I Lepidotteri Ropaloceri della Montagnola Senese (Siena, Toscana meridionale) (Lepidoptera)
Una ricerca ventennale (1991-2011) sulla ropalocerofauna della Montagnola Senese, un Sito d’importanza Comunitaria della Toscana meridionale, ha permesso di accertare la presenza di 97 specie, (15 Hesperiidae, 3 Papilionidae, 13 Pieride, 31 Lycaenidae, 35 Nymphalidae). Le specie più significative sono Pyrgus sidae (Esper, 1784), Carcharodus lavatherae (Esper, 1783), Lycaena thersamon (Esper, 1784), Satyrium w-album (Knoch, 1782), Cupido minimus (Fuessly, 1775), Phengaris arion (Linnaeus, 1758), Polyommatus daphnis (Denis & Schiffermuller, 1775), Polyommatus hispanus (Herrich-Schaffer, 1851) e Brenthis hecate (Denis & Schiffermuller, 1775), entità di valore conservazionistico o di interesse biogeografico. Particolarmente interessanti risultano C. minimus e P. daphnis poiché in nessun’altro comprensorio della Toscana meridionale risultano così abbondanti come nella Montagnola Senese. Gli habitat di maggior interesse sono le praterie xeriche, le garighe e gli ex coltivi (“insule coltivate”) che ospitano oltre i tre quarti delle specie note per la Montagnola Senese. Anche le leccete, tuttavia, rivestono una certa importanza dal momento che ospitano entità di pregio faunistico e conservazionistico come S. w-album e Charaxes jasius (Linnaeus, 1767). La principale minaccia è rappresentata dall’attività estrattiva che determina perdita di habitat. La riduzione o la riprogrammazione delle attività di estrazione insieme alla tutela di praterie, garighe e “insule coltivate” si configurano come azioni fondamentali per garantire la sopravvivenza della ropalocerofauna della Montagnola Senese.