ECONOMIA PUBBLICA
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(FIVE YEARS 1)

Published By Franco Angeli

1972-5566, 0390-6140

2021 ◽  
pp. 81-88
Author(s):  
Luigi Carbone

L'articolo analizza brevemente le modifiche apportate alla disciplina della re-sponsabilità erariale dal d.l. 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. "decreto semplificazioni") e dal d.l. 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. "decreto cura Italia"). I menzionati decreti-legge, nell'introdurre limitazioni a questa forma di responsabilità con specifico riferimento all'elemento soggettivo, rivelano talune criticità in punto di compati-bilità con l'art. 77 Cost. e con altri principi costituzionali, potendosi dubitare, in particolare, in ordine al rispetto del principio di responsabilità dei pubblici poteri e dei loro agenti, che anche in tempo d'emergenza deve ritenersi insuscettibile di deroghe, soprattutto attraverso l'esercizio del potere di decretazione d'urgenza


2021 ◽  
pp. 129-158
Author(s):  
Alberto Biancardi
Keyword(s):  

Questo articolo prende avvio da una sintetica illustrazione del ruolo e degli obiet-tivi che le liberalizzazioni e la regolazione economica hanno avuto dagli ultimi due decenni del secolo scorso a oggi. Tutto ciò anche perché questo è ancora il modello di riferimento contenuto nelle norme comunitarie vigenti per i settori dell'energia e che resta parte integrante del Green New Deal. La crescente consapevolezza delle conseguenze derivanti dal climate change e della disponibilità di nuove tecnologie nei settori energetici, nonché in quelli a questi contigui, fra i vari impulsi al cambiamento che sta generando, sta metten-do in discussione anche questo modello di riferimento. L'articolo, illustrati i motivi che stanno alla base di questa messa in discussione e i principali punti aperti di questo confronto, si focalizza sul nuovo ruolo che consumatori, imprese e settore finanziario possono avere nella gestione del cambiamento climatico e della adozione delle medesime nuove tecnologie.


2021 ◽  
pp. 55-80
Author(s):  
Maurizio Cafagno

Lo scritto muove dalla constatazione che studi ed osservazioni empiriche illu-strano come la disomogenea distribuzione di informazioni tra soggetti che si tro-vano a negoziare alimenta l'incertezza e concede spazio all'opportunismo, in-nalzando i costi di transazione. Calando, però, la questione strategica della miti-gazione dell'opportunismo all'interno dei tre diversi ordini di rapporti chiamati in causa dalle negoziazioni pubbliche, ossia il rapporto tra pubblica amministrazio-ne e funzionari, tra pubblica amministrazione e concorrenti e tra pubblica am-ministrazione e contraenti, possono affiorare delle prospettive legittime che, uscendo dalle strettoie della modellistica contabile familiare alla prassi giuridica , consentano di acquisire e sfruttare nuova informazione, in corso di gara, adat-tando stime e proposte e consentendo, in tal modo, di guadagnare parecchio in termini di efficienza. In definitiva ed in sintesi, teoria ed esperienza, che trovano ampio supporto ed ispirazione nel diritto europeo, inducono a pensare che l'obiettivo di innalzare efficienza e convenienza dei meccanismi di gara postula il ricorso a modelli di-versificati, aperti a gradi variabili di flessibilità. A ben vedere il diritto europeo, assumendo il patrocinio di procedure contrattuali più aperte e di criteri di bilan-ciamento più flessibili, ispirati dall'idea che la stretta sorveglianza dei funzionari e delle amministrazioni non sia la finalità incondizionatamente prioritaria, ac-credita piuttosto l'idea che gli oneri del formalismo vadano sopportati soltanto sinché si può supporre che ne discendano benefici superiori in termini di stimolo all'intensificazione degli scambi. Lo scritto approda alla conclusione che l'efficienza vada considerata alla stregua di una variabile endogena, e non esogena, rispetto alle politiche di promozione della concorrenza. Onde, sarebbe utile convalidare anche nel nostro ordinamento un criterio di libertà delle forme procedimentali, almeno per i cosiddetti contratti esclusi, che non sempre e non necessariamente siano tenute a tradursi in procedure di gara, fatta salva la possibilità di accesso alla tutela giurisdizionale per l'aspirante che dimostri di aver subito gli effetti lesivi e discriminatori della violazione dei principi generali.


