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Author(s):  
Ciro Dario Petrone

Negli ultimi decenni, l’interesse nel documentare le microplastiche nell’ ambiente è notevolmente aumentato.  La persistenza delle materie plastiche nell’ambiente è il principale motivo per cui sono state identificate come una grave minaccia. Il decadimento naturale degli oggetti di plastica nell’ambiente richiede un tempo estremamente lungo, inoltre queste micro particelle possono trasportare altri prodotti chimici, usati come additivi nella loro fabbricazione, o assorbirli attraverso la forte capacità di adsorbimento. Questo articolo si prefissa di dare un contributo alle informazioni sul campionamento, l’identificazione, l’analisi e la rimozione delle microplastiche , identificate come contaminanti emergenti, all’interno degli impianti di trattamento delle acque reflue che sono considerati   una fonte importante per l’immissione delle microplastiche nei corpi idrici e nel suolo.


MECOSAN ◽  
2021 ◽  
pp. 7-28
Author(s):  
Lucia Soriente ◽  
Silvio Cigolari ◽  
Alberto Gigantino ◽  
Chiara Aliberti ◽  
Pasquale Ardovino ◽  
...  

L'articolo propone un percorso inteso a migliorare gli standard dell'offerta specialistica nell'ambito dello scompenso cardiaco, nel rispetto dei criteri di efficacia, efficienza ed equita previsti dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano (SSNI). Lo studio si fonda su un'analisi di caso, che concerne l'esperienza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. Partendo da una valutazione sistemica degli indicatori rilevati dall'ufficio Schede Dimissioni Ospedaliere (SDO) relativi al Diagnosis-Related Group (DRG) 127 "Insufficienza cardiaca e shock della cardiologia intensiva" per l'anno 2017, tra cui la degenza media e la percentuale di ricoveri oltre soglia, sono state identificate le criticita dei percorsi assistenziali. Alla luce delle evidenze raccolte, e stato proposto un nuovo disegno del processo assistenziale mediante la metodologia del Business Process Improvement (BPI). Tecnologia, asset management, percorsi di cura, formazione e monitoraggio rappresentano le leve considerate di maggior rilievo ai fini del miglioramento continuo degli standard dell'offerta specialistica nell'ambito dello scompenso cardiaco.


2021 ◽  
pp. 53-77
Author(s):  
Marilena Fatigante ◽  
Cristina Zucchermaglio ◽  
Francesca Alby ◽  
Mariacristina Nutricato

La prima visita in oncologia è un evento istituzionale (Drew e Heritage, 1992) altamente complesso sia per medico che per paziente e accompagnatori coinvolti. Il lavoro presenta uno studio conversazionale su un corpus di prime visite oncologiche volto all'esame delle distinte fasi che compongono questo evento. Il corpus di dati è costituito da 36 video registrazioni di visite oncologiche, condotte da due oncologi senior in due differenti ospedali romani. Lo stu-dio aderisce alla prospettiva teorico-metodologica dell'Analisi Conversazionale (Schegloff, 2007), in particolare applicata al contesto medico (Heritage e Maynard, 2006). A partire da indicatori empirici discorsivi e multimodali, sono state identificate 8 fasi attraverso le quali, con diverse durate e complessità, si realizza la visita oncologica: Apertura, Anamnesi, Presentazio-ne della malattia, Stadiazione, Indicazione di trattamento, Prescrizioni e Chiusura. L'analisi qualitativa mostra come paziente e accompagnatore si orientino ai passaggi tra fasi distinte, cooperando con il medico ad assolvere la specifica agenda di attività della visita. Sono discusse le implicazioni dello studio per la ricerca e la comprensione delle forme di partecipazione e strategie di empowerment disponibili ai pazienti per fronteggiare la complessità comunicativa dell'incontro con l'oncologo e ridurre possibili stati d'ansia che si associano a questo evento.


2020 ◽  
Vol 6 (11) ◽  
pp. 100
Author(s):  
Eliane Fernandes Gadelha ALVES ◽  
Dorivaldo Alves SALUSTIANO

