Quando alcuni sono piů uguali degli altri.. fiducia, free-riding e azione collettiva in una rete p2p

2010 ◽  
pp. 90-108
Author(s):  
Esther Keymolen ◽  
Dennis Broeders

Una versione contemporanea dello spirito libero di internet č rappresentata dai cosiddetti network anonimi peer-to-peer (p2p), che oggi si sono evoluti in enormi reti di file-sharing che attirano milioni di utenti. Queste comunitŕ sono spesso - implicitamente - fondate sull'idea di uguaglianza perché si tratta di comunitŕ di pari. Tuttavia su internet, cosě come nella vita reale, alcuni pari sono piů uguali degli altri. Considerati l'estensione e il volume di questi network p2p, l'idea di reciprocitŕ viene meno facilmente poiché molti utenti scoprono che conviene loro essere egoisti e non altruisti. L'articolo si focalizza, in particolare, sul caso di LimeWire - un'applicazione avanzata e molto popolare di file sharing peer-to-peer che funziona sulla rete Gnutella. Il paradosso riguardante questa, come tutte le altre reti p2p, prevede che il suo successo dipenda da gruppi piuttosto ristretti di persone che caricano i propri file a fronte di gruppi molto estesi che fruiscono questi materiali senza condividere i propri. Una delle questioni teoriche in discussione, quindi, č quella relativa alla fiducia che ha una sua declinazione sistemica, in questo caso. L'articolo, pertanto, analizza il problema del free riding attraverso l'analisi del forum di discussione della community di Lime Wire. L'analisi riguarda l'autosservazione compiuta dagli utenti stessi della community, a proposito della necessitŕ o meno di introdurre alcuni meccanismi regolativi coadiuvanti il funzionamento della rete. In particolare la community propone tre punti di vista diversi: quello degli utenti che sono stati definiti "do ut des", ovvero favorevoli ad una maggiore regolamentazione, quello del gruppo cosiddetto "l'informazione deve essere libera e gratuita", il quale non caldeggia una regolamentazione pressante ma piuttosto confida nella presa in carico da parte di LimeWire della questione degli opportunisti, e per ultima la visione della LimeWire company stes- sa, espressa dal moderatore del forum. Quest'ultimo rappresenta una figura chiave per la company (ma piů in generale per la lettura dell'intero fenomeno) perché esprime l'opportunitŕ di confidare nella fiducia sistemica che corrisponde alla necessitŕ di mantenere collegati alla rete p2p il maggior numero di utenti, esponenti sia dell'uno che dell'altro punto di vista, allo scopo di salvaguardare la profittabilitŕ della rete.

MISSION ◽  
2019 ◽  
pp. 9-25
Author(s):  
Enrico De Vivo ◽  
Marilu Foti ◽  
Manuela Mellano ◽  
Emanuele Bignamini
Keyword(s):  

Un paziente ad "Elevata Complessità SocioSanitaria" (ECoSS), rappresenta l'esito conclusivo di un investimento terapeutico e, tendenzialmente, non ha più possibilità di riabilitazione; quindi, impegnerà risorse del sistema di cura per tutta la durata della sua vita, costituendo un elemento da considerare in termini di programmazione e investimento delle risorse.  A fronte di queste considerazioni, si pongono diverse questioni. Quando è possibile definire un paziente ECoSS? Qual è la prevalenza dei pazienti che possono essere definiti ECoSS sul totale di quelli in cura? Quali caratteristiche specifiche hanno rispetto ai pazienti "non ECoSS" in cura e rispetto alla popolazione generale? Sono stati esaminati 1003 pazienti allo scopo di rispondere a queste domande.


2011 ◽  
Vol 7 (5) ◽  
pp. 16-21
Author(s):  
G.V. Poryev ◽  
Keyword(s):  

2017 ◽  
Author(s):  
Jessica Litman

The general public is used to thinking of copyright (if it thinks of it at all) as marginal and arcane. But copyright is central to our society’s information policy and affects what we can read, view, hear, use, or learn. In 1998 Congress enacted new laws greatly expanding copy owners’ control over individuals’ private uses of their works. The efforts to enforce these new rights laws have resulted in highly publicized legal battles between established media, including major record labels and motion picture studios, and upstart internet companies such as MP3.com and Napster.In this book, I question whether copyright laws crafted by lawyers and their lobbyists really make sense for the vast majority of us. Should every interaction between ordinary consumers and copyright-protected works be restricted by law? Is it practical to enforce such laws, or expect consumers to obey them? What are the effects of such laws on the exchange of information in a free society? My critique exposes the 1998 copyright law as an incoherent patchwork. I argues for reforms that reflect the way people actually behave in their daily digital interactions.The Maize Books edition includes both an afterword written in 2006 exploring the rise of peer-to-peer file sharing and a new Postscript reflecting on the consequences of the Digital Millennium Copyright Act as it nears its twentieth birthday.


2002 ◽  
Vol 3 (3) ◽  
pp. 25-33 ◽  
Author(s):  
Siu Man Lui ◽  
Sai Ho Kwok
Keyword(s):  

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