WELFARE E ERGONOMIA
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Published By Franco Angeli

2531-9817, 2421-3691

2021 ◽  
pp. 171-173
Author(s):  
A cura della Redazione

2021 ◽  
pp. 117-127
Author(s):  
Alice Scavarda ◽  
M. Ariel Cascio ◽  
Valeria Quaglia
Keyword(s):  

A partire dal confronto di tre ricerche empiriche, questo contributo si pone l'obiettivo di ri-flettere sulle principali sfide metodologiche ed etiche connesse alla conduzione di ricerche qualitative che prevedono la partecipazione delle persone disabili. Più in particolare, i tre casi studio sono stati selezionati strategicamente, ovvero sulla base dell'utilizzo di tecniche di ricerca qualitativa che implicano un grado crescente di coinvolgimento delle persone con di-verse forme di disabilità (fisica, mentale e relazionale). Le autrici discutono, a partire da esempi tratti dalle ricerche presentate, di come la partecipazione alla ricerca da parte di per-sone con caratteristiche ed esperienze differenti comporti sfide metodologiche ed etiche speci-fiche. Se colte dai ricercatori, queste sfide offrono la possibilità non solo di ampliare la cono-scenza di contesti sociali poco esplorati, ma anche di contribuire alla promozione del benes-sere e dell'autoaffermazione delle persone disabili.


2021 ◽  
pp. 51-62
Author(s):  
Aline Veyre ◽  
Melissa Ischer ◽  
Valérie Hugentobler ◽  
Ophélie Guerdat
Keyword(s):  

Cet article propose une réflexion sur les liens existant entre les attributs normatifs liés au handicap et ceux référant à la vieillesse. Dans une première partie, les principales caractéris-tiques des groupes sociaux considérés comme «invalides» et «âgés» sont discutées. La dis-cussion met en évidence la rareté des travaux s'étant intéressés au phénomène de vieillisse-ment des personnes considérées comme invalides et aux catégorisations y relatives. Dans la deuxième partie du texte, les enjeux, pour les dispositifs d'accompagnement et pour les pro-fessionnelles, liés au phénomène de vieillissement des personnes considérées comme invalides sont discutés. La conclusion relève de la nécessité de développer des pratiques innovantes permettant de faire face à la diversité des besoins des personnes concernées. Mots-clés: intersectionnalité; vieillesse; âgisme; handicap; capacitisme; discrimination.


2021 ◽  
pp. 174-190
Author(s):  
Graziella Civenti

Negli ultimi decenni il numero delle persone che vivono una parte significativa della propria vita adulta da soli è cresciuto esponenzialmente in tutti i paesi occidentali: in Italia una fami-glia su tre è composta da una sola persona e nelle aree metropolitane a essere composta da una sola persona è ormai una famiglia su due. Nonostante l'importanza che questo fenomeno ha assunto e nonostante l'impatto che ha sulle comunità, esso risulta ancora relativamente assente dal dibattito culturale così come dalla programmazione delle politiche sociali. Il testo lo affronta assumendo un'ottica di genere e, partendo dai dati raccolti attraverso una indagine condotta nella città di Milano su un cam-pione di novecentoottantotto persone di età superiore a quaranta anni che vivono da sole, descrive come queste hanno fronteggiato il lockdown e più in generale la pandemia da Covid-19.


2021 ◽  
pp. 89-103
Author(s):  
Denis Pouliot-Morneau

La participation des personnes concernées (par une situation, un traitement, une condition de santé) à la recherche, l'enseignement et l'élaboration des services se retrouve dans les der-nières années sur le devant de la scène. À partir d'une enquête sur un programme de réinser-tion au travail dans le domaine psychiatrique, se réclamant d'une approche de la "pleine ci-toyenneté", le contenu de cette dernière est problématisé. Les propos des participant×e×s à l'étude parlent surtout d'exclusion sociale et de désir d'appartenance communautaire. Les écrits officiels et de recherche se réfèrent de leurs côtés plutôt aux rapports aux institutions, respectivement à la participation civique et sociale. Cette opération discursive de traduction d'expériences dans un cadre d'analyse interroge la place faite au savoir expérientiel des per-sonnes concernées, dont la reconnaissance est un enjeu non seulement de démocratie sani-taire, mais de rapports entre différentes formes de connaissance. Mots-clés: savoir expérientiel; citoyenneté; réinsertion; psychiatrie; santé mentale


2021 ◽  
pp. 78-88
Author(s):  
Baptiste Godrie

Dans le milieu médical, l'approche qui a longtemps prédominé à l'égard des voix est de les faire taire par la médication et de ne pas aborder le sens qu'elles ont pour les personnes de peur d'alimenter l'entente des voix et la détresse des personnes. Une des conséquences de cette situation est que les personnes disposent essentiellement des termes proposés par la psychiatrie - délires, hallucinations, symptômes, maladie, diagnostic - pour parler de leurs voix, ce qui peut avoir pour effet d'enfermer la parole des personnes dans le discours médi-cal. Dans les groupes d'entendeurs de voix, les personnes reprennent la parole dans un es-pace sécuritaire entre pairs et développent leurs propres explications à propos de leurs voix. L'article décrit les retombées positives de ce processus qui permet l'ouverture à un plura-lisme explicatif psychologique et parapsychologique des voix. Nous soulignons néanmoins la persistance des explications médicales des voix au sein de ces groupes en raison de leur so-cialisation de long terme au langage psychiatrique et de l'autorité des discours médicaux. Mots clés: groupes d'entendeurs de voix; pluralisme explicatif; récit; santé mentale; multisi-gnification; injustices épistémiques.


