PRISMA Economia - Società – Lavoro
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Published By Franco Angeli

2036-5063, 0393-9049

Author(s):  
Federico Sofritti

La pandemia sta rendendo evidente come il rapporto tra ospedale e territorio non sia pensabile in termini dicotomici, come enucleatosi storicamente nel sistema sa-nitario italiano. Le riforme sanitarie, dal 1978, hanno infatti consolidato la preesi-stente differenziazione tra sanità ospedaliera e territoriale. All'interno di questa cornice, l'articolo affronta la questione della riorganizzazione delle cure territoriali. In particolare, si sostiene come l'emergenza Covid-19 renda necessario un ripen-samento dell'assistenza territoriale nel quadro delle cure primarie, discutendone alcuni punti chiave: l'implementazione delle tecnologie digitali; il ruolo delle co-munità locali; la questione professionale; il paradigma di salute e malattia sottostante.


Author(s):  
Claudia Della Valle ◽  
Marco Giovagnoli ◽  
Enrico Mariani

Nell'ambito dell'ampia riflessione interdisciplinare sul tema dell'abitare stimolata dalla diffusione mondiale del Coronavirus, questo contributo si propone di indaga-re il rapporto tra l'emergenza pandemica e le pratiche abitative post-disastro. L'articolo descrive la ricerca etnografica comparativa all'interno di due aree abitative temporanee della provincia di Macerata, installate a seguito del terremoto che ha duramente colpito l'Appennino centrale nel 2016-2017. Il contributo analizza l'impatto delle misure restrittive imposte dalla normativa italiana su queste "nuove" forme abitative e mette in evidenza alcune aree critiche, considerate sia in un'ottica domestica che in una più ampia territoriale. Sebbene l'emergenza pan-demica inasprisca certamente le criticità, esse sono riconducibili alle più ampie vulnerabilità dei territori colpiti dal terremoto, la cui analisi non può prescindere dall'adozione di una prospettiva storicizzata e diacronica. Dopo aver riconosciuto il permanere di una "doppia emergenza" in questi territori, le conclusioni suggeriscono l'importanza di considerare, analiticamente e pragmaticamente, il fattore temporale del ""itorno alla normalità", legato principalmente alla ricostruzione delle case distrutte dal terremoto.


Author(s):  
Francesco Orazi ◽  
Federico Sofritti ◽  
Davide Lucantoni

Author(s):  
Davide Lucantoni

L'articolo descrive i risultati di un'indagine condotta nell'area medio-adriatica durante la prima ondata della pandemia, sulle condizioni di vita della popolazione nel periodo di quarantena, raccogliendo informazioni sulle aspettative future del campione alla luce delle trasformazioni sociali portate dalla pandemia. Inoltre, viene fornito un quadro interpretativo in merito all'impatto che la compenetrazio-ne tra comunicazione politica e scientifica, all'interno delle dinamiche e dei mec-canismi narrativi dei diversi media, ha avuto sui comportamenti sociali e sulle formazioni identitarie in un contesto pandemico che mina la sicurezza ontologica degli individui. Infine, i dati relativi alle percezioni del campione sulla comunica-zione politica e scientifica vengono analizzati alla luce del fenomeno dell'infodemia, in particolare rispetto alle trasformazioni dell'agire comunicativo imposte dalla transizione digitale forzata del Paese. I risultati hanno mostrato che la fiducia nella credibilità e nelle fonti scientifiche è giudicata principalmente come sufficiente, anche se una parte non residuale del campione tende a dubitarne o a credere che si tratti di pura manipolazione. L'articolo sostiene che la comunicazio-ne scientifica non ha saputo uscire dall'impasse in cui lo scienziato legittima le sue affermazioni esercitando l'autorità che gli viene dogmaticamente attribuita dal buon senso, accettando la credibilità che gli viene offerta dal capitale simbolico proprio dei sistemi di credenze.


2021 ◽  
pp. 95-103
Author(s):  
Carlo Carboni

L'articolo si concentra sulle caratteristiche socio-economiche delle Marche dopo le tre recenti gravi crisi: quella globale del 2008, quella del terremoto del 2016 e quel-la pandemica. In particolare, sembra che nel momento dell'apogeo (anni Ottanta e Novanta) e nella fase di resilienza del marchingegno (negli anni a cavallo tra i due secoli), nelle Marche sia mancata la consapevolezza critica che lo sviluppo economico e sociale della regione si era realizzato grazie a una magia irripetibile. In questa prospettiva, il lavoro analizza sei articolazioni dell'attuale crisi della re-gione: il declino produttivo e quello occupazionale; la crisi della vita socioecono-mica in Appennino e la sua desertificazione a seguito del sisma; il declino etico, quello della società e, infine, quello della comunità.


