EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING
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84
(FIVE YEARS 38)

H-INDEX

1
(FIVE YEARS 1)

Published By Franco Angeli

2499-507x

Author(s):  
Loredana Perla ◽  
Viviana Vinci

La videoanalisi è un oggetto di studio che vanta una consolidata tradizione. Pratica multimetodologica e area di studio interdisciplinare, essa risponde a numerosi problemi conoscitivi posti dalla complessità dei fenomeni didattici da indagare e propone strumenti e tecnologie che hanno un potenziale di descrizione, riproduzione e comprensione dei fenomeni molto alto. L'analisi video di un compito autentico costituisce un dispositivo di "supporto" per realizzare la valutazione dell'agire competente dello studente: un prototipo in grado di supportare la focalizzazione delle azioni che strutturano la competenza da valutare, per identificarne dimensioni, indicatori e livelli. Si descrive un percorso di ricerca-formazione che ha coinvolto 30 insegnanti di 11 Istituti scolastici della regione Puglia. Esito del progetto la descrizione del prototipo di videovalutazione che supporta gli insegnanti nella costruzione della rubrica valutativa e l'espressione del giudizio finale per livelli. L'attività riflessiva sollecitata nelle docenti, attraverso l'uso del dispositivo proposto, ha avuto l'obiettivo di accompagnare gli insegnanti a riconsiderare criticamente il proprio l'agire, sollecitando lo sviluppo e il consolidamento della propria professionalità. La ricerca ha consentito di promuovere negli insegnanti un habitus di riflessione sul proprio "fare scuola" e sulle proprie strategie valutative, sul modo in cui si gestisce la mediazione tra soggetti in apprendimento, contenuti disciplinari, metodologie, strategie e dispositivi adottati.


Author(s):  
Giuseppa Cappuccio ◽  
Lucia Maniscalco
Keyword(s):  

Il presente lavoro espone gli esiti della costruzione e validazione del questionario "La didattica Laboratoriale: apprendimenti e stili di conduzione con l'approccio IBSE" finalizzato a misurare il grado di conoscenza dell'approccio Inquiry-Based Science Education e lo stile di conduzione nella didattica laboratoriale, che ha visto coinvolti 523 corsisti del corso di specializzazione per le attività di sostegno didattico dell'Università degli Studi di Palermo; il test di misurazione costruito è composto da 42 item suddiviso in cinque macro-aree su scala Likert a 5 punti. Dall'analisi quantitativa condotta è emerso che il questionario ha buona concordanza, pensato per indagare sulle conoscenze dell'approccio investigativo e migliorare lo stile di conduzione della didattica laboratoriale. Quest'ultima risulta utile a facilitare l'acquisizione di una competenza in ogni ordine di scuola. Il laboratorio, infatti, rappresenta la modalità trasversale che promuove nello studente una preparazione completa e capace di continuo rinnovamento. Dall'analisi sono emersi risultati molto soddisfacenti per quanto riguarda l'attendibilità e la validità del questionario costruito. A seguito dell'analisi fattoriale condotta sono stati estrapolati i due fattori più rappresentativi, denominati Stili di conduzione nella didattica laboratoriale e Conoscenza dell'approccio Inquiry-Based Science Education. Infine, è stata condotta un MANOVA 2 X 2 per esplorare differenze ascrivili agli anni di servizio e al grado di istruzione dove si presta insegnamento. Tale indagine ha rilevato una correlazione tra la conoscenza e l'applicazione dell'approccio IBSE alla didattica laboratoriale tanto maggiore quanto più sono gli anni di servizio e all'interno degli ordini di scuola primaria e secondaria di primo grado. 


Author(s):  
Alessandra la Marca ◽  
Valeria Di Martino ◽  
Elif Gülbay
Keyword(s):  

Le convinzioni che i docenti universitari possiedono sulla propria Self-Efficacy influenzano non solo il loro modo di lavorare, ma soprattutto gli esiti di apprendimento e il senso di autoefficacia dei loro studenti. La percezione di autoefficacia dei docenti nella didattica a distanza assume un ruolo ancora più importante in situazione di emergenza Covid-19. Il presente contributo indaga tale costrutto in un campione di 50 docenti universitari dell'Università degli Studi di Palermo, rilevando l'eventuale incidenza di variabili quali le esperienze pregresse di insegnamento nell'ambito della didattica a distanza e l'autoefficacia nell'utilizzo di tecnologie didattiche.


