ESPERIENZE D IMPRESA
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Published By Franco Angeli

2283-3374, 1971-5293

2021 ◽  
pp. 107-124
Author(s):  
Giuseppe Festa ◽  
Gianluca Curci
Keyword(s):  

Il comparto agroalimentare costituisce senza alcun dubbio una delle eccellenze del "Made in Italy", soprattutto nella capacità di coniugare il buono del "food" con il bello del territorio, un formidabile binomio di competitività sui mercati internazionali. Negli ultimi anni, inoltre, il turismo enogastronomico sta conoscendo un successo clamoroso, proponendosi non più soltanto come motivazione turistica secondaria, ma perfino primaria. Nella ricerca che segue si è voluto indagare il turismo enogastronomico come formula di business integrativa, ma anche potenzialmente strategica, per le imprese agro-alimentari. Dall'indagine emergono conferme in tal senso, assieme alla necessità/opportunità, per le imprese rispondenti, di doversi avvalere da un lato di professionalità "gastro-turistiche" specializzate e dall'altro di partner in grado di sostenere queste innovative prospettive di business, sia a livello pubblico (con interventi a sostegno) sia a livello privato (con un inedito ruolo di assistenza e supporto in capo alle banche).


2021 ◽  
pp. 5-20
Author(s):  
Cinzia Genovino

Obiettivo del presente articolo è quello di evidenziare come la competitività degli attori che operano in un territorio dipenda strettamente dal patrimonio culturale e dall'identità del luogo stesso, concetti sedimentati in letteratura, ma che necessitano di una ulteriore validazione empirica. La review della letteratura, infatti, focalizzandosi sui costrutti di place heritage, place image e place identity, ne evidenzia l'influenza sulla place reputation, che, a sua volta, riverbera i suoi effetti sulla place competitiveness e sulla capacità competitiva dei retailer operanti in una specifica area geografica. Successivamente, le ipotesi di ricerca sono state validate attraverso un'analisi sul campo che ha interessato un campione di 85 soggetti, intervistati in store. Lo studio, attraverso un modello di equazioni strutturali, intende sottolineare come la reputazione di un territorio - e le sue componenti - possa impattare sulle performance dei suoi attori, influenzandone la capacità competitiva.


2021 ◽  
pp. 25-49
Author(s):  
Antonio D’Amato

Questo contributo ha l'obiettivo di delineare i tratti essenziali del comparto agro-alimentare della regione Campania. L'analisi che ne emerge mostra un quadro complesso, fatto di luci ed ombre. Accanto a punte di eccellenza, che si ritrovano in prodotti apprezzati e riconosciuti a livello nazionale ed internazionale, anche per via di una fertile combinazione con la ricchezza paesaggistica, archeologica ed artistica di cui il territorio è ricco, emergono debolezze strutturali, derivanti da un tessuto aziendale ancora per molti versi frammentato e poco organizzato. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni sono emerse interessanti dinamiche di crescita ed innovazione, ad iniziare da una maggiore presenza di giovani, che sembra stiano ponendo rilevanti premesse per un miglioramento delle prospettive future del comparto.


2021 ◽  
pp. 69-105
Author(s):  
Cinzia Genovino ◽  
Rosa Maria Caprino

Il contributo rappresenta un approfondimento del Rapporto MACREF Strategie di integrazione tra produzioni agroalimentari e turismo ed in particolar modo il ruolo della banca nei processi d'innovazione dei modelli di business per le PMI. Si è cercato di offrire un'analisi critica della letteratura sul tema della scelta relativa alla struttura finanziaria efficiente delle imprese, con particolare riguardo alla realtà delle piccole e medie imprese italiane, ed in particolar modo del settore agroalimentare, attraverso una visione della letteratura empirica sull'argomento. Le PMI si caratterizzano tradizionalmente per l'uso quasi esclusivo di capitale di debito nella copertura del fabbisogno finanziario e presentano di conseguenza una struttura finanziaria quanto mai semplificata, nella maggior parte dei casi composta dal debito bancario da una parte e dal capitale dei soci fondatori dall'altra. In questo momento di crisi e di particolare frammentazione del tessuto societario italiano, in particolar modo quello del comparto agroalimentare, un ruolo determinante è stato rivestito dagli istituti bancari anche come gestori di garanzie e contributi pubblici. La scarsa patrimonializzazione delle nostre aziende, spesso a carattere e proprietà familiare, è stata negli anni supplita con un forte ricorso al credito bancario, dal quale le imprese sono diventate dipendenti a scapito di un corretto equilibrio finanziario. L'intero sistema si trova difronte ad una rieducazione finanziaria, dunque sia le imprese che le banche, quest'ultime spinte dall'innovazione tecnologica e dalla ricerca di redditività, si accingono al superamento della loro tradizionale veste istituzionale legata alla erogazione di credito. Gli istituti di credito possono e stanno quindi trasformando in opportunità tale situazione rivedendo i propri modelli distributivi e di business per diversificare le proprie fonti di reddito concentrandosi sull'offerta di nuovi servizi ad alto valore aggiunto alle imprese, sostenendo lo sviluppo e la crescita economica del nostro paese. Oggi il ruolo trainante della ripresa è infatti rappresentato da quelle imprese che sono innovative, che sanno coniugare la produttività e la tecnologia, che si aggregano tra loro o che si internazionalizzano: è proprio a queste impr- se che il sistema bancario deve guardare offrendo loro un supporto non solo in termini finanziari ma in termini di esperienza, conoscenze, competenza e consulenza.


