terapia ormonale
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2020 ◽  
Vol 21 (6) ◽  
pp. 470-474
Author(s):  
Francesco Torre ◽  
Aldo E. Calogero ◽  
Rosita A. Condorelli ◽  
Rossella Cannarella ◽  
Antonio Aversa ◽  
...  

SommarioLe disfunzioni della ghiandola tiroidea rappresentano un gruppo di patologie rilevanti sotto il profilo epidemiologico, specie nel sesso femminile. La terapia ormonale contraccettiva è capace di influenzare la funzione tiroidea modulando i livelli di TBG e SHBG e, sebbene frequentemente prescritta, esistono poche evidenze riassuntive circa i limiti prescrittivi nelle donne con disfunzione tiroidea. Lo scopo di questo articolo è quello di rivedere gli effetti del trattamento con levo-tiroxina (LT4) nelle donne in terapia ormonale contraccettiva e come quest’ultima influenzi la funzione tiroidea. La componente estrogenica è responsabile dell’aumento di TBG, SHBG e dei fattori di coagulazione. Per contro, la componente progestinica, attraverso l’azione anti-androgenica, è utile per mantenere basso il rischio tromboembolico e cardiovascolare. Ciò assume particolare rilevanza nelle donne affette da ipotiroidismo subclinico e in quelle trattate con LT4. Infatti, l’ipotiroidismo subclinico è associato a un aumentato volume piastrinico medio, il quale aumenta, a sua volta, il rischio cardiovascolare a causa dell’iperattività piastrinica dovuta alla incompleta maturazione megacariocitica.


2020 ◽  
Vol 21 (4) ◽  
pp. 252-256
Author(s):  
Nicoletta Fortunati ◽  
Francesco Felicetti ◽  
Emanuela Arvat ◽  
Enrico Brignardello

2016 ◽  
Vol 18 (1) ◽  
pp. 1-5
Author(s):  
S. Vignot ◽  
M. Gasowski
Keyword(s):  

2013 ◽  
Vol 14 (5) ◽  
pp. 205-212
Author(s):  
Stefania Di Sante ◽  
Alessandra Fisher ◽  
Andrea Lenzi ◽  
Emmanuele A. Jannini
Keyword(s):  

2009 ◽  
pp. 93-105
Author(s):  
Chiara Simonelli ◽  
Veronica Vizzari ◽  
Alessandra Perilli

The Morris syndrome. Androgen insensitivity syndrome (AIS) is a genetic disease caused by mutations in the androgen receptor gene. AIS patients are individuals with a 46, XY karyotype. The phenotype consists in female external genitalia, short vagina, absent mullerian structures, and abdominal, inguinal or intralabial primordial testes. Precise diagnosis, that differentiating between complete (CAIS) and partial (PAIS) form, requires clinical and hormonal investigation and is of great importance for appropriate gender assignment. The CAIS has a minimal impact of one in 99,000 births, for the PAIS, however, there aren't some statistics available, but generally it should be with a lower impact, approximately ten times less than CAIS.Key words: Morris syndrome, androgen insensitivity syndrome, CAIS, PAIS, gonadectomy, hormonal replacement therapy, vaginal ipoplasia.Parole chiave: sindrome di Morris, sindrome da insensibilitŕ agli androgeni, CAIS, PAIS, gonadectomia, terapia ormonale sostitutiva, ipoplasia vaginale.


2005 ◽  
Vol 6 (1) ◽  
pp. 26-35
Author(s):  
Michele De Rosa ◽  
Annamaria Colao ◽  
Gaetano Lombardi
Keyword(s):  

2002 ◽  
Vol 3 (3-4) ◽  
pp. 199-211
Author(s):  
Antonio Agostino Sinisi ◽  
Daniela Pasquali ◽  
Antonio Notaro ◽  
Antonio Bellastella
Keyword(s):  

2002 ◽  
Vol 3 (1) ◽  
pp. 25-42
Author(s):  
Giuseppina Padova ◽  
Daniela Minnella ◽  
Valeria Velardita
Keyword(s):  

1994 ◽  
Vol 61 (2) ◽  
pp. 142-147
Author(s):  
A. Fandella ◽  
P. Checchin ◽  
L. Maccatrozzo ◽  
F. Merlo ◽  
L. Faggiano ◽  
...  

Gli Autori riportano l'esperienza riguardo alla resezione endoscopica prostatica o trigonale (TUR) nei pazienti con neoplasia prostatica non suscettibile di soluzione radicale e non rispondente localmente alla terapia ormonale, con sintomatologia ostruttiva o con estensione trigonale ed infiltrazione degli osti ureterali (fino all'insufficenza renale). Tale metodica viene ritenuta una valida alternativa ad una derivazione urinaria mediante cateterismo o nefrostomia, sotto il profilo di una migliore qualità di vita. Vengono considerati 63 pazienti, su 72 trattati in 6 anni, con follow-up medio di 36 mesi; il successo immediato della procedura è stato dell'83% per quel che riguarda la disostruzione cervicale (53 pazienti su 63), e del 55% per le resezioni trigonali. In base all'analisi della esperienza pur numericamente limitata, la TUR sembrerebbe non compromettere la prognosi a distanza, non accelerando la diffusione sistemica della malattia. Patients with obstructive advanced prostatic carcinoma who don't respond to hormonal therapy, need a urinary drainage through an indwelling catheter or nephrostomy for a dilated kidney. The authors perform an endoscopic resection of the prostate with an associated trigonal resection if there is a dilated urinary system. Successful treatment, permits a better quality of life without a catheter or nephrostomies. We analysed 63 patients of 72 treated in 6 years with an average 36–month follow-up; the success of the procedure was 83% for cervical TUR and 55% for trigonal TUR. In our experience TUR in prostatic cancer appears to be a safe procedure; in fact in our series there is no postoperative mortality or morbility and the treatment doesn't increase cancer dissemination.


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