Author(s):  
Giovanna del Gobbo

L'assicurazione della qualità e la gestione della qualità, elementi chiave per l'attuazione e gli sviluppi del Processo di Bologna, sono sempre di più considerate sfide centrali nella governance dell'alta formazione. L'importanza di promuovere una cultura della qualità ha acquisito, parallelamente e sinergicamente, un'attenzione crescente negli ultimi due decenni. Una cultura della qualità può essere sostenuta favorendo processi di sense making e comprensione del sistema complessivo della didattica, favorendo l'accesso critico e l'interpretazione degli artefatti, delle norme, delle procedure con cui la specifica comunità sociale e culturale realizza le proprie pratiche e risolve i problemi, dei dispositivi relativi alla valutazione e assicurazione della qualità. Nel presente articolo si offrono alcuni elementi di riflessione e problematizzazione a partire dall'esperienza di formazione per docenti e neoassunti realizzata presso l'Università di Firenze.


Author(s):  
Irene Culcasi ◽  
Maria Cinque
Keyword(s):  

Nel dibattito contemporaneo sul ruolo dell'Higher Education, il servizio alla comunità assume un ruolo centrale tanto nel modo di intendere la relazione tra università e società quanto nel processo di innovazione della didattica universitaria. In questo scenario il Service-Learning si presenta come una proposta pedagogica innovativa capace di collocare l'università al centro del processo di sviluppo sociale, coinvolgendo docenti, ricercatori e studenti in un processo di insegnamento-apprendimento che interroga i saperi accademici e li rende vivi ed efficaci per trovare risposte a bisogni rilevanti, co-costruendo insieme ai membri della comunità progetti di miglioramento sociale. Il presente contributo – contestualizzando la proposta pedagogica alla luce delle sfide di progettazione e valutazione – descrive l'impatto di un progetto di Service-Learning universitario partendo da un approccio stakeholder-driven che ha impiegato strumenti di indagine di tipo quali-quantitativo raccogliendo i dati secondo la logica del cambiamento generato in virtù delle attività realizzate. L'analisi dei dati ha reso evidenti alcune risultanze capaci di orientare future prospettive di sviluppo sia rispetto alla relazione tra università e società sia al rinnovamento della didattica universitaria, affinché la crescita e lo sviluppo non sia solo dell'individuo ma dell'intera comunità.


Author(s):  
Anna Serbati ◽  
Sabrina Maniero ◽  
Marcella Bracale ◽  
Silvia Caretta

L'articolo presenta il processo di costruzione e validazione di una rubrica di (auto)valutazione di un syllabus learner-centred proposta all'interno del progetto MIRES promosso dall'Università dell'Insubria. Il lavoro discute le premesse teoriche e metodologiche, descrive lo strumento e le fasi di validazione realizzate e delinea le prospettive future di ricerca e di pratica.


Author(s):  
Ettore Felisatti ◽  
Emilia Restiglian ◽  
Evelina Scaglia ◽  
Franca Zuccoli ◽  
Federica Gaetano ◽  
...  
Keyword(s):  

