pronto soccorso
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50
(FIVE YEARS 15)

H-INDEX

2
(FIVE YEARS 1)

2021 ◽  
Vol 23 (Supplement_G) ◽  
Author(s):  
Francesco Cannata ◽  
Mauro Chiarito ◽  
Jorge Sanz-Sanchez ◽  
Davide Cao ◽  
Matteo Sturla ◽  
...  

Abstract Un uomo di 39 anni giungeva in Pronto Soccorso per dolore toracico oppressivo. In anamnesi riferiva pregressa tubercolosi, familiarità per cardiopatia ischemica, pregresso tabagismo ed iperomocisteinemia. Decorso clinico acuto  I parametri vitali erano nella norma; all’ECG presentava sopraslivellamento del tratto ST nelle derivazioni laterali e sottoslivellamento nelle inferiori. Veniva posta diagnosi di STEMI laterale ed eseguita coronarografia d’urgenza risultata negativa. L’ecocardiogramma evidenziava lieve dilatazione del ventricolo destro (Vdx) con funzione conservata ed ipocinesia sottotricuspidalica. Agli esami ematochimici gli indici di flogosi risultavano lievemente aumentati; il picco di Troponina I è risultato 177600 ng/L. Veniva sottoposto a risonanza magnetica cardiaca (RMC) che concludeva per cardiomiopatia infiammatoria in fase acuta con riscontro di funzione sistolica del ventricolo sinistro (Vsn) ai limiti inferiori con focale ipocinesia della parete laterale media, funzione destra lievemente ridotta con ipocinesia in sede sottotricuspidalica e bulging sisto-diastolici in corrispondenza del tratto di efflusso e dell’angolo costofrenico del Vdx, oedema e late gadolinium enhancement (LGE) a distribuzione subepicardica (pattern non-ischemico) del Vsn coinvolgente anche il Vdx. Si concludeva per miocardite acuta. Indagando più a fondo si scopriva che: una zia paterna era morta improvvisamente a 50 anni; per cardiopalmo il paziente si era sottoposto ad ECG Holter delle 24 h con riscontro di frequenti BEV tipo BBdx/asse superiore. Veniva eseguita la biopsia endomiocardica: dei cinque frammenti prelevati due erano suggestivi di miocardite, tre mostravano fibroadiposi sostitutiva. Si concludeva per miocardite attiva negativa per virus cardiotropi. Dato il riscontro bioptico ed il coinvolgimento biventricolare veniva sospettata una hot-phase di cardiomiopatia aritmogena. Follow-up  Dopo 6 mesi all’ECG erano presenti bassi voltaggi nelle derivazioni periferiche ed onde T piatte in sede infero-laterale (Figure 1A). Alla successiva RMC persistevano le alterazioni di funzione e cinetica biventricolare, erano presenti sfumati spot di oedema, segni di infiltrazione adiposa della parete laterale media del Vsn e della parete libera del Vdx; inoltre venivano descritti estesi segni di LGE a distribuzione subepicardica circonferenziale del Vsn con coinvolgimento esteso del Vdx (Figure 2B). L’analisi genetica ha individuato la presenza di una variante nucleotidica rara c.c. 1652-1G>T nell’introne 11 del Gene DSC2 (desmocollina). Veniva posta diagnosi di Cardiomiopatia Aritmogena Biventricolare secondo i Criteri di Padova. Discussione La Cardiomiopatia Aritmogena è una malattia ereditaria del miocardio che raramente può manifestarsi con episodi simil-miocardite (hot-phase). In questi casi una corretta anamnesi personale e familiare, la caratterizzazione tissutale e la genetica rappresentano mezzi fondamentali per un corretto inquadramento diagnostico.


