disfunzione erettile
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2021 ◽  
Author(s):  
Andrea Crafa ◽  
Rosita A. Condorelli ◽  
Rossella Cannarella ◽  
Sandro La Vignera ◽  
Aldo E. Calogero

SommarioIl volume piastrinico medio (VPM) è un parametro che sta acquisendo sempre maggiore importanza nella stratificazione del rischio vascolare sistemico dal momento che è in grado di predire il grado di attività piastrinica. Piastrine più attive sono infatti più trombogeniche e contribuiscono al processo di aterosclerosi che, a sua volta, è la principale causa della disfunzione vascolare. La disfunzione erettile (DE) è una condizione che impatta notevolmente sulla qualità della vita di un uomo e, tra le varie cause, la DE su base vascolare arteriosa è quella che ha la prevalenza maggiore. Per questo motivo, alcuni studi hanno cercato di valutare la relazione tra i valori di VPM nei pazienti con DE, suggerendo che questo parametro può essere considerato uno strumento per la diagnosi precoce della DE oltre che un possibile nuovo bersaglio terapeutico, facilmente valutabile.


2019 ◽  
pp. 290-299
Author(s):  
Raytcheva, Emilia ◽  
Pellergrini, Camilla
Keyword(s):  

2018 ◽  
Vol 6 (1) ◽  
pp. 1
Author(s):  
Guest Editors: L. Magnani ◽  
G. Beltramello ◽  
D. Brancato ◽  
A. Fontanella ◽  
R. Nardi

L’internista deve occuparsi (e rioccuparsi) del paziente diabetico complesso in OspedaleA. Fontanella, L. MagnaniDiagnosi, classificazione, epidemiologia clinica del diabete mellitoV. Provenzano, D. BrancatoUp-date degli studi disponibiliP. Gnerre, T.M. Attardo, A. Maffettone, G. BeltramelloIl diabete mellito costituisce ancora un equivalente di rischio cardiovascolare?G. Augello, T.M. AttardoLe terapie del diabete tipo 2 sono tutte uguali ai fini della riduzione della morbilità e mortalità cardiovascolare?V. ProvenzanoLe nuove tecnologie nella cura del diabete mellitoD. Brancato, V. ProvenzanoInsuline prandiali e insuline basaliR. PastorelliQuali target nel diabete mellito: il dogma dell’emoglobina glicata è davvero imprescindibile?V. ManicardiIl controllo dell’iperglicemia nel paziente anziano polipatologico: è sempre necessario iniziare l’insulina?G. Gulli, M. NizzoliLa nefropatia diabeticaF. Salvati, D. Manfellotto, M. StornelloCirrosi epatica e diabeteM. Imparato, L. FontanellaLa terapia personalizzata nel diabete di tipo 2A. Maffettone, C. Peirce, M. RinaldiLa gestione dell’iperglicemia nel paziente critico e instabileC. NozzoliLa disfunzione erettile nel paziente diabetico di tipo 2N. Artom, A. Bosio, G. PinnaQuali obiettivi di approccio integrato nella gestione del diabete mellito?E. Romboli, D. PanuccioIperglicemia, normoglicemia ed ipoglicemia nei pazienti anziani fragili: situazioni a rischio, politerapia e comorbilitàA. Greco, M. Greco, D. Sancarlo, F. Addante, G. D’Onofrio, D. Antonacci, S. De CosmoL’impatto clinico-prognostico dell’ipoglicemia nel paziente ospedalizzatoV. Borzì, L. Morbidoni, A. FontanellaL’internista chiamato in consulenza per un diabete gestazionale: quale approccio pragmatico?P. Novati, L. SaliLa frugalità nella gestione del diabete mellito: qualità assistenziale, governo clinico e costi correlatiP. Gnerre, G. Carta, D. MontemurroLa gestione dell’iperglicemia in area medica, ma senza esagerare.L. Magnani, G. BeltramelloAPPENDICE IUn approccio pragmatico per la valutazione globale e la gestione del paziente diabeticoF. Pieralli, A. Crociani, C. BazziniAPPENDICE IILe insuline e i farmaci ipoglicemizzanti orali disponibiliP. Zuccheri, L. Alberghini, E. SoraAPPENDICE IIILe scale di correzione insulinica: pro e controV. Borzì


2016 ◽  
pp. 40-43
Author(s):  
Marco Silvaggi ◽  
Paolo Maria Michetti ◽  
Roberta Rossi ◽  
Adele Fabrizi ◽  
Chiara Simonelli
Keyword(s):  