Este artigo apresenta resultados de uma pesquisa documental que teve como objetivo identificar concepções de diversidade no texto da Base Nacional Comum Curricular - BNCC, documento normativo que orientará as escolas na definição e/ou reelaboração de seus currículos. Foram identificadas as concepções universalista, celebratória e crítico-discursiva, com predominância da universalista e da celebratória, evidenciando que a cultura do silenciamento da diversidade se mantém hegemônica nesta política curricular ao enfatizar a uniformidade e a padronização de conhecimentos e indivíduos, secundarizando as diferenças culturais, étnicas, identitárias de vários coletivos de sujeitos (negros, quilombolas, índios, camponeses, mulheres, dentre outros) que reivindicam visibilidade e reconhecimentos em políticas curriculares. Os lugares e significados atribuídos à diversidade no corpus analisado evidenciam que a BNCC se constitui como referencial curricular que prioriza conhecimentos essencializados e universalistas, ao atribuir-lhes destaque em relação aos conhecimentos diversificados e enfatizar um ensino baseado em competências performativas para o mercado de trabalho.Concepções de Diversidade. Base Nacional Comum Curricular - BNCC. Políticas Curriculares. Sujeitos Sociais. ABSTRACT This article presents results of a documentary research whose central objective sought to identify the concepts of diversity in the text of the National Common Base Curriculum - BNCC, a normative document that will guide schools in the definition and/or reconstruction of their curricula. Universalist, celebratory and critical-discursive concepts were identified. Universalist and celebratory predominated, showing that the culture of silencing diversity remains hegemonic in this curricular policy, which emphasizes the uniformity and standardization of knowledge and individuals, secondary to cultural, ethnic, and identity differences of various collective groups (blacks, quilombolas, natives, peasants, women, landless, among others) who demand visibility and recognition in curricular policies. The places and meanings attributed to diversity in the analyzed corpus show that the BNCC is a curricular reference that prioritizes essentialized and universalist knowledge, by giving it prominence in relation to diversified knowledge, and emphasizing competencebased teaching performative for the labor market. Diversity concept. National Common Base Curriculum – BNCC. Curriculum Policies. Social Individuals.RESUMEN Este artículo presenta los resultados de una investigación documental que tuvo como objetivo identificar conceptos de diversidad en el texto de la Base Curricular Común Nacional - BNCC, un documento normativo que guiará a las escuelas en la definición y / o reelaboración de sus planes de estudio. Se identificaron concepciones universalistas, celebrativas y discursivas críticas, con predominio de universalistas y celebrativas, que muestran que la cultura de silenciar la diversidad sigue siendo hegemónica en esta política curricular al enfatizar la uniformidad y la estandarización del conocimiento y los individuos, secundaria a las diferencias culturales. , identidad étnica, de diversos colectivos de sujetos (negros, quilombolas, indios, campesinos, mujeres, entre otros) que exigen visibilidad y reconocimiento en las políticas curriculares. Los lugares y significados atribuidos a la diversidad en el corpus analizado muestran que BNCC se constituye a sí mismo como una referencia curricular que prioriza el conocimiento esencializado y universalista, dándoles importancia en relación con el conocimiento diversificado y enfatizando la enseñanza basada en habilidades performativas para el mercado laboral. Concepciones de Diversidad. Currículo Nacional de Base Común – BNCC. Políticas Curriculares. Temas Sociales. RIASSUNTOQuesto articolo presenta i risultati di una ricerca documentaria volta a identificare i concetti di diversità nel testo della National Curricular Base – BNCC, un documento normativo che guiderà le scuole nella definizione e / o rielaborazione dei loro curricula. Sono state identificate concetti universaliste, celebrative e discorsive-critiche, con una predominanza di universalista e celebrativa, dimostrando che la cultura del silenziamento della diversità rimane egemonica in questa politica curricolare enfatizzando l'uniformità e la standardizzazione della coscienza e degli individui, secondarie alle differenze culturali , etnica, identità di vari collettivi di soggetti (neri, quilombole, indiani, contadini, donne, tra gli altri) che richiedono visibilità e riconoscimento nelle politiche curricolari. I luoghi e i significati attribuiti alla diversità nel corpus analizzato mostrano che il BNCC si costituisce come riferimento curriculare che dà la priorità alla coscienza essenziale e universalistica, dando loro risalto in relazione a coscienze diversificate e sottolineando l'insegnamento basato su abilità performative per il mercato del lavoro. Coscienza de la diversità. Curriculum nazionale di base comune – BNCC. Politiche curricular. Materie sociali.


2015 ◽  
Vol 03 (03) ◽  
pp. 39-50

ATTENZIONE! Consultare la versione aggiornata dell'articolo: https://hrcak.srce.hr/139621 Nell’area della motivazione all’apprendimento della lingua seconda il modello socio-educativo di Gardner (1985) introduce i concetti di motivazione integrativa e motivazione strumentale. In base a tale modello la motivazione è connessa in modo positivo con il successo nell’apprendimento della L2; gli alunni con una motivazione integrativa più alta hanno più successo poiché attivi; la motivazione integrativa si considera quale causa, mentre il successo, la sua conseguenza. Il presente lavoro valuta il funzionamento del modello di Gardner nel territorio Istriano. Hanno preso parte alla ricerca 452 alunni dalla quinta all’ottava classe delle scuole elementari croate che studiano l’italiano come L2. Usando l’Attitude Motivation Test Battery è stata rilevata una motivazione strumentale più alta rispetto a quella integrativa, ed inoltre sono state identificate correlazioni positive tra il successo nell’apprendimento ed i due tipi di motivazione. I risultati confermano alcune delle ipotesi principali del modello di Gardner nell’apprendimento dell’italiano L2.