EMC - Urgenze ◽  
2021 ◽  
Vol 25 (3) ◽  
pp. 1-17
Author(s):  
M. Raphaël ◽  
R. Zakhour-Stephan ◽  
P. Jomo
Keyword(s):  

2021 ◽  
Vol 40 (7) ◽  
pp. 1-6
Author(s):  
Lorenzo Calligaris ◽  
Federico Poropat ◽  
Giorgio Cozzi
Keyword(s):  

2021 ◽  
Vol 2 (2) ◽  
pp. 57-68
Author(s):  
Antonella Maisto ◽  
Maria Gabriella Schettino ◽  
Giuseppe Ferrucci ◽  
Andrea Lombardi ◽  
Armando Genovese ◽  
...  
Keyword(s):  

L’obiettivo del progetto consiste nella messa a punto di un modello operativo di valutazione congiunta (Specialista del Pronto Soccorso, Specialista Oncologo/Ematologo, Specialista in Terapie Palliative) del paziente oncologico/ematologico che giunga in PS. Attraverso tale valutazione polispecialistica precoce ci proponiamo d’individuare il percorso assistenziale più adeguato per il paziente oncologico ed oncoematologico ricoverato in Pronto Soccorso, percorso che potrà contemplare sia il ricovero in ambito specialistico specifico onco-ematologico che quello in ambito specialistico di altro genere (es. Medicina Interna, Cardiologia, Chirurgia, etc.) o indirizzarlo ad un’assistenza di tipo squisitamente palliativo (Hospice/Assistenza Domiciliare Integrata territoriale) o di degenza riabilitativa a media-intensità di cura di medio/lungo periodo presso il PO “G. Da Procida” della AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.


EMC - Urgenze ◽  
2021 ◽  
Vol 25 (2) ◽  
pp. 1-6
Author(s):  
S. Kepka ◽  
T. Marx ◽  
O. Taheri ◽  
T. Desmettre
Keyword(s):  

2021 ◽  
Vol 24 (4) ◽  
pp. 129-129
Author(s):  
Erica Predonzani ◽  
Claudio Germani ◽  
Federico Poropat

Child abuse and maltreatment are frequent and often underestimated phenomena. The present retrospective study shows the important role of the paediatriacians operating in the Emergency Units in intercepting and correctly addressing abused and maltreated children.


NSC Nursing ◽  
2021 ◽  
Author(s):  
Antonio Brusini ◽  
De Marco

Introduzione: La pandemia da Covid-19 ha inevitabilmente avuto un impatto significativo sul nostro stile di vita, stravolgendo e mutando modalità di lavoro, tempo libero e abitudini quotidiane. La più grande e grave pandemia degli ultimi 100 anni ha messo in luce la fragilità dei sistemi sanitari di tutto il mondo. Questo in Italia ha determinato, oltre alle migliaia di morti causate dal virus, anche i “danni collaterali” dovuti al fermo dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni ambulatoriali per tutti gli altri malati. Materiali e Metodi: Attraverso il motore di ricerca Pubmed, con filtro di ricerca la parola “lockdown” AND “Italy” e considerando il periodo di tempo tra l’01/02/2020 e il 6/11/2020, compaiono 591 risultati. Sono stati presi in considerazione esclusivamente gli articoli e le citazioni che contenessero dati ospedalieri riferiti al periodo gennaio - maggio 2020, per un confronto con lo stesso periodo del 2019 Analisi dei dati: Gli studi selezionati mostrano uniformemente in tutto il territorio italiano un calo di ingressi e di ricoveri per patologie diverse dal Covid-19. Su 40 studi presi in cosiderazione, solo una voce ha mostrato un aumento delle prestazioni rispetto all’anno precedente. Le prestazioni sono calate poiché, durante l’era del Coronavirus, si sono ridotte le risorse per tante patologie croniche e di urgenza e per la loro prevenzione, risorse che sono state invece destinate alla lotta al Coronavirus; inoltre sono calati gli accessi al Pronto Soccorso. Conclusione: per evitare eventuali future riduzioni di prestazioni ospedaliere causa pandemia occorre trovare soluzioni alternative all’ospedale, come il potenziamento della prevenzione e della medicina nel territorio. Inoltre è indispensabile l’informazione alla cittadinanza su un uso adatto del Pronto Soccorso, anche se il calo di ricoveri per patologie a rischio vita è un chiaro segno di paura al servirsi di tale servizio in caso di emergenza.


EMC - Urgenze ◽  
2020 ◽  
Vol 24 (3) ◽  
pp. 1-12
Author(s):  
C. Massoubre ◽  
A. Gay
Keyword(s):  

EMC - Urgenze ◽  
2020 ◽  
Vol 24 (3) ◽  
pp. 1-9
Author(s):  
M. Murgier ◽  
J. Chavant ◽  
A. Viallon ◽  
L. Bertoletti
Keyword(s):  

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