L'affabulazione nella prospettiva di Maria Montessori
L'articolo mira ad analizzare alcuni fra i principi cardine del pensiero di Maria Montessori combinandoli creativamente con uno dei tracciati psicoanalitici delineati da Bruno Bettelheim ne Il mondo incantato (1976). Il confronto fra le due matrici teoriche - l'una declinata sul versante della crescita infantile e a misura di bambino, l'altra sul crinale del rapporto fra la realtà esperita dal bambino stesso e la sua realtà inconscia - fornisce un quadro prospettico e di analisi altamente funzionale all'educazione e alla cura della primissima infanzia. L'autrice, per questa via, disegna percorsi di umanazione dello sviluppo infantile lumeggiando la strada impervia, ma del tutto priva di biforcazioni, dell'incontro possibile e plausibile fra il montessoriano dato di realtà e l'irrinunciabile immaginazione infantile tematizzata dallo psicoanalista. Attraverso la pratica dell'affabulare, dove fantasia e realtà si fondono ma non per questo si confondono, l'autrice propone percorsi di sensibilizzazione precoce all'oggetto-libro (magico e, al contempo, reale) ad appannaggio di un'educazione che sappia porsi in ascolto di un'ulteriorità silenziosa, eppure presente.