scholarly journals Vitamina D nativa nei pazienti con malattia renale cronica non in trattamento dialitico

2013 ◽  
Vol 25 (2) ◽  
pp. 107-111
Author(s):  
Fabio Malberti

Il sistema ormonale della vitamina D è classicamente implicato nella regolazione dell'omeostasi calcica e del metabolismo osseo. L'esistenza di recettori per la vitamina D in organi e tessuti non coinvolti direttamente nella regolazione del metabolismo minerale e la capacità di molte cellule di sintetizzare la forma attiva di vitamina D dal precursore circolante hanno fatto supporre che la vitamina D possa avere altri effetti oltre ai classici effetti sul metabolismo minerale. Il deficit di vitamina D induce lo sviluppo di patologie ossee ed è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di neoplasie, malattie autoimmuni e malattie cardiovascolari. In questa rassegna vengono esaminati i risultati dei principali studi randomizzati che hanno utilizzato la supplementazione con vitamina D nella popolazione generale e nei pazienti con insufficienza renale cronica.

2019 ◽  
Vol 20 (2) ◽  
pp. 113-114
Author(s):  
Marco Infante ◽  
Andrea Fabbri

2014 ◽  
Vol 26 (4) ◽  
pp. 348-353
Author(s):  
Maria Polidoro

Nel caso clinico descritto viene valutato un paziente affetto da CKD (grado V K/DOQI), con iperparatiroidismo ipocalcemico non migliorato dall'avvio della terapia emodialitica, dall'uso di supplementi di calcio carbonato e di un analogo della vitamina D. Anche la successiva paratiroidectomia non induce il controllo del quadro clinico, che viene raggiunto con la contemporanea somministrazione di paracalcitolo, colecalciferolo e cinacalcet. Il paziente già da oltre un decennio seguiva terapia con carbamazepina, un induttore del citocromo P450, che aumenta il metabolismo della vitamina 25(OH)D esaltandone in particolare il catabolismo e determinando nel lungo termine una grave deficienza di 25(OH)D. Il mancato dosaggio della 25(OH)D, alla presentazione del paziente e nei successivi primi 5 anni del periodo di cura, non ha permesso di porre la diagnosi di grave carenza iatrogenica di 25(OH)D, verosimilmente presente già prima dell'esordio clinico della malattia renale cronica. Inoltre il caso presentato ci ha permesso di evidenziare come l'uso di analoghi sintetici della vitamina D, associati alla supplementazione di calcio ed alla paratiroidectomia subtotale non siano stati risolutivi; al contrario l'uso prudente del cinacalcet e una dose appropriata di 25(OH)D abbiano permesso il controllo del quadro senza effetti indesiderati.


2014 ◽  
Vol 26 (4) ◽  
pp. 354-358
Author(s):  
Adriana Dusso ◽  
Maria Vittoria Arcidiacono

Si presenta un aggiornamento su: 1) la fisiopatologia della resistenza indotta dalla carbamazepina all'azione soppressiva del paracalcitolo nell'iperparatiroidismo secondario (IPTS) a malattia renale cronica (CKD); 2) l'impatto di una deficienza di vitamina D sugli effetti indesiderati della carbamazepina; 3) i benefici della supplementazione con colecalciferolo – sia da solo che in associazione con il paracalcitolo – nella prevenzione/attenuazione della soppressione dell'IPTS vitamina D-mediata; 4) la correzione appropriata della carenza di vitamina D nei pazienti con CKD in terapia antiepilettica con carbamazepina, con lo scopo di fornire al nefrologo clinico un approccio terapeutico pratico, sicuro ed efficace, per migliorare l'outcome dell'IPTS.


2015 ◽  
Vol 27 (2) ◽  
pp. 70-72
Author(s):  
Mario Cozzolino ◽  
Francesca Elli ◽  
Laura Cappelletti ◽  
Paola Ciceri

Abstract non disponibile


2015 ◽  
Vol 27 (2) ◽  
pp. 70-72
Author(s):  
Mario Cozzolino ◽  
Francesca Elli ◽  
Laura Cappelletti ◽  
Paola Ciceri