2021 ◽  
pp. 33-54
Author(s):  
Stefano Lorusso

Il contributo propone una analisi dei diversi approcci che hanno caratterizzato la gestione delle aziende pubbliche. Partendo dalle prime suggestioni di Machiavelli sono riportati i diversi approcci in modo cronologico, evidenziando per ciascun modello l'aspetto concettuale mag-giormente rappresentativo. Ogni modello risente dell'assetto istituzionale di rife-rimento che definisce priorità e finalità, ed è così che partendo dallo stato di dirit-to si arriva a quello che è comunemente definito lo Stato relazionale. Nel tempo cambia il focus dell'azione della pubblica, che dapprima si concentra sulle procedure e le regole per poi per poi focalizzarsi sui risultati. Negli ultimi an-ni, poi, nella gestione pubblica diventano rilevanti le istanze provenienti dai di-versi attori e organismi sociali intermedi. La prospettiva fondamentale diventa la costruzione di relazioni, interazioni collaborative e partenariati tra soggetti pub-blici e privati. Attraverso poi la metafora dell'analisi sistemica per ciascun mo-dello si evidenzia l'elemento costitutivo dell'organizzazione pubblica (struttura, meccanismi operativi e processi) che diventa predominante. In conclusione in ragione della rappresentazione fornita, il lavoro si sofferma sull'evoluzione del ruolo della popolazione di riferimento di ogni pubblica amministrazione.


2021 ◽  
pp. 89-128
Author(s):  
Anna Bottasso ◽  
Maurizio Conti

In questo lavoro vengono affrontati due temi molto rilevanti nel dibattito eco-nomico relativo alla configurazione ottimale dei settori idrico e fognario. In par-ticolare, viene discussa la letteratura empirica internazionale che ha analizzato l'esistenza di possibili economie di scopo derivanti dalla gestione congiunta del servizio idrico al dettaglio e all'ingrosso. A questo proposito, la maggioranza degli studi esaminati tende a identificare l'esistenza di non trascurabili economie di integrazione verticale, soprattutto nel caso di operatori di medie e piccole dimen-sioni. Inoltre, viene passata in rassegna l'evidenza empirica relativa alla presenza di economie di scopo tra il servizio di depurazione e smaltimento delle acque reflue e le parti rimanenti della filiera del Servizio Idrico Integrato. Da questi lavori sembra di poter concludere che esistano di economie di scopo tra (alcune delle) componenti della filiera idrica e fognaria per imprese di dimensioni medio-piccole. In particolare, tali economie sarebbero presenti nei segmenti dove è più semplice condividere taluni fattori produttivi, oltre alla competenza tecnico-manageriale, quali il segmento relativo alla potabilizzazione dell'acqua e quello del trattamento e smaltimento dei reflui. Il lavoro discute infine l'applicabilità di tali risultati al caso italiano


2021 ◽  
pp. 7-31
Author(s):  
Alessandro Lombrano

Gli Stati membri dell'Unione Europea condividono la politica monetaria e sono indirettamente responsabili del debito complessivo dell'eurozona. Da ciò l'importanza di bilanci omogenei e trasparenti nonché l'adozione di politiche di finanza pubblica condivise che, da ultimo, hanno portato all'ipotesi di emanare principi contabili pubblici comuni (EPSAS - European Public Sector Accounting Standard). Attraverso l'analisi del caso italiano, questo contributo propone alcune riflessioni critiche sull'opportunità di una regolamentazione contabile unitaria di rango eu-ropeo alla luce, da una parte, degli specifici obiettivi della ventilata riforma (il coordinamento e il controllo) e, dall'altra, degli inevitabili costi che essa produr-rebbe, anche in termini di incoerenza o ridondanza delle soluzioni individuate. Le implicazioni di ricerca e di policy sono rilevanti. Il rischio che sotto l'etichetta dell'armonizzazione passino soluzioni tecniche tanto complesse quanto inutili, che ne snaturino il senso e la portata, è concreto e va allontanato dall'agenda politica europea. Al tempo stesso va recuperato un chiaro rapporto tra gli stru-menti contabili delle riforme e risultati attesi dalle stesse, distinguendo, anche sul piano concettuale degli studi, il piano delle contabilità nazionali da quello delle contabilità per il governo.


