ITALIA CONTEMPORANEA
Latest Publications


TOTAL DOCUMENTS

465
(FIVE YEARS 90)

H-INDEX

2
(FIVE YEARS 0)

Published By Franco Angeli

2036-4555, 0392-1077

2021 ◽  
pp. 201-230
Author(s):  
Tommaso Caiazza
Keyword(s):  

L'articolo esamina le relazioni tra gli immigrati italiani e il movimento dei lavoratori a San Francisco al principio del Novecento. La "razza" costituisce la lente attraverso cui viene in-dagato il processo di integrazione degli italiani alla luce delle politiche razziste messe in atto dalle strutture sindacali, che ammettevano solo "bianchi" ed escludevano gli immigrati asia-tici. Intrecciando una varietà di fonti (stampa operaia, documentazione delle unioni, dati sta-tistici sulle occupazioni) si rileva come gli italiani, seppur marginalizzati e giudicati inferiori razzialmente, siano stati riconosciuti come "bianchi" e, pertanto, assimilati nel locale movi-mento dei lavoratori. Si sostiene che a favorire ciò sia stata la precoce costruzione di una co-mune identità "caucasica" tra i gruppi europei, modellata in contrapposizione all'immigra-zione asiatica, in grado di far passare in secondo piano le tensioni tra il "vecchio stock" e i "nuovi immigrati", come gli italiani, dominanti in altre città degli Stati Uniti.


2021 ◽  
pp. 63-90
Author(s):  
Stefania Pavan
Keyword(s):  

L'istituto delle Suore operaie della Santa casa di Nazareth fu fondato da don Arcangelo Tadini (1900), prendendo spunto dalla Rerum novarum. È ancora poco studiato nonostante il fine, insolito per una congregazione femminile: avvicinare le operaie condividendone il lavoro e supportandole con un apostolato specifico. L'approvazione diocesana e quella pontificia dell'ordine tardarono ad arrivare soprattutto per la discrepanza tra il suo scopo e la dottrina sociale cattolica, che vedeva nel lavoro extradomestico femminile uno dei principali motivi di destabilizzazione familiare. La ricerca, all'incrocio tra storia delle donne, storia del cristianesimo e storia del lavoro, si focalizza sull'esperienza di fabbrica delle suore a Padova tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento. Fondamentali sono state le testimonianze orali e scritte di sei religiose, che testimoniano la specificità dell'approccio femminile al lavoro rispetto ai cappellani del lavoro e ai preti operai. Hanno inoltre rivelato aspetti finora sconosciuti, specie sul rapporto tra Chiesa e lavoro, anche da una prospettiva di genere.


2021 ◽  
pp. 291-324
Author(s):  
A cura della Redazione

2021 ◽  
pp. 38-62
Author(s):  
Gabriele Mastrolillo
Keyword(s):  

Questo articolo descrive le relazioni intercorse tra Alfonso Leonetti e il Pci dalla riammissione al partito (1962) alla sua morte (1984). Il nuovo tesseramento al partito da cui era stato espulso nel 1930 avvenne due anni dopo il suo ritorno in Italia, nel contesto della destalinizzazione, e fu il primo passo verso l'inizio di un intenso dialogo con i principali dirigenti del partito, un dialogo che fu collegato all'attività storiografica di Leonetti (incentrata sul movimento operaio italiano e sul suo ruolo nel partito negli anni Venti) e che riguardò anche temi più ampi quali lo stalinismo e la "svolta" del 1929-1930. Mentre il primo paragrafo di questo articolo fornisce una sintetica ricostruzione dell'attività politica di Leonetti negli anni Venti e Trenta, il secondo analizza il processo di riammissione, mentre il terzo si occupa della collaborazione intercorsa tra Leonetti e Palmiro Togliatti, anch'egli a quel tempo impegnato negli studi sulla figura di Antonio Gramsci e sul movimento operaio. Il quarto paragrafo, invece, si concentra sul dialogo tra Leonetti e alcuni dei principali dirigenti del Pci negli anni Sessanta-Ottanta quali Pietro Secchia, Giancarlo Pajetta, Giorgio Amendola, Enrico Berlinguer e Alessandro Natta.