2021 ◽  
pp. 191-213
Author(s):  
Anna Milione

Le migrazioni odierne costituiscono un cambiamento strutturale della società contempora-nea, manifestano i segni delle trasformazioni degli assetti geopolitici mondiali, le dinamiche della globalizzazione e gli effetti che essa sta producendo sulla società (Sassen, 2014; Geisel-berger, 2017; Bauman, 2017; Latour, 2017). Il mondo sta cambiando profondamente e al tempo stesso cambiano gli strumenti di lettura della società: la globalizzazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie hanno creato interconnessioni ed interdipendenze che mettono in di-scussione categorie concettuali autoreferenziali ed etnocentriche. In questa prospettiva, le migrazioni globali e la crescente mobilità verso l'Europa rendono molto rilevante l'analisi dei processi di inclusione sociale in relazione alle risposte che offrono i sistemi educativi. Non si tratta più solo di accogliere migrazioni temporanee, ma di imparare a costruire insieme, e imparare ad abitare uno spazio comune in vista di insediamenti durevoli (Latour, 2017). Questo cambiamento induce a rivedere radicalmente il canone monoculturale della scuola, a ripensare le strutture organizzative, il progetto pedagogico e le sue matrici curricolari. Il cambiamento epocale di questi ultimi decenni induce ad assumere una nuova vision in cui la scuola è chiamata a confrontarsi con le trasformazioni che attraversano la società globale e con il riemergere della condizione antropologica dell'homo migrans, in movimento da una parte all'altra del globo attraverso infrastrutture fisiche e/o telematiche, che porta a ridefinire i contenuti della cittadinanza sociale in una prospettiva planetaria. Questa visione avvalora e rende ancora più urgente il progetto dell'«Educazione interculturale» che, ancora impro-priamente associata al governo dei flussi migratori e all'inclusione scolastica degli alunni figli di immigrati, rappresenta un'occasione di rinnovamento culturale per la società nel suo insieme. In questa ottica, l'articolo intende definire i caratteri dell'educazione interculturale e, a partire dall'analisi delle pratiche di inclusione scolastica degli alunni con background mi-gratorio, mettere a fuoco le competenze e le professionalità necessarie a fronteggiare la plu-ralità dei bisogni educativi che si pongono nelle classi scolastiche italiane al fine di integrare tutte le diversità.


2021 ◽  
pp. 5-5
Author(s):  
A cura della Redazione

2021 ◽  
pp. 63-76
Author(s):  
Elena Renée Pont
Keyword(s):  

Enjointes à la réadaptation au travail sous le régime d'activation de l'Assurance-invalidité suisse, les personnes paraplégiques élaborent un modèle d'expérience d'empowerment, le modèle bio-professionnel, qui, bien que genré, garantit l'équilibre des temporalités quoti-diennes des soins à soi-même et du travail. Or, le modèle et les trajectoires des personnes peuvent être menacés par l'injonction assurantielle du travail à (quasi) plein temps, et par la flexibilité accrue des missions et du temps passé au travail. Cependant, ce sont les divisions sexuelle et handicapiste du travail, ainsi que l'organisation capacitiste du temps travaillé, calquée sur le travail à plein temps, qui excluent les personnes paraplégiques des positions hiérarchiques supérieures. Au contraire, l'exercice de la flexibilité et de l'autonomie est un moyen d'empowerment favorable à leur auto-développement et à leur mobilité verticale. Mots clés: paraplégie; réadaptation; divisions du travail; modes d'organisation du travail; mo-dèle d'expérience d'empowerment; flexibilité, autonomie.


2021 ◽  
pp. 149-167
Author(s):  
Elena Boccon ◽  
Domenico Massano ◽  
Alessandro Milanesio ◽  
Antonio Murtas ◽  
Matteo Viberti

Il lavoro descrive come dal 2015 ad oggi siano state accolte circa quindici persone con fragi-lità all'interno della progettualità 8Pari. I beneficiari sono persone che hanno avuto poca possibilità di sperimentare le proprie capacità e competenze lavorative, in parte a causa delle difficoltà e fragilità presenti (non per tutte legate alla disabilità) ma anche e soprattutto a causa della mancanza di contesti idonei ad accoglierli. In questo lavoro si presenta una ri-flessione sulle dinamiche di inclusione generate dall'azione produttiva nel contesto agricolo, in una prospettiva aperta ed in divenire. Le persone che ogni giorno creano il vino 8Pari so-no state coinvolte direttamente nel processo di raccolta delle informazioni propedeutiche alla scrittura e riflessione critica. In particolare, nel lavoro si illustrano tre dimensioni: storica, riepilogativa di 8Pari nei suoi sviluppi identitari fino ad oggi e come esso si sia intersecato al contesto sociale e lavorativo circostante; fenomenologica, esplorativa dei vissuti emotivi e delle dinamiche relazionali vissute dai lavoratori rispetto alla pratica quotidiana e rispetto al contesto esterno. E "prospettica", ipotizzando come la pratica di 8Pari possa essere miglio-rata e integrata tentando di superare i tradizionali modelli di inclusione, per portare al cen-tro del dibattito una riflessione critica e un'azione trasformativa sulla dicotomia normali-tà/disabilità.


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