CULTURE DELLA SOSTENIBILITA '
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Published By Franco Angeli

1972-5817, 1973-2511

2010 ◽  
pp. 36-50
Author(s):  
Maria Cristina Paganoni
Keyword(s):  

Nel 2015 Milano ospiterŕ un'esposizione universale dedicata al rapporto fra cibo, salute e sviluppo sostenibile. Atteso come occasione per rilanciare la cittŕ, l'evento č giŕ da tempo anticipato da una campagna mediatica in costante espansione. Mediante gli strumenti dell'analisi del discorso e dei generi testuali, si sono confrontati documenti promozionali e articoli apparsi sulla stampa nazionale e internazionale inglese e francese per portare alla luce l'intreccio delle molteplici finalitŕ - culturali, sociali e commerciali - della manifestazione. A livello discorsivo si č rilevato che la campagna dell'Expo 2015 adotta un registro ufficiale pedagogico e universalista e ricorre a un'incalzante retorica delle promesse. Seppur velatamente, entrambe le caratteristiche mirano soprattutto alla promozione dell'aspetto commerciale dell'Expo, utilizzando a tal fine tecniche di marketing ben riconoscibili in filigrana e rappresentando il capoluogo lombardo come World City all'incrocio strategico fra locale e globale per ragioni di rebranding. Laddove lo sguardo disincantato della stampa internazionale registra le molte contraddizioni della complessa pianificazione dell'evento, la stampa nazionale riporta un conflitto di opinioni e valori che rende problematica la costruzione del consenso da parte dell'opinione pubblica. L'evidenza testuale rileva quindi serie discrepanze fra le molteplici narrazioni mediatiche. Tale cesura discorsiva e sociale rischia di minare non solo l'immagine dell'Expo come spazio sociale utopico del prossimo futuro, ma soprattutto la realizzazione di interventi significativi di riqualificazione urbana.


2010 ◽  
pp. 90-101
Author(s):  
Paolo Corvo

Il rapporto tra le dimensioni fondamentali del vivere sociale e le caratteristiche dei ‘nuovi' turisti sono molto strette, a dimostrazione del ruolo rilevante assunto dal fenomeno turistico; la dimensione globale, lo spazio estetico, la ridefinizione delle coordinate spazio-temporali, il desiderio di recuperare relazioni interpersonali significative determinano in modo decisivo le scelte turistiche. L'autore si sofferma sulla crescente attenzione per la natura e per la ruralitŕ, che conduce alla diffusione di nuove forme di fruizione del territorio, come le greenways, e di modelli innovativi di ricettivitŕ come gli agriturismi. Lo stretto legame che si instaura tra turismo e ambito rurale si esprime in particolare nella riscoperta delle culture e delle tradizioni dei luoghi d'origine dei prodotti enogastronomici. Il binomio turismo-agricoltura č rafforzato dal fatto che la ristorazione e le ricette locali sono parte integrante di ogni tipologia di prodotto turistico. Anche alcune aree montane in difficoltŕ possono trovare occasioni di rinascita sociale ed economica sviluppando il turismo enogastronomico. La rete locale dei soggetti che agisce sul territorio per sviluppare una tale offerta turistica deve peraltro essere suggellata da una progettualitŕ condivisa, che coinvolga la popolazione locale e si ispiri a modelli di sostenibilitŕ: una delle componenti fondamentali del sistema turistico č costituita dalla partnership strategica tra i partecipanti, che li accomuna attorno a progetti di sviluppo.


2010 ◽  
pp. 5-16
Author(s):  
Cristina Grasseni

All'agricoltura oggi non si chiede piů di garantire solo un sufficiente approvvigionamento di cibo, ma anche qualcosa di piů. Questo "qualcosa" comprende aspetti etici, sociali, perfino estetici. Diversi attori sociali e istituzionali stanno riscoprendo il cibo come patrimonio per lo sviluppo del territorio e come oggetto topico, per ripensare i temi della sostenibilitŕ e della responsabilitŕ. Alcuni fenomeni contemporanei sono particolarmente interessanti da questo punto di vista, in quanto sembrano coniugare innovazione sociale e responsabilitŕ ambientale mettendo a fuoco la possibilitŕ di sviluppare nuovi stili di vita. La ricerca del rapporto diretto tra produttore e consumatore da parte dei consumatori "urbani" e il neo-ruralismo sono alcuni tra i molti aspetti di una galassia relativa alla co-produzione (e non solo al "consumo" critico) che dimostrano un eccezionale potenziale di incidenza non solo culturale e sociale ma anche economica rispetto alla vitalitŕ delle cittŕ e delle campagne, e propongono nuovi modelli culturali legati al produrre e pensare il cibo.