Author(s):  
Edinaldo Siqueira da Costa ◽  
Silvana Rodrigues da Silva

L’ipertensione arteriosa sistemica è la più frequente delle malattie cardiovascolari e risponde come principale fattore di rischio per le complicanze più comuni, come l’ictus e l’infarto miocardico acuto, oltre alla malattia renale cronica allo stadio finale. L’educazione sanitaria è lo strumento principale per i cambiamenti nelle abitudini e nello stile di vita, fondamentale nel processo preventivo per questa patologia. L’obiettivo di questa ricerca era quello di analizzare l’influenza delle azioni educative in salute sull’ipertensione arteriosa sistemica nel cambiamento di stile di vita dei servi della Corte di giustizia dello Stato di Amap. Lo studio ha avuto la partecipazione di 255 server ed è stato utilizzato un questionario per la raccolta dei dati, che sono stati analizzati tramite SPSS versione 22 (IBM SPSS, USA). È stato osservato che il 54,1% era di sesso femminile, il 66,3% marrone, il 33,7% tra i 40 e i 49 anni, il 47,8% aveva un’istruzione superiore e il 59,6% era sposato o viveva in un’unione stabile. L’indice di massa corporea ha mostrato che il 48,2% era ≥ sovrappeso, il 64,7% aveva una circonferenza addominale aumentata e il 10,6% aveva valori capillari di glucosio nel sangue ≥ 99 mg/dL. Per quanto riguarda la pressione sanguigna, il 33,3% degli uomini e il 21,7% delle donne avevano PA ≥ e 140 e/o 90 mmHg. Per quanto riguarda la partecipazione a qualche attività preventiva o educativa, il 76,1% ha dichiarato sì, di cui il 60,4% li ha considerati soddisfacenti e il 44,7% ritiene che non vi sia alcuna influenza sul cambiamento di stile di vita. Si è concluso che le azioni di educazione sanitaria stanno in parte influenzando il cambiamento delle abitudini dei dipendenti, perché gli indici dei fattori di rischio sollevano ancora preoccupazione.


2001 ◽  
Vol 32 (12) ◽  
pp. 1198
Author(s):  
José María Calvo Romero
Keyword(s):  

Nanocell News ◽  
2015 ◽  
Vol 2 (16) ◽  
pp. n/a-n/a
Author(s):  
Instituto Nanocell ◽  
Keyword(s):  

2012 ◽  
Vol 19 (1/6) ◽  
pp. 43
Author(s):  
Silvia Diez Castilho ◽  
Carolina Roman Rached
Keyword(s):  

ObjetivoConhecer os hábitos e motivos que determinam a exposição de lactentes ao sol. MétodosQuatrocentos e três mães de crianças de 1 a 6 meses, residentes na região de Campinas-SP, responderam a recordatório da última semana, acerca de frequência, tempo, horário, roupa e local de exposição dos bebês ao sol. A amostra foi calculada a partir de piloto. A coleta ocorreu em semanas com ao menos 4 dias de sol. Foram avaliadas características dos binômios, orientações recebidas (vitamina, sol) e conceitos (benéficos ou maléficos) que a mãe possui sobre o sol. Para as análises, foram empregados os testes Qui-Quadrado, Mann-Whitney e o modelo de Regressão Logística (􀁄 5%). ResultadosConhecer o efeito benéfico triplica a chance (razão de chance de 2,7, p=0,0001) de a mãe expor o filho ao sol. A terça parte delas foi orientada a tanto “para melhorar icterícia”, e não mais o fazem, pois “a criança não está amarela”. As mães conhecem mais efeitos deletérios (89,6%) do que benéficos (79,0%), e referem ter adquirido essa informação na mídia (52,5%). O efeito ruim mais citado foi câncer de pele (56,7%). Na análise de regressão não houve associação entre conhecer esse efeito e ter exposto o filho ao sol. Da amostra, 32,8% não colocaram o filho ao sol. A exposição associou-se à cor da pele. A maioria das crianças foi exposta entre 5 e 15 minutos, antes das 10h ou após as 16h, com roupa e ao ar livre, enquanto 16,9% o fizeram dentro de casa, inclusive através de vidro. ConclusãoDeve-se não só prescrever, mas informar a respeito dos benefícios do sol. A fala deve salientar o efeito imediato desejado, mas também os benefícios em longo prazo.Termos de indexação: Banho de sol. Crescimento. Icterícia. Neoplasias cutâneas. Nutrição materna. Vitamina D.


2019 ◽  
Vol 1 (1) ◽  
pp. 107-118
Author(s):  
Thainá Mirante Rezende ◽  
Thais Mariotto Cezar
Keyword(s):  

A Vitamina D realiza uma importante função em nosso organismo, atuando no crescimento celular, participando nas respostas inflamatórias e imunológicas, na recuperação e na força muscular, na formação óssea. O objetivo do presente trabalho foi evidenciar a importância da vitamina D para praticantes de musculação. Por meio de uma avaliação do estado nutricional conforme o consumo alimentar e o uso de suplementos relacionados ao desempenho físico e dores musculares, na qual foram analisados 129 praticantes de musculação de ambos os gêneros e maiores de 18 anos, em academias particulares de Cascavel – PR. O trabalho evidencia que grande parte dos praticantes entrevistados não realiza a suplementação de vitamina D, a maioria tem em sua dieta diária algum alimento que contém a vitamina D. Uma importante parcela não tem informações de forma geral quanto a importância dessa vitamina, sugerindo, portanto, a divulgação desse tema a toda a população através da literatura científica.


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