Disturbo da lutto prolungato. Validazione psicometrica dei criteri proposti per DSM-V e ICD-11

PSICOBIETTIVO ◽  
2010 ◽  
pp. 91-118

Contesto: Il lutto č un'esperienza universale e la sua associazione con morbilitŕ e mortalitŕ in eccesso č ben definita. Tuttavia, il lutto diventa una seria preoccupazione per la salute in una minoranza di casi. Per tali individui l'intenso cordoglio persiste, č doloroso e invalidante e puň soddisfare i criteri di un disturbo mentale distinto. Al momento, il lutto non č riconosciuta come un disturbo mentale nel DSM-IV o nell'ICD-10. L'obiettivo di questo studio č di determinare la validitŕ psicometrica dei criteri del disturbo da lutto prolungato (Prolonged Grief Disorder, PGD) per migliorare la rilevazione e il trattamento potenziale degli individui in lutto a maggiore rischio di dolore persistente e disfunzioni. Metodi e Risultati: Un totale di 291 soggetti in lutto č stato intervistato per tre volte, raggruppato in gruppi da 0-6, 6-12 e 12-24 mesi post-perdita. Le analisi della Item Response Theory (IRT) hanno fornito i sintomi del PGD maggiormente informativi e obiettivi. Le analisi combinatorie hanno individuato l'algoritmo del PGD piů sensibile e specifico che č stato poi testato per valutarne la validitŕ psicometrica. I criteri richiedono reazioni ad una perdita significativa che includa l'esperienza dello struggimento (ad esempio, la sofferenza fisica o emotiva come un risultato del ricongiungimento voluto, ma incompiuto, con il defunto) e almeno cinque dei seguenti nove sintomi sperimentati almeno quotidianamente o in maniera invalidante: sentirsi emotivamente intorpiditi, storditi, o che la vita č priva di senso; vivere sfiduciati; amarezza per la perdita, difficoltŕ ad accettare la perdita; confusione di identitŕ; evitamento della realtŕ della perdita, o difficoltŕ di proseguire con la vita. I sintomi devono essere presenti a livelli sufficientemente alti da almeno sei mesi dalla morte ed essere associati ad una compromissione funzionale. Conclusioni: I criteri fissati per il PGD sembrano in grado di identificare le persone in lutto con un maggiore rischio di dolore e disfunzione permanente. I risultati confermano la validitŕ psicometrica dei criteri del PGD che proponiamo per l'inclusione nel DSM-V e nell'ICD-11.

Suchttherapie ◽  
2013 ◽  
Vol 14 (S 01) ◽  
Author(s):  
P Sleczka ◽  
D Piontek ◽  
B Braun ◽  
L Kraus ◽  
G Bühringer

2010 ◽  
Vol 108 (1-2) ◽  
pp. 21-28 ◽  
Author(s):  
Tulshi D. Saha ◽  
Wilson M. Compton ◽  
Attila J. Pulay ◽  
Frederick S. Stinson ◽  
W. June Ruan ◽  
...  

Author(s):  
Heather Gelhorn ◽  
Christie Hartman ◽  
Joseph Sakai ◽  
Susan Mikulich-Gilbertson ◽  
Michael Stallings ◽  
...  

2010 ◽  
Vol 35 (3) ◽  
pp. 273-277 ◽  
Author(s):  
Li-Tzy Wu ◽  
Jeng-Jong Pan ◽  
Chongming Yang ◽  
Bryce B. Reeve ◽  
Dan G. Blazer

2010 ◽  
Vol 19 (4) ◽  
pp. 211-222 ◽  
Author(s):  
Mari Saito ◽  
Noboru Iwata ◽  
Norito Kawakami ◽  
Yutaka Matsuyama ◽  
Yutaka Ono ◽  
...  

2004 ◽  
Vol 113 (1) ◽  
pp. 72-80 ◽  
Author(s):  
James W. Langenbucher ◽  
Erich Labouvie ◽  
Christopher S. Martin ◽  
Pilar M. Sanjuan ◽  
Lawrence Bavly ◽  
...  

2010 ◽  
Vol 71 (4) ◽  
pp. 607-614 ◽  
Author(s):  
Brian E. Perron ◽  
Michael G. Vaughn ◽  
Matthew O. Howard ◽  
Amy Bohnert ◽  
Erick Guerrero

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