2015 ◽  
Vol 3 (1) ◽  
pp. 1
Author(s):  
Guest Editors: G. Pinna ◽  
R. Nardi

<img src="/public/site/images/pgranata/Sezioni2.jpg" alt="" /><br /><p class="titolo"><strong>Ipertensione arteriosa: il ruolo dell’internista     </strong>1<br /><em>M. Campanini</em></p><img src="/public/site/images/pgranata/rass.jpg" alt="" /><br /><p class="titolo"><strong>Controversie sulle linee guida dell’ipertensione     </strong>3<br /><em>A. Mazza, S. Lenti</em></p><p class="titolo"><strong>Ipertensione arteriosa e diabete mellito     </strong>8<br /><em>C. Marengo, G. Imperiale, G. Pinna</em></p><p class="titolo"><strong>Cardiopatia ischemica e ipertensione: quale ruolo per l’internista?     </strong>16<br /><em>F. Angeli, G. Reboldi, A. Aita, C. Bartolini, M. Garofoli, P. Verdecchia</em></p><p class="titolo"><strong>Ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco     </strong>22<br /><em>F. Orlandini, M. La Regina</em></p><p class="titolo"><strong>Ipertensione arteriosa e fibrillazione atriale     </strong>31<br /><em>R. Frediani, G. Mathieu, G. Pinna</em></p><p class="titolo"><strong> Rene e ipertensione arteriosa: storia di una relazione complicata. Quale ruolo per l’internista?     </strong>43<br /><em>D. Manfellotto, F. Lorenzi</em></p><p class="titolo"><strong>Ipertensione secondaria     </strong>51<br /><em>G. Antonucci, G. Bertinieri</em></p><p class="titolo"><strong>Nutraceutica ed ipertensione arteriosa     </strong>58<br /><em>M. D’Avino, D. Caruso</em></p><p class="titolo"><strong>Disfunzione erettile e ipertensione arteriosa     </strong>65<br /><em>N. Artom, G. Pinna</em></p><p class="titolo"><strong>Ipertensione arteriosa nell’anziano     </strong>71<br /><em>C. Pascale, A. Artom</em></p><p class="titolo"><strong>L’ipertensione resistente     </strong>80<br /><em>G. Mathieu</em></p><p class="titolo"><strong>La terapia di associazione nell’ipertensione arteriosa     </strong>90<br /><em>G. Pinna, S. Cozzio</em></p>


2014 ◽  
Vol 15 (1) ◽  
pp. 9-15
Author(s):  
Chiara Manieri ◽  
Giovanna Motta ◽  
Cataldo Di Bisceglie ◽  
Erika Pistone ◽  
Marilena Durazzo
Keyword(s):  

2013 ◽  
pp. 53-68
Author(s):  
Raffaella Balestrieri ◽  
Luca Barlascini ◽  
Gennaro Musi ◽  
Ottavio de Cobelli ◽  
Elena Vegni

Il trattamento piů frequente per il tumore della prostata č rappresentato dalla prostatectomia radicale. L'approccio chirurgico mediante tecnicadetermina un minore danno dei nervi cavernosi senza perň assicurare la ripresa dell'erezione. Il disagio sessuale viene vissuto come una minaccia alla propria identitŕ maschile. Obiettivo del presente lavoro č quello di valutare l'efficacia di un intervento psicoeducativo di gruppo per pazienti sottoposti a prostatectomia radicale laparoscopicaa due livelli: funzionalitŕ sessuale e qualitŕ sesso- relazionale.* Il percorso ha previsto 8 incontri. Per valutarne l'efficacia sono stati somministrati due questionari pre e post corso: SESAMO (valutazione della soddisfazione sessuale) e IIEF (valutazione disfunzione erettile). Sono stati arruolati 60 pazienti: 30 pazienti hanno effettuato il percorso psicoeducativo (Gruppo A), altri 30 rientrano nel gruppo di controllo (Gruppo B). Per quanto riguarda il SESAMO, emerge che il vissuto di disagio del gruppo A, diminuisce in quattro aree (vissuto corporeo, desiderio, ambiti del piacere, erotismo immaginativo), per quanto riguarda l'IIEF, il punteggio relativo al desiderio aumenta nel gruppo A fino a raggiungere un punteggio simile a prima dell'intervento chirurgico. I dati mostrano che questo tipo di intervento psicoeducativo di gruppo produce un miglioramento globale sia degli aspetti socio-relazionali che sessuali e un desiderio sessuale elevato rispetto al gruppo di controllo.


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