MONDO CONTEMPORANEO
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Published By Franco Angeli

1972-4853, 1825-8905

2021 ◽  
pp. 111-142
Author(s):  
Mattia Granata

L'Agenzia europea per la produttività dell'Oece nasceva nel 1953 per modernizzare i sistemi produttivi dei paesi membri. Dalla metà del decennio, l'Agenzia impostò progetti sul campo per affrontare la questione dell'arretratezza del Sud Europa. L'azione corrispondeva all'esigenza di assistere i paesi "sottosviluppati", per favorire integrazione dei mercati e stabilizzazione politica. I primi interventi riguardarono le aree pilota in Sardegna e nella regione greca dell'Epiro. Nei due progetti, gemelli ma differenti, si sperimentarono metodologie che miravano allo sviluppo per effetto di investimenti di capitale e di investimenti sociali.


2021 ◽  
pp. 187-205
Author(s):  
A cura della Redazione

2021 ◽  
pp. 173-185
Author(s):  
Luca Irwin Fragale
Keyword(s):  

Il "Servizio dello Schedario biografico degli affiliati ai partiti sovversivi maggiormente pericolosi nei rapporti dell'ordine e della Pubblica Sicurezza" fu istituito nel 1894 e fu messo a punto due anni dopo, quando nel giugno 1896 la Direzione generale di Pubblica sicurezza ne indicava ai prefetti del Regno gli scopi e l'utilità, nonché le nuove norme da seguire per la compilazione delle relative schede. Le 5.615 buste del fondo raccolgono i fascicoli relativi a ben 152.589 schedati: si tratta in massima parte di socialisti, comunisti, sovversivi, anarchici, antifascisti tout court, ma anche di vagabondi, oziosi, prostitute, membri di minoranze etniche e, appunto, massoni. Oggi un'interfaccia virtuale permette la consultazione on line dei risultati emergenti, ovvero di quei dati che corrispondono fedelmente alle informazioni riportare in recto e verso sulle sole copertine dei singoli fascicoli. Ciò che se da un lato rende assai più comoda la ricerca per lemmi, ne inficia però pesantemente la qualità, in quanto le suddette copertine non riportano in modo integrale i dati essenziali contenuti nei fascicoli. La questione è lampante nel caso dei massoni schedati.


2021 ◽  
pp. 91-110
Author(s):  
Mariangela Palmieri

Il saggio analizza l'uso che i cattolici hanno fatto del cinema documentario negli anni Quaranta e Cinquanta, durante il pontificato di Pio XII. Le ricerche sui rapporti tra cinema e cattolici hanno sinora privilegiato i film di finzione. Tuttavia, da alcuni documenti d'archivio, emerge come il mondo cattolico abbia rivolto la sua attenzione anche al documentario, inteso come uno strumento pedagogico e di propaganda. Per promuoverlo i cattolici si mossero in tre direzioni: producendo documentari autonomamente, facendoli realizzare a società di produzione esterne ma vicine al mondo cattolico, o distribuendo, nei propri circuiti (sale parrocchiali, sezioni DC) e in quelli industriali (attraverso il sistema della programmazione obbligatoria), documentari di proprio interesse, compresi quelli di propaganda anticomunista nei periodi di campagna elettorale. Più in generale, il documentario si inscrive nella battaglia per il controllo del cinema portata avanti dai cattolici.


2021 ◽  
pp. 5-46
Author(s):  
Erminio Fonzo

L'Enciclopedia italiana è stata l'opera più importante realizzata dal regime fascista in ambito culturale. Logicamente, l'Enciclopedia era attenta a riportare la versione dei fatti gradita al governo su tutto ciò che riguardava la storia recente e la politica. Nel regime, però, gli intellettuali non erano sempre concordi e in alcuni casi i collaboratori della Treccani dovettero scegliere quale interpretazione proporre. Il livello scientifico delle voci sull'attualità politica e la storia recente è vario: alcune propongono una sintesi efficace, mentre altre sono più faziose. Il controllo del governo, del resto, aumentò nel corso degli anni e fu particolarmente stretto sull'Appendice I, pubblicata nel 1938. L'articolo prende in esame le voci dell'Enciclopedia e dell'Appendice relative alla politica e alla storia recente, esaminando quali elementi dell'ideologia e della storia del fascismo gli autori hanno inteso mettere in evidenza; attraverso quali metodi hanno proposto la narrazione "ufficiale".