Un gruppo di lavoro, costituitosi all'interno del Coordinamento dei Presidenti dei CdS in Scienze della Formazione Primaria e composto da docenti, ricercatori e tutor provenienti da alcuni atenei italiani, ha costruito, seguendo una metodologia di lavoro partecipativa, un Questionario per la Valutazione dei Laboratori (QVL) di Scienze della Formazione Primaria (SFP). Lo strumento è stato progettato a partire dalle informazioni ricavate da un'indagine somministrata ai Coordinatori dei Corsi di studio in SFP del Paese, dalle esperienze pregresse e dagli studi sui fondamenti del laboratorio dal punto di vista storico e culturale, e consente agli studenti di valutare anonimamente i laboratori ordinamentali secondo quanto delineato dal decreto 249/2010[1]. Il questionario si articola in sezioni che contemplano la rilevazione di molteplici aspetti dell'esperienza laboratoriale: oltre ai dati identificativi e di profilazione, permette agli studenti di esprimersi rispetto a dinamiche relative all'organizzazione, realizzazione, valutazione e conduzione del laboratorio considerato. Sono stati somministrati due pre-test che hanno permesso di migliorare lo strumento, soprattutto nella chiarezza e nella fruibilità, confermando nel complesso la sua struttura ipotizzata in prima stesura. Il contributo qui presentato si sofferma, nello specifico, sul processo di costruzione condivisa dello strumento e sul ruolo che la student voice ha avuto nella verifica della coerenza del questionario con l'esperienza laboratoriale realizzata.   [1] D.M. 10/09/2010, n. 249. Recuperato da: http://www.miur.it/documenti/universita/offerta_formativa/formazione_iniziale_insegnanti_corsi_uni/dm_10_092010_n.249.pdf.


Author(s):  
Loredana Perla ◽  
Viviana Vinci

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Author(s):  
Juliana Elisa Raffaghelli

La "datificazione" di processi e servizi è un fenomeno emergente, che sta creando una nuova forma di digital divide. Le due missioni principali dell'università sono entrate in pieno nelle dinamiche della datificazione a partire dai processi di digitalizzazione che hanno accompagnato la modernizzazione dell'università e più recentemente la pedagogia della pandemia. Il presente articolo si propone di introdurre un framework concettuale che supporti lo sviluppo di aree di data literacy legate all'agire professionale dei docenti nella didattica universitaria. Lo studio si basa su una revisione della letteratura e fa parte di una fase iniziale di un progetto di ricerca più ampio. Vengono quindi analizzati una serie di framework relativi alla data literacy, incluso il framework europeo DigCompEdu. Quest'ultimo viene quindi adottato come base strutturale alla formulazione del quadro di alfabetizzazione ai dati o data literacy, in virtù della sua centralità all'interno delle politiche europee. Il quadro che ne consegue viene discusso alla luce delle strategie di sviluppo professionale utili a configurare scenari di uso, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche etico ed epistemologico, entro una rinnovata Digital Scholarship o professionalità docente nell'era delle tecnologie intelligenti.


Author(s):  
Renata Clerici ◽  
Anna Serbati ◽  
Lorenza Da Re

Il contributo presenta tre strumenti progettati e messi a disposizione con finalità e funzioni diverse per valorizzare la professionalità docente.1) L'indagine "Didattica e Insegnamento in Università" (Felisatti & Serbati, 2017; Felisatti & Clerici, 2020) si è proposta di sviluppare e sperimentare a livello nazionale un protocollo di rilevazione che, integrando dati "oggettivi", disponibili negli archivi amministrativi delle Università partecipanti, con dati "soggettivi", direttamente rilevati presso i docenti attraverso una survey di tipo Cawi, delineasse un quadro delle pratiche didattiche in uso e definisse una classificazione di expertise, bisogni e interesse rispetto alle attività di insegnamento svolte nelle aule universitarie.2) Il Teaching Perspectives Inventory (Pratt et al., 1998; Pratt & Collins, 2000) è un questionario self-reported validato che permette di rilevare le prospettive di insegnamento; lo strumento ha l'obiettivo di promuovere una riflessione personale e/o collettiva sulle proprie prospettive di insegnamento e sul loro equilibrio o sulle eventuali differenze, identificando possibili inconsistenze interne (tra credenze, intenzioni e azioni) ed esterne, tra le prospettive.3) Il Teaching Practices Inventory (Wieman & Gilbert, 2014) è uno strumento self-reported ampiamente testato, costruito per mappare le pratiche che caratterizzano la didattica, indagando le metodologie adottate dai docenti nell'attività di insegnamento, attraverso una lista di quelle rinvenute in letteratura. Il questionario offre utili informazioni per comparare diverse azioni didattiche compiute dai docenti in diversi contesti e per un confronto e un apprendimento reciproco tra colleghi.


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