2021 ◽  
pp. 51-67
Author(s):  
Maria Teresa Cuomo ◽  
Oscar De Franciscis ◽  
Alex Giordano
Keyword(s):  

L'ampliamento dell'offerta produttiva con attività non appartenenti alle tradizionali aree di mercato delle imprese sta avanzando in specie nel segmento alimentare. Questa nuova impostazione travalica così il tradizionale approccio di tipo "core business", immaginando una logica di "non-core business", di contagio fecondo tra filiere produttive contigue in grado spesso di potenziare imprese e aree geografiche. Lo scenario che emerge dalla nuova alternativa strategica quindi parte dal presupposto che il non-core stimola il core, modificando completamente i tratti di una specifica organizzazione imprenditoriale. Le novità sperimentali fornite da questi business, laddove si manifestano con successo, riescono a produrre alcuni vantaggi fondamentali che vanno dalla diversificazione del rischio d'impresa allo sviluppo del fatturato e delle quote di mercato fino all'innovazione di prodotto in chiave di maggiore sostenibilità. In altri termini, il non-core - che nel caso di un'azienda produttiva a vocazione agricola può configurarsi nell'attività ricettiva, ristorativa e del commercio di produzioni tipiche legate al terroir - può fungere da traino rispetto al business tradizionale diventandone così il nuovo core in una virtuosa spirale di sviluppo.


2020 ◽  
pp. 19-40
Author(s):  
Mariasole Bannò ◽  
Giorgia Maria D’allura

Il lavoro indaga in merito alla presenza delle donne nel CdA delle imprese familiari italiane. Le imprese familiari rappresentano la tipologia di impresa più diffusa a livello mondiale e si caratterizzano per la presenza della famiglia nella proprietà e nel management. Tale presenza diventa "voglia di mantenere" proprietà e management nel tempo al fine di realizzare obiettivi tipici della relazione tra famiglia e impresa. Si ipotizza che il peso della presenza femminile nelle imprese familiari a seguito dell'ingresso delle nuove generazioni con presenza di figlie, o della presenza di matrimoni con conseguente coinvolgimento di soggetti terzi, potrebbe essere maggiore rispetto alle non familiari. L'indagine esplorativa analizza un campione di 358 imprese italiane sia familiari sia non familiari.


2020 ◽  
pp. 5-17
Author(s):  
Maria Teresa Cuomo ◽  
Francesca Ceruti ◽  
Alice Mazzucchelli ◽  
Alex Giordano ◽  
Debora Tortora

The actual omnichannel customer uses indifferently both online and offline channels to express himself through consumption, which increasingly blends personal, cultural and social dimensions. In this perspective social media and social networks are able to assist e-retailers in their effort of creating a total e-customer experience, especially in the tourism industry, trying to satisfy their clients from the relational and commercial point of view. By means of an empirical analysis where managers were interviewed on the topic and its degree of application in the firms, the paper underlines how from the managerial point of view, that represents a new prospect on the topic, the expected shift from e-commerce to social commerce paradigm, facilitating the selling and buying of products and services by using various internet features, is nowadays not completely understood and realized.


2020 ◽  
pp. 109-126
Author(s):  
Flavia D’Isanto ◽  
Giuseppe Festa
Keyword(s):  

Nell'organizzazione e nella gestione dei servizi sanitari finalizzati a offrire cura per le malattie neoplastiche un contributo sempre più decisivo deriva dai programmi di screening oncologico a fini di prevenzione. Ormai qualificati come essenziali obiettivi di salute a livello ministeriale, i risultati dei programmi di screening oncologico in Italia, a livello territoriale, sono determinati, nell'ambito dell'ASL, dalla confluenza di azioni definite a livello centralizzato (Direzione Sanitaria Aziendale) e dai singoli Direttori dei Distretti Sociosanitari di riferimento. Nello studio che segue si propone quale perimetro d'indagine quello del Distretto Sociosanitario 19 Lusciano dell'ASL Caserta. Tramite rilevamento degli obiettivi, mappatura delle attività e verifica dei risultati si è proceduto a un'analisi sistematica di valutazione dei programmi di screening oncologico nel 2018, ricavando da tale indagine una metodologia applicativa, in linea con il "Ciclo di Deming", allo scopo di perseguire un miglioramento continuo della gestione degli obiettivi di salute e dei programmi di screening oncologico sul territorio.


2020 ◽  
pp. 41-64
Author(s):  
Carmen Gallucci ◽  
Rosalia Santulli ◽  
Michela De Rosa

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Nuovo Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza ha introdotto rilevanti novità in materia di procedure di allerta e di composizione assistita della crisi che, dall'entrata in vigore, avranno effetti immediati sul tessuto imprenditoriale italiano. Obiettivo del presente lavoro è quello di testare le possibili ripercussioni che l'introduzione di indicatori di allerta avrà nel settore moda, simbolo del made in Italy. A tal fine, su un campione di 281 imprese italiane, nell'orizzonte temporale 2009-2017, sono state condotte una Cluster k-means analysis, sull'intero campione e su sotto campioni ripartiti per età, dimensione e attività merceologica, e l'analisi dei percentili. I principali risultati, rilevando differenze significative tra i sotto campioni e mostrando l'andamento della distribuzione campionaria sulla base di ipotetici cut-off, evidenziano una oggettiva difficoltà nell'individuazione di valori soglia validi tout court. La discussione conclusiva, inoltre, sottolinea l'importanza di adottare un approccio forward looking, al fine di esprimere un giudizio in merito alle effettive capacità prospettiche delle imprese, e la necessità di ripensare le strutture di governance e i sistemi di pianificazione e monitoraggio.


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