RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE
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(FIVE YEARS 1)

Published By Franco Angeli

1971-8454, 1825-5442

2021 ◽  
pp. 48-74
Author(s):  
Anna Ciccotti
Keyword(s):  

La nascita di un figlio è il momento in cui si concretizza il più straordinario progetto d'amore e si sperimenta una condivisione di vi-ta, un'apertura al mondo. È altresì un evento "critico" perché porta la coppia ad affrontare una serie di situazioni nuove, alcune delle quali richiedono una ri-strutturazione del rapporto di coppia, delle consuete routines familiari: il piccolo sistema familiare da diadico diventa triadico (Larcan, 2016). Ma cosa succede quando alla criticità insita nella nascita di un figlio si aggiungono altri e ben più critici elementi, come una disabilità? Si susseguono nei genitori tante forti emozioni come tristezza e dolore, senso di colpa, ansia e paura, rabbia e invidia, che inizialmente sembrano sopraffare i genitori e viene richiesta loro un'enorme quan-tità di risorse per fronteggiare la situazione. Il momento dell'impatto con la diagnosi viene attraversato e percepito da ogni famiglia in maniera diversa in base alle esperienze personali di ognuno, ai valori sociali, al background culturale, ma anche in base alle modalità con cui la diagnosi viene formulata, alla disponibi-lità di adeguati supporti familiari e alle informazioni di cui si dispone. Un peso rilevante è dato infine dalla possibilità di usufruire di un adeguato sostegno sociale in termini di servizi di supporto sanitario e psicologico al bambino e alla famiglia (Cuzzocrea, Larcan, 2011). Non da molto tempo la letteratura ha iniziato a indagare su una tematica molto interessante e complessa che riguarda i fratelli "sani" di ragazzi affetti da problematiche fisiche o mentali: questo filone di ricerca si è dedicato allo studio dei cosiddetti siblings, termine che nel mondo anglosassone indica semplicemente un legame di fraternità, mentre nel panorama italiano, fa riferimento nello specifico a fratelli e sorelle di bambini con disabilità. Se per i genitori l'accudimento verso i figli è un processo naturale, che può diventare più difficoltoso per il disturbo di cui è affetto il figlio, per un fratello non è così scontato pensare di doversi fare carico della patologia e della vita del proprio caro, una volta che i genitori non ci saranno più. I fratelli degli autistici spesso si somigliano: sono silenziosi, pro-fondi, sognatori e diffidenti; per loro è difficile adeguarsi al modo di vivere, di scherzare, di comportarsi dei coetanei. Questo lavoro prende in considerazione il mondo emotivo, spesso ancora poco esplorato di chi vive come "fratello di" - per tutta la vita, analizzando le conseguenze della presenza del bambino con autismo sulla vita del fratello con sviluppo tipico.


2021 ◽  
pp. 7-25
Author(s):  
Wima Trasarti Sponti ◽  
Anna Maria Rapone
Keyword(s):  

Le autrici, sulla base della loro esperienza di psicoterapeute siste-mico-relazionali, presentano una loro lettura del concetto di intimità utile ed interessante nella psicoterapia delle problematiche di coppia (relazionali, affettive e sessuali). Le autrici, facendo anche riferimento ad autori quali Winnicott, Stern e Whitaker, individuano nella relazione madre-bambino il nucleo primario dell'intimità. Durante lo sviluppo del bambino sarà proprio l'appartenenza, provata attraverso la relazione con le figure primarie, a permettergli la successiva individuazione. La psicoterapia viene ridefinita come contesto nel quale, grazie alla regressione attraverso l'"autentica relazione" paziente/terapeuta, è possibile riconoscere i propri bisogni: il terapeuta "sufficientemente buono", funge semplicemente da "sbloccante", per l'attivazione e la riattivazione delle risorse dei pazienti. Le autrici, nel loro lavoro in psicoterapia di coppia, prendono in considerazione la storia multi generazionale dei pazienti nello sviluppo della trama della relazione dove la nostalgia della primitiva appartenenza e la vergogna che ne deriva, vengono analizzati ed utilizzati. Il concetto di potere, sotteso alle problematiche di coppia, viene ri-letto come insicurezza di appartenenza e vergogna della richiesta stessa, motivo per cui la lotta di potere "infantile" viene rielaborata come una lettura poco utile per esprimere il proprio bisogno all'altro.


2021 ◽  
pp. 26-47
Author(s):  
Francesco Canevelli

L'Autore presenta il fenomeno del rifiuto che un figlio manifesta nei confronti di un genitore all'interno di alcune situazioni che fanno se-guito alla separazione. Il fenomeno viene inquadrato all'interno di specifici scenari in cui si realizzano intrecci relazionali che sostengono e rafforzano il rifiuto stesso e che forniscono cornici di senso al suo realizzarsi. Vengono esaminate le ricadute che il rifiuto e il tipo di intrecci in cui si inserisce comportano per i bisogni di sviluppo del figlio e dell'intero sistema familiare. Vengono infine presi in esame i diversi contesti e le possibili articolazioni degli interventi specialistici in que-sto tipo di situazioni.


2021 ◽  
pp. 75-95
Author(s):  
Ludovica Pagano
Keyword(s):  

In questo articolo, l'autore ha la finalità di mettere in luce le fami-glie omogenitoriali, con lo scopo di indicare delle linee guida utili per coloro che intendono lavorare con queste tipologie di famiglie. Le ricerche evidenziano che non c'è una relazione tra l'orientamento sessuale dei genitori e qualsiasi tipo di misura dell'adattamento emotivo, psicosociale e comportamentale del bambino. Ad ogni modo, il terapeuta, oltre alle specificità che caratterizzano queste famiglie, deve tenere conto delle proprie risonanze emotive e di eventuali limiti rispetto alla possibilità di presa in carico di questi particolari nuclei familiari, per evitare di compiere interventi inefficaci o addirittura dannosi e lesivi.


2021 ◽  
pp. 97-103
Author(s):  
Sara Ricciardi

2020 ◽  
pp. 85-95
Author(s):  
Sara Ricciardi

2020 ◽  
pp. 69-83
Author(s):  
Enrico Visani Luigi Schepisi ◽  
Federica Seravelli ◽  
Sara Ricciardi ◽  
Daniele Paolini
Keyword(s):  

2020 ◽  
pp. 5-22
Author(s):  
Claudia Lini ◽  
Paolo Bertrando

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