2010 ◽  
pp. 67-89
Author(s):  
Letizia Bindi

L'articolo affronta il tema della attribuzione di tipicitŕ a prodotti agroalimentari e del rapporto che questi processi intrattengono con la costruzione delle identitŕ locali e della valorizzazione e commercializzazione dei territori. Partendo da alcune etnografie in fase di avvio alcune, di svolgimento altre - particolarmente in Molise - l'autrice intende mostrare la complessitŕ dei rapporti intrattenuti tra produzione agroalimentare, strategie di promozione culturale dei territori da parte istituzionale e privata e livelli sovralocali e talora anche sovranazionali di definizione della tipicitŕ dei prodotti e di loro ammissibilitŕ nei circuiti commerciali (disciplinari, tutela, fonti di finanziamento specifiche). Accanto a ciň questo studio ha la finalitŕ di mostrare come i processi di trasformazione degli stili del gusto enogastronomico rientrino progressivamente in una riformulazione dell'idea stessa di tipicitŕ e nella piů ampia definizione di un patrimonio immateriale che tiene insieme paesaggi e comunitŕ di pratica, ambiente, tradizioni e marketing dei territori, attivismo locale e quadri di riferimento politico-istituzionali sovralocali. L'ultima parte del saggio, infine, tenta di individuare un'ulteriore pista di indagine sui temi della reinvenzione del cibo attinente l'insieme dei media (anche di ultima generazione) nella costruzione di mode e stili del gusto di tipo contemporaneo concretamente sganciati da un'afferenza territoriale, ma sempre piů "ri-localizzati" sul piano simbolico.


2010 ◽  
pp. 137-145
Author(s):  
Lorenzo Berlendis

2010 ◽  
pp. 102-133
Author(s):  
Alessandra Broccolini ◽  
Katia Ballacchino

Il saggio prende spunto da un lavoro di ricerca e documentazione relativo ai beni demoetnoantropologici immateriali promosso dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero per i Beni e le Attivitŕ Culturali, che č stato condotto sui saperi e le pratiche alimentari nell'area del lago di Bolsena (provincia di Viterbo). In particolare il saggio analizza il ruolo che occupa un piatto tradizionale dell'alimentazione lacustre denominato sbroscia - una zuppa di pesci di lago - nella definizione dell'identitŕ locale entro pratiche e saperi della contemporaneitŕ. Questo piatto che, a causa di un sapore denso e di una natura poco adatta ai palati turistici non si č trasformato in prodotto commerciale, rappresenta per molti aspetti un elemento narrativo e uno strumento catalizzatore di sentimenti di appartenenza al lago, grazie alla sua origine mitica e arcaica, al suo rapporto intimo e solido con l'ambiente naturale lacustre e con la cultura locale della pesca tradizionale, di natura prettamente maschile. La riflessione antropologica proposta vuole riflettere sulle problematiche insite nei processi di patrimonializzazione della cultura immateriale locale prodotti dalle pratiche ministeriali di catalogazione (attraverso la scheda BDI), che a fatica riescono a restituire la complessitŕ del rapporto cibo/identitŕ in quello che viene da piů parti definito il lago "che si beve", proprio per l'uso alimentare delle acque lacustri che si faceva e che si fa ancora nella preparazione locale della sbroscia. Sono proprio le acque del lago, infatti, insieme ad un uso tutto maschile del fuoco "non domestico" e all'utilizzo del "pignatto" per cucinare la sbroscia che rendono la preparazione e la consumazione di questo piatto un rito significativo sul piano simbolico per i pescatori che vivono questo territorio. Persino l'abitudine di mangiare la sbroscia con le mani entra nel confine identitario, nella memoria narrativa dei pescatori che si rifanno ad un passato premoderno. Nell'uso quotidiano contemporaneo della sbroscia si rileva il suo rapporto opaco con altri luoghi del consumo alimentare: i paesi lontani dal lago, le sagre e i ristoranti del luogo, confermando la sua forte caratteristica di piatto "intimo" e non commerciale, privato, selettivo e di retroscena. In che modo quindi, questo cosě complesso bene effimero, in bilico tra materiale e immateriale, si puň inserire in un processo di valorizzazione del territorio e delle comunitŕ locali legato al loro sviluppo sostenibile? A questo e ad altri interrogativi relativi al patrimonio etnografico, tenta di rispondere il saggio in questione.


