What influences a sustainable implementation of evidence-based interventions in community mental health services? Development and pilot testing of a tool for mapping core components

2017 ◽  
Vol 27 (5) ◽  
pp. 395-401 ◽  
Author(s):  
Urban Markström ◽  
Bengt Svensson ◽  
Magnus Bergmark ◽  
Lars Hansson ◽  
Ulrika Bejerholm
2013 ◽  
Vol 9 (2) ◽  
pp. 60-67 ◽  
Author(s):  
Joy E. Masuhara ◽  
Tom Heah ◽  
Chizimuzo T.C. Okoli

Introduction: Individuals with severe and persistent mental illnesses have a greater prevalence of smoking than the general population and are disproportionately affected by tobacco-related morbidity and mortality. Evidence-based tobacco treatment can aid such populations in their efforts at smoking cessation. Few studies have examined the effectiveness of tobacco treatment programmes within Mental Health and Addictions Services in Canada.Aims: This study examines outcomes from an evidence-based tobacco treatment programme provided within community mental health services in Vancouver, Canada.Methods: A retrospective chart review was conducted of 134 participants (from June 2010 to February 2012). Information on demographics, tobacco use and cessation history, substance use history, psychiatric disorder diagnosis, expired carbon monoxide level, and duration of treatment in the programme were obtained. Programme completion and smoking cessation/reduction were examined.Results: Sixty-seven per cent completed the programme. Of those who completed, 26.7% were abstinent at the end-of-treatment and 50% (of those not achieving abstinence) reduced their consumption to at least 50% of their baseline cigarette consumption. Predictors of smoking cessation included having a social support for smoking cessation and lower nicotine dependence at baseline.Conclusions: Evidence-based tobacco treatment within community mental health services is well received by individuals with severe and persistent mental illness. Such treatment can aid in their efforts towards smoking cessation. Future studies may need to assess factors that can enhance the integration of tobacco treatment within mental health services while providing tailored treatment that addresses the unique needs of smokers who have severe and persistent mental illness.


2011 ◽  
Vol 5 (1) ◽  
pp. 3 ◽  
Author(s):  
Alex Cohen ◽  
Julian Eaton ◽  
Birgit Radtke ◽  
Christina George ◽  
Bro Manuel ◽  
...  

1998 ◽  
Vol 7 (2) ◽  
pp. 98-109 ◽  
Author(s):  
Antonio Lora ◽  
Gabriella Bai ◽  
Callisto Bravi ◽  
Roberto Bezzi ◽  
Francesco Bulgarini ◽  
...  

RIASSUNTOScopo — L'obiettivo di questo studio è quello di descrivere i patterns di utilizzazione dei pazienti in contatto con 5 Unità Operative di Psichiatria lombarde secondo quattro classi: alti utilizzatori lungoassistiti, alti utilizzatori non lungoassistiti, lungoassistiti non alti utilizzatori, non alti utilizzatori non lungoassistiti. Disegno — Studio descrittivo a partire dai dati ricavati dal Sistema Informativo Psichiatrico regionale; è stata analizzata una coorte di 5.670 pazienti nell'ambito della prevalenza annua relativa all'anno 1994. Setting — 5 Unità Operative di Psichiatria della Regione Lombardia (Merate, Treviglio, Crema, Desio, Castano Primo), con una popolazione complessiva di 610.184 residenti di eta superiore ai 14 anni. Principali misure utilizzate — Sono state prese in considerazione alcune variabili sociodemografiche e cliniche relative ai pazienti; oltre un'analisi descrittiva dei quattro patterns, è stata effettuata una analisi logistica multinomiale. Risultari — Gli alti utilizzatori lungoassistiti (AU-LA), pur rappresentando solo il 5.3% del campione (4.9 casi per 10.000 residenti di età superiore ai 14 anni), consumano il 60% delle risorse espresse in SCS; solo la condizione di separato, divorziato, vedovo è predittiva per tale pattern. Gli alti utilizzatori non lungoassistiti (AU-non LA) costituiscono 1.2% del campione (1.1 casi per 10.000) ed utilizzano il 7.8% del SCS. Variabili predittrici di tale pattern sono l'eta compresa tra i 15-44 anni, l'assenza di un'attivita lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici negli anni 1985-1989. I lungoassistiti non alti utilizzatori (LA-non AU) rappresentano il 23.4% della coorte (21.6 casi per 10.000) e vengono al secondo posto per consumo dirisorse (18.1% del SCS). Sono variabili predittive: l'età compresa tra i 15-44 anni, il vivere da solo, l'assenza di un'attività lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici antecedenti al 1990. I pazienti non lungoassistiti non alti utilizzatori (non LA-non AU), pur rappresentando il 70.1% della coorte (64.8 casi per 10.000), consumano solo il 13.8% del SCS. Conclusioni — I dati mostrano che complessivamente l'attivita delle UOP è orientata nei confronti dei pazienti piu gravi, anche se sono rilevabili marcate differenze tra le UOP lombarde rispetto all'utilizzazione dei servizi. È confermata l'utilita di un Sistema Informativo a diffusione regionale che permetta di monitorare l'evoluzione nel tempo e nel territorio regionale dei patterns di utilizzazione.


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