 5 Unità Operative di Psichiatria lombarde secondo quattro classi: alti utilizzatori lungoassistiti, alti utilizzatori non lungoassistiti, lungoassistiti non alti utilizzatori, non alti utilizzatori non lungoassistiti. Disegno — Studio descrittivo a partire dai dati ricavati dal Sistema Informativo Psichiatrico regionale; è stata analizzata una coorte di 5.670 pazienti nell'ambito della prevalenza annua relativa all'anno 1994. Setting — 5 Unità Operative di Psichiatria della Regione Lombardia (Merate, Treviglio, Crema, Desio, Castano Primo), con una popolazione complessiva di 610.184 residenti di eta superiore ai 14 anni. Principali misure utilizzate — Sono state prese in considerazione alcune variabili sociodemografiche e cliniche relative ai pazienti; oltre un'analisi descrittiva dei quattro patterns, è stata effettuata una analisi logistica multinomiale. Risultari — Gli alti utilizzatori lungoassistiti (AU-LA), pur rappresentando solo il 5.3% del campione (4.9 casi per 10.000 residenti di età superiore ai 14 anni), consumano il 60% delle risorse espresse in SCS; solo la condizione di separato, divorziato, vedovo è predittiva per tale pattern. Gli alti utilizzatori non lungoassistiti (AU-non LA) costituiscono 1.2% del campione (1.1 casi per 10.000) ed utilizzano il 7.8% del SCS. Variabili predittrici di tale pattern sono l'eta compresa tra i 15-44 anni, l'assenza di un'attivita lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici negli anni 1985-1989. I lungoassistiti non alti utilizzatori (LA-non AU) rappresentano il 23.4% della coorte (21.6 casi per 10.000) e vengono al secondo posto per consumo dirisorse (18.1% del SCS). Sono variabili predittive: l'età compresa tra i 15-44 anni, il vivere da solo, l'assenza di un'attività lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici antecedenti al 1990. I pazienti non lungoassistiti non alti utilizzatori (non LA-non AU), pur rappresentando il 70.1% della coorte (64.8 casi per 10.000), consumano solo il 13.8% del SCS. Conclusioni — I dati mostrano che complessivamente l'attivita delle UOP è orientata nei confronti dei pazienti piu gravi, anche se sono rilevabili marcate differenze tra le UOP lombarde rispetto all'utilizzazione dei servizi. È confermata l'utilita di un Sistema Informativo a diffusione regionale che permetta di monitorare l'evoluzione nel tempo e nel territorio regionale dei patterns di utilizzazione.


1994 ◽  
Vol 45 (8) ◽  
pp. 793-797 ◽  
Author(s):  
Phyllis Solomon ◽  
Jeffrey Draine ◽  
Arthur Meyerson

Sign in / Sign up

Export Citation Format

Share Document