Cuadernos de Filología Italiana
Latest Publications


TOTAL DOCUMENTS

245
(FIVE YEARS 77)

H-INDEX

1
(FIVE YEARS 1)

Published By Universidad Complutense De Madrid

1988-2394, 1133-9527

2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 163-188
Author(s):  
Antonino Pingue

 Andrea Camilleri, autor de novelas policíacas de éxito publicadas en numerosos países extranjeros, no escribe en la norma culta del italiano. Todas sus obras utilizan una interlengua que ha sido descrita como un hibrido entre el italiano y el dialecto siciliano. Aunque existen muchas novelas que se caracterizan por adoptar una variedad diatópica –pensamos en textos como Ragazzi di vita de Pasolini, o Quel pasticciaccio brutto di via Merulana de Gadda- Camilleri es el primero que realiza una elección semejante en un ámbito de literatura de género con vocación comercial. Eso lo ha convertido en una anomalía y en un reto para su publicación en el extranjero. Las editoriales han tenido que plantearse si traducir la variedad lingüística empleada, en detrimento de una comprensibilidad, o eliminar los rasgos dialectales en la traducción. La mayoría han optado por esta última alternativa, aunque muchos traductólogos y traductores han avanzado otras propuestas. En el centro de este debate está el axioma de que la dificultad lectora de las novelas de Camilleri surge en el momento de traducirlas. Este trabajo quiere proponer un enfoque distinto. El punto de partida es una simple observación: el léxico empleado por Camilleri dificulta la lectura también al lector italiano. Solo una minoría de italianos hablan y entienden el siciliano. La problemática polisistémica que conlleva la traducción a una lengua meta, en realidad, ya existe en la edición original. Si es así, el dialecto cumple en las novelas policíacas de Camilleri una función inédita: poner al lector -también al lector italiano- dentro de un juego de descodificación. Intentaremos sacar a Camilleri del debate sobre la traducibilidad del dialecto para colocarlo en un marco paralelo y más amplio: el del autor que juega con la lengua y su ambigüedad semántica.


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 11-44
Author(s):  
Maria Vittoria Ambrosini ◽  
Paolo Della Putta

Il contributo prende in considerazione alcuni problemi acquisizionali particolarmente ostici e persistenti nel processo di apprendimento dell’italiano da parte di discenti ispanofoni. Sono noti, in letteratura, i fenomeni di transfer additivo e persistente di strutture perifrastiche spagnole non presenti in italiano. È il caso di andare e venire + gerundio, strutture “gemelle” di ir e venir + gerundio: contemplate e frequenti, in spagnolo, in contesti diafasici anche bassi e trascurati, tali perifrasi, in italiano standard e neo standard, hanno perso molto “spazio” d’uso, e sono oggi relegate a varietà diafasiche molto alte della lingua. Per estar + gerundio e stare + gerundio – la terza coppia di perifrasi considerate in questo studio –, notiamo invece, in italiano, severe restrizioni aspettuali: estar + gerundio esprime sia l’aspetto progressivo che quello continuativo, mentre stare + gerundio si è specializzata solo nell’aspetto progressivo. Ne conseguono fenomeni di transfer spagnoloàitaliano tipici, ben rintracciabili in realizzazioni come *sono stato lavorando tutta la notte. L’interpretazione psicolinguistica di tali problemi acquisizionali è basata sulla difficoltà di individuazione delle prove che possano permettere la ristrutturazione dell’interlingua: in questi tre casi sono prove negative indirette, ovvero la non apparenza delle strutture in determinati contesti o incongruenza con determinati valori aspettuali. Per lenire i problemi di transfer additivo delle tre perifrasi, in questo lavoro, dopo aver approfondito gli aspetti psicolinguistici di cui sopra, considereremo se e come le grammatiche pedagogiche di italiano per stranieri – in particolar modo ispanofoni – trattano queste discrepanze fra le due lingue. Proporremo infine alcuni accorgimenti pedagogici che possono essere utili per aiutare i discenti ispanofoni ad analizzare correttamente l’input italiano, così da lenire l’interferenza negativa fra le due lingue.


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 119-130
Author(s):  
Katarzyna Maria Maniowska

Nel presente articolo verranno descritte strutture ellittiche nei documenti medici italiani, verranno altresì illustrate alcune sfide interpretative dovute all’uso di ellissi. L'autore si concentra sulla questione delle ellissi analizzate in chiave pragmatica con l’obiettivo di indicare diversi punti critici determinati dall'uso delle ellissi in testi specializzati. Una breve parte teorica è seguita da esempi tratti da documenti medici in cui diversi sono presenti tipi di ellissi.


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 405-425
Author(s):  
Elisa Bonacini ◽  
Giorgia Marangon
Keyword(s):  

Lo storytelling digitale è da qualche anno una delle discipline più in voga nella comunicazione culturale, ma si è rivelato anche uno strumento particolarmente utile nella didattica del patrimonio culturale. In questo paper, dopo una introduzione sull’impatto che le nuove tecnologie e soprattutto i social media hanno causato sul settore culturale, e dopo un inquadramento sulla storytelling e sullo storytelling digitale, verrà presentato il caso del progetto XXXX, condotto sulla piattaforma per la produzione gratuita di audioguide multimediali izi.TRAVEL, come strumento didattico di divulgazione culturale attraverso un processo partecipativo.


