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Published By Digitalia - Rivista Del Digitale Nei Beni Culturali

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DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 67-90
Author(s):  
Nicola De Nisco ◽  
Sandra Gorla ◽  
Alessia Valenti
Keyword(s):  

L’articolo presenta le fasi di elaborazione e i modelli del database del progetto PRIN Itinera – Italian Trecento Intellectual Network and European Renaissance Advent. Sviluppata attraverso il framework Cadmus, la banca dati raccoglierà le ricerche sui corrispondenti di Petrarca e quelle sui testi, insieme ai dati codicologici e paleografici relativi alla tradizione manoscritta dei Rerum vulgarium fragmenta.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 116-121
Author(s):  
Marco Pizzo

Con l’avvio dell’ampio progetto di digitalizzazione delle fonti documentarie sulla Prima guerra mondiale appartenute dall’Istituto per la storia del Risorgimento e la realizzazione del portale 14-18 – Documenti e immagini della grande guerra si sono svolte una serie di attività didattiche che hanno coinvolto scuole e centri di detenzione. Queste iniziative possono essere raggruppate in due aree: la prima è quella relativa alla rielaborazione dei contenuti digitali presenti sul sito dagli studenti e dai detenuti; la seconda è stata la creazione di contenuti nuovi, realizzati informatizzando e digitalizzando direttamente le fonti d’archivio con la creazione di primi metadati funzionali. Il focus è stato così messo direttamente sul “fare digitale”. Queste attività digitali e “virtuali” si sono così caricate di un nuovo valore sociale.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 108-115
Author(s):  
Flavia Massara
Keyword(s):  

Il progetto Biblio: boosting digital skills and competences for librarians in Europe, finanziato dal programma Erasmus+ KA2, vuole contribuire alla formazione dei bibliotecari e al consolidamento delle loro competenze digitali e trasversali in un momento storico in cui si è costretti ad affrontare un brusco salto nel futuro dovuto all’emergenza pandemica. Il progetto, attualmente a metà del suo percorso, ha svolto un’indagine sui bisogni formativi dei professionisti delle biblioteche al termine della quale ha delineato due profili professionali che saranno alla base della sua offerta formativa. Biblio offrirà, nella seconda fase del progetto, un corso MOOC e un corso di specializzazione ai bibliotecari o agli aspiranti tali nei paesi partner del progetto.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 122-134
Author(s):  
Ilaria Maggiulli

La ricca collezione di diplomi di laurea conservata presso l’Archivio storico dell’Università di Bologna riveste un notevole interesse per lo studio della storia di un’istituzione che conta oltre nove secoli di vita. Grazie alle riproduzioni digitali dei documenti e alla ricchezza di informazioni disponibili nelle schede di corredo, la sezione del sito dell’Archivio dedicata a “Diplomi e privilegi” costituisce un prezioso ausilio alla ricerca per studiosi non soltanto di Storia dell’università, ma anche di altre discipline quali la Diplomatica e la Codicologia.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 91-107
Author(s):  
Francesca Maria D'Agnelli ◽  
Claudia Guerrieri ◽  
Maria Teresa Rizzo ◽  
Silvia Tichetti
Keyword(s):  

L'approccio metodologico dei censimenti del patrimonio culturale degli enti ecclesiastici (diocesi e istituti culturali), coordinati dall'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l'Edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana, avviene nel rispetto degli standard di settore (beni storico artistici, architettonici, archivistici, librari, fotografici). Anche l'authority work, connaturato all'attività catalografica, rispetta questa scelta. Tuttavia, per garantire l'integrazione e consultazione cross domain delle banche dati sul portale BeWeB, il modello di authority work adottato gestisce tutto il ciclo di vita dei record di autorità, dalla produzione nei gestionali di catalogazione usati dai singoli enti schedatori fino a BeWeB, passando attraverso processi di riconciliazione che identificano univocamente l'entità e le risorse ad essa collegate.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 25-52
Author(s):  
Susan Hazan

L’arte può contribuire al benessere personale, anche attraverso esperienze digitali? Questo articolo esplora l’argomento esaminando iniziative culturali e prodotti commerciali basati sulle tecnologie digitali, progettati per trasmettere emozioni positive. Dopo aver esaminato l’impatto di queste esperienze sugli utenti durante il recente lockdown, il contributo pone alcuni interessanti quesiti sul futuro di queste iniziative, che offrono spunti per ulteriori indagini scientifiche.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 135-142
Author(s):  
Cristiano Amendola

Il contributo intende illustrare le attività della BUP (Basilicata University Press), neonata casa editrice sorta in seno al dipartimento di Scienze Umane dell’Università della Basilicata (DiSU), soffermandosi in modo particolare sulle pubblicazioni ospitate dalla serie Digital Humanities.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 9-24
Author(s):  
Paola Castellucci ◽  
Elisabetta Gomelino