2021 ◽  
pp. 47-90
Author(s):  
Alfonso Botti
Keyword(s):  

L'articolo integra, sulla base della documentazione degli archivi vaticani, quanto messo a fuoco dalla storiografia sull'impatto nel mondo cattolico ed ecclesiastico francesi del decreto del Sant'Offizio che nel 1926 mise all'Indice alcune opere di Charles Maurras e il giornale L'Action Française. Ricostruisce poi per la prima volta, attraverso fonti del Sant'Offizio, il processo decisionale che portò il 10 luglio del 1939 al decreto con il quale il quotidiano fu ritirato dall'Indice, pur restando la precedente interdizione di alcune opere di Maurras e del giornale fino a quel momento. In un decennio segnato dalla minaccia rappresentata dai nazionalismi e dagli antisemitismi di Stato, l'articolo conferma che in tutta la vicenda la questione disciplinare prevalse di gran lunga su quella dottrinale, che prestò scarsissima attenzione alle principali caratteristiche, come la politique d'abord, dell'Action Française: il «nazionalismo integrale» e l'antisemitismo. Infine, l'articolo mette in luce il ruolo del cardinale Ottaviani e la discontinuità tra Pio XII e il suo predecessore.


2021 ◽  
pp. 143-171
Author(s):  
Pierluigi Allotti
Keyword(s):  

Esponenti illustri della cultura politica europea del Novecento, Giovanni Sartori e Norberto Bobbio sono stati gli artefici principali della rinascita della scienza politica italiana negli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Nata in Italia nel clima del positivismo di fine Ottocento, la scienza politica era stata presto soffocata al volgere del nuovo secolo da nuove correnti di pensiero (il formalismo giuridico e la filosofia idealista). Nel secondo dopoguerra era ancora negletta, nonostante l'idealismo stesse ormai perdendo terreno. Così Sartori, in particolare, influenzato dalla politologia statunitense, si adoperò sin dai primi anni Cinquanta per rilanciare la disciplina e assicurarle una piena legittimità accademica. Fondato sul carteggio inedito tra i due studiosi, questo articolo getta una nuova luce sul ruolo avuto da entrambi nella rifondazione in Italia della scienza politica contemporanea, evidenziando come Sartori e Bobbio, pur condividendo l'assunto che si trattasse in primo luogo di una scienza empirica, avessero in realtà visioni differenti riguardo alle sue finalità.


2021 ◽  
pp. 207-209
Author(s):  
A cura della Redazione

2021 ◽  
pp. 21-43
Author(s):  
Stefano Pisu

L'articolo ricostruisce le principali tappe della storia dell'Associazione italiana per i rapporti culturali con l'Unione Sovietica - conosciuta come "Italia-Urss" - fra il 1944 e il 1960. La genesi di "Italia-Urss" si inserisce nel contesto culturale internazionale del dopoguerra. La radicalizzazione dello scontro politico-ideologico nazionale e globale condusse l'associazione alla chiara virata politica: la lotta all'antisovietismo diventò celebrazione acritica dell'Unione Sovietica. "Italia-Urss" riuscì così in scarsa misura a essere un attore efficace della Guerra Fredda culturale, giacché poco capace di attrarre fasce di popolazione lontane dai socialcomunisti. La segreteria di Orazio Barbieri (1953-1958) volle rafforzare una conoscenza obbiettiva dell'Urss anche se il 1956 - così come il caso Pasternak - disorientarono una parte dei suoi membri. Paradossalmente, il dinamismo di Barbieri fu il vulnus principale nei rapporti con il Pci e gli interlocutori sovietici, che mal sopportavano l'autonomia di "Italia-Urss" nel lancio di iniziative considerate spesso troppo elitarie e lontane dalle masse. Il Pci intervenne per rafforzare il controllo politico sull'associazione proprio quando, invece, gli sforzi ufficiosi di "Italia-Urss" avevano contribuito alla firma dell'accordo culturale intergovernativo del 1960.


2021 ◽  
pp. 7-18
Author(s):  
Emanuela Costantini ◽  
Olga Dubrovina ◽  
Stefano Pisu ◽  
Maurizio Zinni

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