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 291-306
Author(s):  
Alessandra Dolce
Keyword(s):  

L’ interesse della critica letteraria in Spagna nei riguardi della  scrittrice italiana di origini cubane Alba de Céspedes  non è mai  stato molto caloroso sia all’epoca dei suoi esordi che nei decenni  successivi,  nonostante la popolarità raggiunta da alcuni suoi romanzi nella penisola Iberica. L’unica importante eccezione sembra essere costituita dal professor Ernesto Giménez Caballero, collaboratore culturale e  ideologo di Francisco Franco, che concepì nei confronti della scrittrice italiana un’ ammirazione, che ha oltrepassato la dimensione letteraria,   Lo scopo di questo studio è focalizzare la natura e la qualità di quest’ammirazione, espressa nelle parole di Caballero nell’articolo «Alba Cubana» pubblicato nel 1942 e nel 1954 e i rapporti tra i due scrittori nella loro corrispondenza inedita, attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale di Madrid e qui riprodotta in trascrizione.      


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 131-161
Author(s):  
Franco Pauletto ◽  
Biagio Ursi
Keyword(s):  

Basato sui principi teorici e metodologici dell’analisi della conversazione, questo studio descrive gli usi in interazione di ciò ([ʧɔ]), un segnale discorsivo presente in diverse varietà italo-romanze ancora ampiamente diffuse in Veneto, ma frequente anche nell’italiano regionale parlato in quest’area. I dati provengono da telefonate informali e da conversazioni in famiglia, in italiano e in dialetto trevigiano ([trevi'zaŋ]). I risultati preliminari mostrano che ciò (dalla forma imperativa del verbo veneto ciór / tór / tòr ([ʧor] / [tor] / [tɔr], ‘prendere’) è usato principalmente all’inizio del turno di parola, spesso preceduto da altre particelle. Tuttavia ciò si trova spesso all’interno e, in un numero limitato di casi, anche alla fine del turno. Dal punto di vista sequenziale, nei nostri dati la presenza di ciò è riscontrabile in maniera pressoché esclusiva in turni di risposta. Questo studio dimostra che un approccio metodologico di tipo analitico conversazionale può dare un utile contributo alla comprensione non solo di strutture e fenomeni caratteristici del parlato ma anche delle complesse relazioni esistenti tra varietà linguistiche diverse in Italia.


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 209-224
Author(s):  
Franziska Meier
Keyword(s):  

L’articolo torna a interrogare il ruolo di San Paolo nella Divina Commedia. Diversamente da ricercatori recenti secondo i quali San Paolo serve da modello a Dante pellegrino a cui viene accordata una visione divina, questo articolo indaga la misura in cui l’Apostolo potrebbe aver servito da modello anche a Dante poeta. Nel centro dell’argomentazione sta l’analisi della descrizione di San Paolo in Purgatorio XXIX che potrebbe essere collegata a quella d’Omero, e l’interpretazione delle allusioni paoline che pervadono l’invocazione ad Apollo nel primo canto del Paradiso. Le analisi delle due occorrenze paoline mostrano come Dante abbia formato un San Paolo autore come modello per la terza cantica.


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 73-88
Author(s):  
Rubén González Vallejo

El presente trabajo se centra en la importancia de la documentación en la traducción del medio ambiente al suponer una novedad en el campo formativo y un reto por sus características específicas. Inicialmente se delinearán las competencias de la traducción especializada para resaltar con posterioridad la intertextualidad e interdisciplinariedad del sector medioambiental que el traductor debiera conocer para una búsqueda terminológica más eficaz. Posteriormente, se resaltará la situación legislativa medioambiental en España e Italia como paso previo a la presentación de los recursos lingüísticos y terminológicos disponibles en Internet. Estos últimos abarcarán desde fuentes normativas hasta complementarias en la combinación italiano-español y supondrán un válido enfoque para la satisfacción del documento final, pues la competencia documental se postula como uno de los pilares fundamentales del ejercicio de la profesión.


2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 431-432
Author(s):  
Claudio Giunta

2021 ◽  
Vol 28 ◽  
pp. 45-71
Author(s):  
Inmaculada Barbasán Ortuño

Este estudio tiene como objetivo el análisis de errores léxicos en la expresión escrita de los discentes que aprenden lenguas afines, en concreto el español por parte de aprendientes italófonos y el italiano por parte de aprendientes hispanófonos. La investigación se aborda desde una perspectiva lingüística de carácter contrastivo que tiene como referencias principales, por un lado, el enfoque del Análisis de Errores y la hipótesis de la Interlengua y, por otro, diferentes estudios contrastivos clásicos y modernos tanto de lenguas afines como no afines. A continuación, ofrecemos una propuesta de clasificación de errores léxicos, basada en la adaptación de modelos ya existentes, que nos ayuda a establecer su naturaleza según dos criterios interrelacionados: en primer lugar, si son interlingüísticos o intralingüísticos y, en segundo término, si son de forma o de significado. Para concluir, ofrecemos el cómputo estadístico de resultados, que señala que, por una parte, en ambos grupos el porcentaje de errores interlingüísticos es superior al de intralingüísticos y, por otra, el porcentaje de errores de forma es superior al de significado. La interpretación de estos datos nos muestra indicios de la existencia de patrones comunes en el aprendizaje de ambas lenguas afines.


Sign in / Sign up

Export Citation Format

Share Document