IL RISORGIMENTO
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Published By Franco Angeli

2465-0765, 0035-5607

2021 ◽  
pp. 112-147
Author(s):  
René Grémaux

Much has remained unclear as to how and when Jeanne (Jenny) Merkus came to Herzegovina, where her spectacular, yet tragic career as the Joan of Arc of the Serbian insurrection and where the subsequent war against Turkish and Muslim domination started. Facing the seeming non-existence of any relevant documentation, numerous unsubtantiated claims have been proposed for the Dutch lady's arrival shortly after the rebellion broke out in the summer of 1875. As if it would do harm to the iconic image of female heroism, the possibility of a strongly delayed accession was hardly ever seriously considered. Instead of meticulously researching newspapers and other contemporaneous sources for the first traces of her presence there, self-proclaimed experts spun fanciful stories, which were eagerly consumed as true. Mainly using nearly forgotten revelations of Italian correspondents among the insurgents, this contribution demonstrates that Miss Merkus did not join the insurrection before December of that year, but also that, once inside Herzegovina, she seized the opportunity to transform her purported humanitarian mission into a straightforward military one, adopting male attire and arms.


2021 ◽  
pp. 7-50
Author(s):  
Angelo Odore ◽  
Davide Gherdevich

L'articolo si propone di analizzare, mediante alcune tecniche di analisi spaziale tipiche del Gis (Geographic Information System), l'attività delle pattuglie cittadine e delle pattuglie borghesi, forze di polizia che assicurarono l'ordine e la tranquillità cittadina a Marsiglia durante il 1789. Oltre a fornire una panoramica sul mantenimento dell'ordine pubblico allo scoppio della Rivoluzione nella città focese, esso ambisce quindi a valutare e confrontare, mediante l'utilizzo di fonti archivistiche e cartografiche, la reattività, l'efficienza e l'impatto di queste milizie urbane, fornendo valide e innovative chiavi interpretative.


2021 ◽  
pp. 171-204
Author(s):  
A cura della Redazione

2021 ◽  
pp. 79-111
Author(s):  
Alberto Stramaccioni

L'Autore ricostruisce il dibattito parlamentare tra whig e tory che si è sviluppato in Gran Bretagna nel corso delle vicende dell'unificazione italiana, tra il 1848 e il 1861. Attraverso i resoconti degli interventi, alla Camera dei Comuni e alla Camera dei Lord, di Palmerston, Russell, Gladstone e altri - secondo l'Autore - emergono le posizioni dei principali leader whig a sostegno della formazione di uno Stato nazionale unitario nella penisola, al centro del Mediterraneo e per questo obiettivo disposti anche a mettere in discussione gli equilibri europei stabiliti a Vienna nel 1815. Con gli interventi di Disraeli, Derby, Malmerbury e altri che condividono le posizioni della Corte vengono espresse le valutazioni dei tory, contrari al movimento patriottico italiano e attenti a mantenere, sia pure in funzione antifrancese, rapporti collaborativi con gli austriaci. Entrambi gli schieramenti, pur divisi in alcune fasi del percorso risorgimentale italiano, sembrano voler rappresentare due posizioni nettamente diverse ma finiscono invece con il perseguire una comune politica imperiale.


2021 ◽  
pp. 9-33
Author(s):  
Ludovico Maremonti

Il saggio descrive la specificità del processo indipendentista del Messico, emancipatosi nel 1821 in forma di Impero secondo i crismi della monarchia di stampo gaditano, ma ben presto entrato in crisi per l'inconciliabilità tra alcuni risvolti di quel paradigma e le idee giuspolitiche dell'eroe dell'indipendenza, poi imperatore, Agustín de Iturbide e dei gruppi politici e intellettuali a lui legati, assertori di modelli alternativi di costituzionalizzazione. Si osserverà come, nel corso dell'effimera vicenda imperiale, si affrontarono alcune delle principali questioni poste dal "momento rivoluzionario liberale" dei primi anni Venti dell'Ottocento, in termini assimilabili ai coevi contesti europei.


2021 ◽  
pp. 5-8
Author(s):  
Ester Capuzzo

2021 ◽  
pp. 67-95
Author(s):  
Stefano Orazi

L'autore ha inteso porre in evidenza il contesto in cui nascevano a Roma due periodici aperti al mondo femminile, "La donna italiana" e "Una donna bizzarra", che rispetto ad altre similari realtà giornalistiche della Penisola si muovevano in un territorio, quello pontificio, nel quale la libertà di stampa trovava maggiori limitazioni che altrove. Dalle voci emerse nei due giornali romani si è voluto evidenziare il comune e coraggioso invito rivolto alle donne a partecipare alla generale richiesta di riforme liberali, nel desiderio di stimolarle ad impegnarsi nella trasformazione di una società più aperta e più giusta, specie in tema di rappresentanza politica e modernità giuridica. Il contributo è arricchito da alcune rare lettere conservate all'Archivio del Museo Centrale del Risorgimento, che contribuiscono ad accrescere la comprensione del ruolo delle donne prima e dopo l'unità d'Italia.


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