2021 ◽  
pp. 174-192
Author(s):  
Maurizio Ridolfi
Keyword(s):  

Nel testo si discute il rapporto tra storiografia e public history nella costruzione di un "sentimento repubblicano" nell'Italia del secondo dopoguerra. Si indagano i percorsi di ricerca e le nuove fonti grazie a cui ritessere una trama di narrazioni storico-culturali capaci di coniugare linguaggi, simboli e rituali civili nella storia del "patriottismo repubblicano". La data e l'anniversario della nascita della Repubblica - il 2 giugno - divengono l'occasione per prefigurare la "storia vissuta" di piu generazioni di uomini e donne. L'idea e l'immagine della Repubblica ritornano al centro del calendario civile, nel suo rapporto continuo e mutevole tra storie (individuali e di gruppo) e memorie pubbliche.


2021 ◽  
pp. 124-144
Author(s):  
Tullia Catalan

Nel calendario civile italiano le recenti celebrazioni del Giorno del ricordo, 10 febbraio, si sono caratterizzate per le polemiche politiche fra destra e sinistra, per i discorsi ideologici, per gli usi strumentali e contrapposti delle memorie. Va rilevata infatti la crescente difficolta della destra di governo di accogliere nella narrazione pubblica i risultati della storiografia sul tema delle foibe del 1943 e 1945 e dell'esodo degli Istriani e Dalmati nel secondo dopoguerra. E infatti in corso una rivisitazione degli eventi, che vede nuovamente presenti nella narrazione pubblica discorsi, stereotipi e linguaggi propri dell'anti-slavismo e dell'anti-comunismo, con una rimozione delle colpe del fascismo. Il saggio si incentra su questi temi con un focus sul caso di Trieste, luogo simbolico di memorie contrapposte del Novecento, in grado di sollecitare anche l'interesse della storiografia internazionale.


2021 ◽  
pp. 100-123
Author(s):  
Guri Schwarz

Questo contributo propone un'analisi del funzionamento della ricorrenza del 27 gennaio. L'attenzione e focalizzata primariamente su tre aspetti: 1. Le discrasie tra il dettato normativo e l'effettivo sviluppo delle pratiche commemorative 2. La dialettica tra istituzioni e societa civile nella gestione della memoria pubblica 3. Il ruolo delle scuole e del sistema dell'informazione, che sono il fulcro del meccanismo commemorativo innescato dal Giorno della memoria. Nelle conclusioni sono esposte alcune considerazioni di carattere piu generale sul funzionamento della memoria della Shoah, evidenziando come la sua forza e la sua vitalita si manifestino, forse paradossalmente, attraverso operazioni analogiche spesso forzate e distorsive, ma rivelatorie della sua centralita nell'immaginario contemporaneo.


2021 ◽  
pp. 145-173
Author(s):  
Carlo Greppi

A partire dalle polemiche su fascismo e antifascismo che hanno preceduto il 25 aprile 2019, per arrivare all'unicum delle celebrazioni "virtuali" poi sviluppatesi in occasione del settantacinquesimo anniversario della Liberazione (anch'esso vissuto all'insegna di notevoli schermaglie ideologiche incentrate su una banalizzazione della violenza partigiana e su una rimozione di quella fascista), l'articolo propone sei temi storiograficamente consolidati sul regime, sulla parabola dell'antifascismo storico e sulla Resistenza che, secondo l'autore, sono da riesumare con forza nel dibattito per sottrarre la Festa della Liberazione a un discorso culturale anti-antifascista che si propone come egemone nella guerra della memoria che infiamma il discorso pubblico.


2021 ◽  
pp. 276-290
Author(s):  
Anthony Santilli

I contributi presi in esame permettono di riflettere su come la più recente storiografia sulle pratiche detentive, con particolare attenzione all'internamento civile, si è confrontata con il cosiddetto global turn e al contempo con il tema delle scale nella storia. Attraverso lo stu-dio di una serie di indicatori presenti nelle opere selezionate l'autore sostiene che i più significativi avanzamenti in termini storiografici non dipendano tanto dalla scelta tra le tradizionali questioni binomie - micro/macro, locale/globale quanto dall'adozione di un approccio microsociologico teso a evitare la reificazione tanto delle categorie di analisi quanto delle periodizzazioni, attraverso una prospettiva mai statica.


Sign in / Sign up

Export Citation Format

Share Document