2021 ◽  
pp. 159-181
Author(s):  
Donato Berardi ◽  
Filippo Galimberti ◽  
Antonio Pergolizzi ◽  
Michele Tettamanzi

È necessario ricostruire i modelli di produzione e di consumo, abilitando il reddito come strumento in grado di generare sostenibilità. Tra gli strumenti atti a misura-re la relazione tra ambiente e sviluppo economico vi sono la curva di Kuznets e il disaccoppiamento: il primo indaga i modelli di consumo e il rapporto che inter-corre fra il reddito pro capite e l'inquinamento prodotto da ciascun cittadino quale relazione tra reddito e diseguaglianza sociale. L'ipotesi di questa teoria è che al crescere del reddito pro capite l'impatto ambientale cresca fino a segnare un picco, per poi decrescere disegnando una curva ad "U rovesciata". Il disac-coppiamento, invece, si occupa dei modelli di produzione e ha un'accezione più ampia, studiando l'esistenza di un sistema nel quale il benessere e la qualità della vita delle persone possono crescere senza generare ulteriore pressione sull'ambiente: in altre parole, quando alla crescita economica non corrisponde un aumento proporzionale della produzione di rifiuti da parte delle attività eco-nomiche. Il progresso tecnologico è chiamato a trovare il modo di coniugare il miglioramento del tenore di vita con la tutela dell'ambiente. Se i modelli di con-sumo saranno orientati all'ambiente anche la produzione vi si dovrà adeguare. È questo il senso più intimo della transizione ecologica.


2021 ◽  
pp. 7-24
Author(s):  
Alessandro Petretto

After the Stability and Growth Pact suspension to face the Covid-19 emergency and subsequent financial crisis, a novel fiscal discipline must be designed for the Euro Area. In this short paper, we formally analyze and compare three budget rules and their efficacy in pursuing a reasonable public debt reduction target, explicitly envisaged by them. The rules we refer to are: (a) the structural adjustment toward a budget medium term objective, required by Fiscal Compact discipline; (b) the expenditure rule proposed by European Fiscal Board and (c) the Musgrave Golden rule. By a simple simulation exercise we argue that the rule proposed by EFB seems to be, for a country with a low rate of growth and a high level of public debt, preferable to the other two.


2021 ◽  
pp. 77-103
Author(s):  
Andrea Ballabio ◽  
Donato Berardi ◽  
Francesca Mazzarella ◽  
Maria Gerarda Mocella ◽  
Nicolò Valle
Keyword(s):  

Gli autori analizzano la straordinaria possibilità di ripresa post-pandemica, apertasi con il varo del programma europeo Next Generation EU. Un'opportunità che, per essere colta pienamente, deve mettere al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano i settori regolati del servizio idrico e della gestione dei rifiuti, in quanto candidati ideali ad accogliere le riforme e gli investimenti richiesti. Come riconosciuto da Utilitalia, il potenziale attivabile è ingente, ma richiede un adeguato supporto. Parimenti consistente, è il decalogo delle linee di intervento, ove è necessario agire, per il rilancio dei settori analizzati, sia sul versante infrastrutturale sia su quello normativo-regolatorio. Affinché la ripresa possa attuarsi compiutamente, occorre affidare la regia ad ARERA, in veste di soggetto istituzionale che possiede un'expertise consolidata nel servizio idrico e nel ciclo dei rifiuti.


2021 ◽  
pp. 45-53
Author(s):  
Paolo Costa
Keyword(s):  

Il rapporto tra istituzioni ed economia è spesso acriticamente rappresentato come rapporto tra Stato e mercato, tra autorità della legge e libertà della concorrenza. Gli intrecci storici e metodologici tra i fenomeni in questione e le relative scienze sono in realtà più profondi. Sembrano condurre, attraverso percorsi epistemici ora più percepibili ora più carsici, a comuni matrici antropologiche, già visibili ad esempio in un autore epocale quale Giambattista Vico.


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