Impact of community mental health services on users' social networks

1998 ◽  
Vol 173 (5) ◽  
pp. 404-408 ◽  
Author(s):  
Thomas Becker ◽  
Morven Leese ◽  
Paul McCrone ◽  
Paul Clarkson ◽  
George Szmukler ◽  
...  

BackgroundSocial networks are important for people with severe mental illness, and services need to assess whether they succeed in improving social contacts.MethodIn a prospective controlled study, social network data were obtained in an epidemiologically representative sample of people with psychotic disorders both before (Time I) and two years after (Time 2) the introduction of two sectorised community mental health services in south London (one intensive service with two specialist teams, one standard service with a generic team).ResultsThere were significant baseline differences between sectors with social networks being smaller in the sector later served by the intensive service. Social network size increased within the intensive service sector, but not in the standard service sector. There was a significant sector effect for the network component of relatives (intensive > standard) and in the other (‘non friends’) component (standard > intensive) after adjusting for baseline differences.ConclusionsThe findings suggest that the intensive sector community mental health service enhanced peoples social networks with their relatives, relative to the standard service. The reverse is the case for other contacts.

2011 ◽  
Vol 5 (1) ◽  
pp. 3 ◽  
Author(s):  
Alex Cohen ◽  
Julian Eaton ◽  
Birgit Radtke ◽  
Christina George ◽  
Bro Manuel ◽  
...  

1998 ◽  
Vol 7 (2) ◽  
pp. 98-109 ◽  
Author(s):  
Antonio Lora ◽  
Gabriella Bai ◽  
Callisto Bravi ◽  
Roberto Bezzi ◽  
Francesco Bulgarini ◽  
...  

RIASSUNTOScopo — L'obiettivo di questo studio è quello di descrivere i patterns di utilizzazione dei pazienti in contatto con 5 Unità Operative di Psichiatria lombarde secondo quattro classi: alti utilizzatori lungoassistiti, alti utilizzatori non lungoassistiti, lungoassistiti non alti utilizzatori, non alti utilizzatori non lungoassistiti. Disegno — Studio descrittivo a partire dai dati ricavati dal Sistema Informativo Psichiatrico regionale; è stata analizzata una coorte di 5.670 pazienti nell'ambito della prevalenza annua relativa all'anno 1994. Setting — 5 Unità Operative di Psichiatria della Regione Lombardia (Merate, Treviglio, Crema, Desio, Castano Primo), con una popolazione complessiva di 610.184 residenti di eta superiore ai 14 anni. Principali misure utilizzate — Sono state prese in considerazione alcune variabili sociodemografiche e cliniche relative ai pazienti; oltre un'analisi descrittiva dei quattro patterns, è stata effettuata una analisi logistica multinomiale. Risultari — Gli alti utilizzatori lungoassistiti (AU-LA), pur rappresentando solo il 5.3% del campione (4.9 casi per 10.000 residenti di età superiore ai 14 anni), consumano il 60% delle risorse espresse in SCS; solo la condizione di separato, divorziato, vedovo è predittiva per tale pattern. Gli alti utilizzatori non lungoassistiti (AU-non LA) costituiscono 1.2% del campione (1.1 casi per 10.000) ed utilizzano il 7.8% del SCS. Variabili predittrici di tale pattern sono l'eta compresa tra i 15-44 anni, l'assenza di un'attivita lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici negli anni 1985-1989. I lungoassistiti non alti utilizzatori (LA-non AU) rappresentano il 23.4% della coorte (21.6 casi per 10.000) e vengono al secondo posto per consumo dirisorse (18.1% del SCS). Sono variabili predittive: l'età compresa tra i 15-44 anni, il vivere da solo, l'assenza di un'attività lavorativa e di un partner, la diagnosi di un disturbo mentale grave e la presenza di contatti con i servizi psichiatrici antecedenti al 1990. I pazienti non lungoassistiti non alti utilizzatori (non LA-non AU), pur rappresentando il 70.1% della coorte (64.8 casi per 10.000), consumano solo il 13.8% del SCS. Conclusioni — I dati mostrano che complessivamente l'attivita delle UOP è orientata nei confronti dei pazienti piu gravi, anche se sono rilevabili marcate differenze tra le UOP lombarde rispetto all'utilizzazione dei servizi. È confermata l'utilita di un Sistema Informativo a diffusione regionale che permetta di monitorare l'evoluzione nel tempo e nel territorio regionale dei patterns di utilizzazione.


1994 ◽  
Vol 45 (8) ◽  
pp. 793-797 ◽  
Author(s):  
Phyllis Solomon ◽  
Jeffrey Draine ◽  
Arthur Meyerson

Sign in / Sign up

Export Citation Format

Share Document