2010 ◽  
pp. 51-64
Author(s):  
Valeria Siniscalchi

I processi di tipicizzazione tra singolaritŕ e ripetizione Valeria Siniscalchi In questo scritto l'autore rilegge i fenomeni di tipicizzazione di prodotti, pratiche e luoghi attraverso alcuni elementi costitutivi: la singolaritŕ, l'autenticitŕ e la ripetizione nel tempo. Un'attenzione particolare č rivolta alle produzioni alimentari. I prodotti tipici sono oggetto e risultato di conflitti, di negoziazioni, di rapporti di forza e di giochi di potere, spesso occultati o invisibili nei lavori sulla tipicitŕ. L'autore mostra come essi siano, invece, centrali per l'analisi di simili processi.


2010 ◽  
pp. 19-35
Author(s):  
Mario Solomone

L'articolo rimanda a fenomeni rilevanti e significativi della complessa relazione tra alimentazione e sostenibilitŕ e mette in rilievo la mutua influenza tra produzione e consumo alimentare, proponendo uno schema di fondo per descrivere le questioni in esame. L'articolo, infatti, declina la questione della "sostenibilitŕ" rispetto al variegato universo della produzione e del consumo alimentare. L'autore procede attraverso una ricognizione di differenti aspetti che coinvolgono la relazione tra sostenibilitŕ e contesto alimentare. In particolare il testo affronta: a) le trasformazioni dei consumi nel dopoguerra; b) il rapporto tra consumo e rischi alimentari; c) il ruolo del consumo critico e le trasformazioni del sistema alimentare in conseguenza dell'emergere delle forme di consumo "alternativo"; d) i contorni del "new rural development paradigm" e di un nuovo "approccio alimentare sostenibile". L'articolo insiste sul ruolo del cibo come connettore (tra esseri umani e natura, tra cittŕ e campagna), da un lato, e come aggregatore sociale (di relazioni, reti, movimenti), dall'altro.


2010 ◽  
pp. 147-155
Author(s):  

2009 ◽  
pp. 160-175
Author(s):  
Piergiorgio Pizzuto

- The intent of this paper is to present the results and the proceedings of an interdisciplinary research about connections between training and sustainability in the field of eco-design applied in the traditional use of plant fibers. The research has begun three years ago and has taken the form of a pilot project entitled Design Zingaro - a participating experience of planning and training. Creations of Land Art and Design with plant materials. It was realized in an inclusive process of dialogue, trough participation of many university students, artists, naturalists, forest staff and master weaver of traditional know-how of local craft. The educational activity was designed in partnership with all the stakeholders. The action of coordination has revealed vital for the involvement of both participants linked to University and external ones (artists, naturalists, forest staff and master weaver). From the methodological point of view, the process of training and planning has to be analyzed, through an ecological approach to epistemology and by a systemic view. The analysis has to be focused on relationships that enabled the conduct of the process. The main nodal relationships form the basis to build up a reticular and systemic model, able to describe the complexity of our process. There are many thematic issues covered by the research. They are all closely interlinked with each other: 1. the report of the observer with the process under study 2. arrangements and approaches of participing planning and training 3. institutional cooperation 4. the handing down of traditional know how of interlacement with plant fibers 5. fieldwork and residential workshops Abstracts 187 6. design production and artistic outcomes 7. the realization of a quality label for sustainable products 8. public events, promotion and diffusion 9. mass media and international forum.


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