Chatbot è un sistema di conversazione, testuale o vocale, basato su Intelligenza Artificiale (Natural Language Processing e Machine Learning). È in grado di comprendere, analizzare e generare linguaggio umano. Sebbene il termine ChatterBot sia stato coniato da Michael Mauldin nel 1994, possono essere individuati dei diretti antesignani – ad esempio i sistemi ELIZA e PARRY, realizzati negli Stati Uniti già tra gli anni ’60 e ’70 – nati dallo sforzo congiunto da parte di scienziati di vari ambiti disciplinari, e in particolare di ingegneri e informatici, per far dialogare uomo e macchina. Negli ultimi anni, grazie al miglioramento della performatività di tecnologie e linguaggi, è stato possibile diversificare la destinazione d’uso dei chatbot. In particolare l’articolo considera la presenza di chatbot in ambiente MAB. L’analisi si concentra sui sistemi realizzati dalle Case Museo di Milano e dal MAXXI di Roma e su progetti in corso (ICCU, Europeana ecc.), proponendo anche una comparazione con esperienze straniere (ad esempio Field Museum di Chicago). I casi di studio sono stati selezionati al fine di offrire una panoramica dell’utilizzo di chatbot all’interno di percorsi museali e in relazione alla strategia stessa di ciascun museo. Vengono considerati diversi approcci (gamification, guida virtuale, aumento dell’esperienza di visita) per evidenziare le opportunità in campo educativo e comunicativo, nonché i limiti e gli scenari futuri. Esattamente a cento anni dal conio della parola robot, i chatbot (ossia robot che chiacchierano, che conversano con gli umani, e per giunta di arte) offrono l’occasione per rinnovare il quesito circa il confine tra umano e non umano, tra “l’uso umano degli esseri umani” e “la simbiosi uomo-computer”.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (2) ◽  
pp. 53-64
Author(s):  
Antonella Cossu ◽  
Monica Berzacola ◽  
Luisella Consumi ◽  
Domenico Donato De Falco ◽  
Francesca Mocchi ◽  
...  

In Italia i servizi interbibliotecari sono organizzati soprattutto a livello locale e le biblioteche segnalano spesso difficoltà a cooperare per rispondere alle richieste dei propri utenti in una dimensione nazionale e internazionale. L’obiettivo di un servizio nazionale di prestito interbibliotecario e fornitura documenti facilmente fruibile dagli utenti trova nella transizione digitale l’ambiente favorevole alla sua realizzazione, anche attraverso l’utilizzo di standard di interoperabilità e di formati aperti che superano le differenze tra applicativi e consentono la condivisione dei dati. In un’ottica di servizio agli utenti, l’ICCU, attraverso la piattaforma ILL SBN, lavora affinché si creino le condizioni per l’integrazione dei servizi interbibliotecari a livello nazionale attraverso la più ampia cooperazione tra istituzioni. Il gruppo di lavoro per l’interoperabilità e lo sviluppo del servizio ILL SBN, che ha concluso la sua attività di recente, ha contribuito al raggiungimento di questo obiettivo grazie alla collaborazione tra colleghi che utilizzano software diversi e lavorano insieme per un servizio integrato.


DigItalia ◽  
2021 ◽  
Vol 16 (1) ◽  
pp. 65-81
Author(s):  
Laura Melosi ◽  
Gioele Marozzi
Keyword(s):  

A seguito della digitalizzazione del Fondo Leopardiano della Biblioteca Nazionale di Napoli, avviata da tempo e appena giunta a conclusione, nel 2018 l’Università di Macerata ha promosso un analogo progetto relativo a tutti quei manoscritti che non essendo rimasti nella disponibilità di Antonio Ranieri alla morte del poeta, sono attualmente conservati in numerosi istituti italiani ed esteri. La ricognizione extra- napoletana intende ricostruire le dinamiche della confluenza delle carte leopardiane nelle collezioni che oggi le ospitano, evidenziando la necessità di procedere alla realizzazione di un catalogo unico per tutti i manoscritti di Leopardi e di creare uno strumento scientifico in grado non soltanto di dare conto della localizzazione di documenti di estrema importanza, ma anche di metterne a disposizione la riproduzione digitale e i metadati. Biblioteca Digitale Leopardiana sarà dunque un catalogo informatizzato dei manoscritti, arricchito dalle immagini acquisite direttamente sui documenti originali, che consentirà di visualizzare le singole schede e di verificarne le descrizioni. I dati, costantemente aggiornabili e valorizzabili, agevoleranno gli studi leopardiani e saranno fruibili, almeno in una fase iniziale, attraverso due canali ufficiali dell’ICCU, ManusOnLine e InternetCulturale, da cui sarà possibile esportare il tracciato dei metadati in formato XML a garanzia della conservazione a lungo termine e dell’interoperabilità con altri sistemi.


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