ischemia cerebrale
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1997 ◽  
Vol 10 (2_suppl) ◽  
pp. 47-50 ◽  
Author(s):  
G. Sparacia ◽  
R.G. Gonzalez ◽  
F. Buonanno ◽  
A.G. Sorensen ◽  
R. Lagalla ◽  
...  

Stroke is the third leading cause of death and is a major cause of long-term disability. Neuroprotective treatment within a 4-hour «therapeutic window» has proved highly efficacious in reducing morbility and mortality in animal model. It is with this background that the need for emergent diagnosis and therapy of acute stroke in strongly suggested. Computed tomography (CT) shows the parenchymal changes of acute stroke too late to be helpful, and its role has been primarily to evaluate the possibility of intracerebral or subarachnoid hemorrhage. While conventional magnetic resonance (MR) imaging can demonstrate parenchymal abnormalities 4–6 hours after ischemia, newer techniques such as diffusion-weighted MR imaging (DWI) hold promise that a diagnosis of ischemia can be made within minutes after the acute event. In this article compares different aspects of hyperacute cerebral ischemia depicted at diffusion-weighted imaging before infarction is depicted at conventional MR or CT scans. DWI techniques may improve stroke diagnosis and may contribute to advances in treatment.


1993 ◽  
Vol 6 (3) ◽  
pp. 325-330 ◽  
Author(s):  
G.P. Pelliccioli ◽  
P.F. Ottaviano ◽  
C. Gambelunghe ◽  
G. Mariucci ◽  
G. Bruschelli ◽  
...  

Il gerbillo (Meriones unguiculatus), avendo il circolo di Willis incompleto per la mancanza delle arterie comunicanti, è considerato il modello animale di elezione per lo studio dell'ischemia cerebrale. L'assenza di connessioni tra circolo carotideo e vertebro-basilare garantisce infatti l'induzione di un'ischemia cerebrale mediante occlusione delle arterie carotidi comuni (ACC). È stata osservata tuttavia una certa variabilità nel sistema vascolare cerebrale del gerbillo, che spiegherebbe la differente risposta individuale alla legatura delle ACC. In letteratura sono stati descritti i deficit funzionali e le modificazioni comportamentali secondari ad un'ischemia cerebrale, correlabili post mortem a definiti quadri istopatologici. Raramente sono stati applicati metodi certi di valutazione in vivo degli esiti di un'ischemia cerebrale sperimentale e/o dell'efficacia di eventuali interventi terapeutici. Un contributo alle indagini in vivo sull'ischemia cerebrale sperimentale potrebbe derivare dallo studio con risonanza magnetica. La nostra indagine ha avuto lo scopo di valutare alla RM, l'evoluzione e la gravità del danno prodotto nel gerbillo: a) dall'occlusione di entrambe le ACC per 5 mine (b) dalla legatura permanente di una ACC. Lo studio parenchimale ed angiografico è stato condotto utilizzando apparecchiature da 1,5 Tesla. Gli animali sono stati esaminati a tempi diversi dall'ischemia. L'iperintensità del segnale rilevata in alcuni casi con le sequenze spin echo a TR lungo a carico dell'ippocampo non era semprecorrelabile al tipo di ischemia indotta. In un 20% dei casi si è apprezzato un aumento di volume del sistema ventricolare, confermato dall'esame anatomo-patologico. Lo studio istologico ha dimostrato che l'aumento di intensità del segnale non era obbligatoriamente associato a severi danni del parenchima. I risultati di questo studio, seppure preliminare, sosterrebbero la validità della tecnica RM nello studio delle ischemie cerebrali sperimentali, poiché essa consente di individuare un edema nel tessuto ischemico anche in assenza di grave sofferenza e/o necrosi cellulare. Le differenti risposte del gerbillo all'ischemia cerebrale potrebbero essere dovute ad una variabilita sia anatomica che biologica.


1992 ◽  
Vol 5 (4) ◽  
pp. 453-456 ◽  
Author(s):  
C. Colonnese ◽  
A. Bozzao ◽  
M. Antonelli ◽  
M.G. Rizzotto ◽  
S. Bastianello ◽  
...  
Keyword(s):  

Abbiamo valutato la sede e l'estensione del sanguinamento subaracnoideo con la TC, l'esordio ed il follow-up clinico in 23 pazienti affetti da ESA con angiografia negativa. L'esordio clinico dell'ESA con angiografia negativa è meno drammatico che nei casi con documentazione di aneurisma cerebrale, più bassa la percentuale di vasospasmo ed ischemia cerebrale tardiva, migliore la prognosi in relazione a nuovi sanguinamenti. I nostri dati confermano come l'ESA con angiografia negativa abbia un andamento più favorevole rispetto all'ESA sostenuta da patologia aneurismatica. Il migliore andamento clinico sembra indipendente dalla localizzazione del sangue nella fase acuta della sintomatologia.


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