2021 ◽  
pp. 105-105
Author(s):  
A cura della Redazione

Author(s):  
Valerio Cuccaroni
Keyword(s):  

La pandemia da Covid-19 ha indotto le istituzioni scolastiche italiane a sostituire la didattica in presenza con una varietà di forme di apprendimento online. Per indicare queste forme di e-learning, il governo italiano ha fatto ricorso al termine Didattica a Distanza (DaD) creando un neologismo semantico che denuncia la mancanza di inquadramento storico-pedagogico e di un piano già predisposto, con la conseguente necessità di improvvisare. Come nel resto d'Europa, la maggior parte dei docenti ha insegnato online per la prima volta e ha trasposto a distanza le pratiche tipiche della presenza. Criticata dal movimento nazionale Priorità alla Scuola, con occupazioni di scuole e decine di manifestazioni in oltre 60 città ita-liane, alla fine del primo lockdown la DaD è stata subordinata dal Ministero dell'Istruzione alla necessità di garantire l'insegnamento in presenza, tranne che in situazioni di rinnovata emergenza sanitaria per le quali ogni scuola è stata chiama-ta a elaborare un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. In assenza degli spazi necessari, del personale idoneo e dei trasporti sufficienti a garantire la didattica in presenza e in sicurezza, a causa dell'aumento autunnale dei contagi la DaD è tornata al 100% nelle scuole superiori da novembre 2020. In seguito alle denunce degli psichiatri sull'aumento dei ricoveri e del disagio psichico tra gli ado-lescenti, iniziate a gennaio 2021, a cui si sono aggiunti gli allarmi sull'aumento dell'abbandono scolastico, ad aprile 2021 la DaD è stata limitata al 50% in zona rossa e al 70% in zona gialla e arancione, dal nuovo Governo Draghi, dimostrando il fallimento dell'integrazione forzata della didattica digitale ma non rinunciando-vi. Stando ai dati forniti dall'osservatorio Eduscopio della Fondazione Agnelli, chi dovrebbe guidare il delicato percorso di integrazione della didattica digitale nelle pratiche educative abituali, ovvero le ventidue scuole fondatrici del movimento istituzionale delle Avanguardie Educative, promosso dall'Indire, raggiunge me-diamente ottimi risultati soltanto in ambito professionale e tecnico, mentre su 27 indirizzi che preparano all'università solo 13 figurano tra i primi posti della classifi-ca che misura i risultati dei diplomati all'esame di maturità e al primo anno di uni-versità. A fronte di questi scarsi risultati, occorre interrogarsi sullo stretto legame tra INDIRE e imprese private come le multinazionali dell'informatica e C2Group, azienda di riferimento in Italia nel settore, che fornisce ambienti digitali integrati alle scuole ed è sponsor della fiera Didacta, inserita dal MIUR tra gli eventi previsti dal piano pluriennale di formazione dei docenti.


Author(s):  
Francesco Orazi
Keyword(s):  

L'ipotesi dell'articolo è che Covid-19 rappresenti un evento di rottura in grado di influenzare la struttura di plausibilità del complesso socioeconomico attivato da mercato, scienza e tecnologia. Alcune condizioni determinate dalla pandemia stanno Infatti mettendo in discussione molti elementi del quotidiano che diamo per scontati. Nel corso del lavoro prenderemo a riferimento alcuni di questi ele-menti della realtà sociale che sono stati intaccati dagli effetti di Covid-19. In parti-colare, saranno affrontate le seguenti tematiche: il rapporto tra scienza e tecnolo-gia; socializzazione e distanziamento nella società iper-mediata; la relazione tra scienza e pseudo-scienza.


2020 ◽  
pp. 107-107
Author(s):  
A cura della Redazione

2020 ◽  
pp. 94-104
Author(s):  
Gilberto Fattori

In materia di cessazione del rapporto di lavoro per ragioni di età la Corte di Giustizia dell'Unione Europea sta svolgendo un ruolo propulsivo nell'implementazione del diritto antidiscriminatorio. Tuttavia, come emerge dalle recenti sentenze su questo tema, le problematiche che emergono dal bilanciamento tra diritti sociali fondamentali dei lavoratori e scelte di politica economica ed occupazionale dei governi degli Stati membri dell'UE sono questioni che rimangono centrali nella giurisprudenza della Corte. In questa trattazione si analizzano due recenti sentenze particolarmente significative su questo tema: nella sentenza Rasmussen si mette in luce come la Corte riaffermi una volta di più la propria giurisprudenza sull'esistenza di un principio generale di non discriminazione per età nell'ordinamento europeo, sottolineando la forza delle conseguenze giuridiche che ciò comporta per gli ordinamenti degli Stati membri. Nell'analisi della causa Aber-crombie si mettono invece in luce aspetti problematici relativi al bilanciamento tra diritto alla non discriminazione per età e scelte di politica occupazionale dei gover-ni nazionali, e di come ciò abbia creato un notevole dibattito in dottrina.


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