2015 ◽  
Vol 03 (03) ◽  

Nell’area della motivazione all’apprendimento della lingua seconda il modello socio-educativo di Gardner (1985) introduce i concetti di motivazione integrativa e motivazione strumentale. In base a tale modello la motivazione è connessa in modo positivo con il successo nell’apprendimento della L2; gli alunni con una motivazione integrativa più alta hanno più successo poiché attivi; la motivazione integrativa si considera quale causa, mentre il successo, la sua conseguenza. Il presente lavoro valuta il funzionamento del modello di Gardner nel territorio Istriano. Hanno preso parte alla ricerca 452 alunni dalla quinta all’ottava classe delle scuole elementari croate che studiano l’italiano come L2. Usando l’Attitude Motivation Test Battery è stata rilevata una motivazione strumentale più alta rispetto a quella integrativa, ed inoltre sono state identificate correlazioni positive tra il successo nell’apprendimento ed i due tipi di motivazione. I risultati confermano alcune delle ipotesi principali del modello di Gardner nell’apprendimento dell’italiano L2.


2013 ◽  
Vol 25 (4_suppl) ◽  
pp. S41-S45
Author(s):  
Luigi Moriconi

La Sindrome Nefrosica Idiopatica (Idiopathic Nephrotic Syndrome, INS) ricorre essenzialmente in presenza di due glomerulopatie: la MCN (Minimal Change Nephropathy) e la FSGS (Focal Segmental Glomerular Sclerosis). La prima ha un decorso più benigno ed è più frequente nei bambini, mentre la seconda ha un decorso più severo, può portare a Insufficienza Renale Cronica Terminale e può re-cidivare nel trapianto. Soprattutto per la FSGS sono state identificate possibili eziologie virali o genetiche, oltre a forme secondarie in corso di altre malattie, per cui non è semplice classificare queste glomerulopatie. Le forme ricorrenti nel rene trapiantato costituiscono un gruppo più omogeneo. I fattori che sembrano essere comuni alla MCN e alla FSGS, anche se maggiormente espressi e studiati nella seconda, sono la lesione glomerulare caratterizzante a carico dei podociti, e il frequente riscontro di sostanze circolanti, definite fattori di permeabilità (PFs), capaci di indurre proteinuria. Corticosteroidi e Immunosoppressori sono la terapia standard della INS. Tuttavia, la presenza di casi farmaco-resistenti e l'identificazione di alcuni PFs circolanti hanno consentito di utilizzare nuove terapie dirette a bloccare la sintesi o l'azione di queste molecole e hanno fornito un ulteriore razionale alla loro rimozione mediante plasmaferesi convenzionale (PEX) o aferesi selettiva.


2011 ◽  
pp. 7-14
Author(s):  
Guido Alpa

Le ragioni della crisi che ha investito l'economia globale, e quindi anche il sistema italiano, sono state identificate con una certa approssimazione, ma la discussione č ancora in corso; occorrerŕ ancora tempo per comprendere appieno il fenomeno. In ogni caso, le prime analisi denunciano una sequenza nella quale hanno avuto effetto causale , tra gli altri, alcuni fattori: la crisi del mercato immobiliare negli Stati Uniti, la conclusione di mutui "subprime", la diffusione di contratti derivati e prodotti finanziari ad alto rischio, l'inattendibilitŕ dei criteri di rating, e, piů in generale, la progressiva prevalenza dell'economia finanziaria sulla economia reale Gli orientamenti delle autoritŕ nazionali si sono divisi in tre diversi modi di operare: l'intervento ad adiuvandum delle imprese in crisi e a sostegno del sistema finanziario; l'astensione da qualsiasi interferenza con la naturale evoluzione della situazione, ritenendosi sufficiente la smithiana "mano invisibile" a porre rimedio alla crisi; l'assenza di decisioni e quindi di provvedimenti, posizione che si avvicina alla soluzione astensionista, ma che si connota per la carenza di una valutazione complessiva delle cause e dei possibili rimedi. In questo contesto appare opportuno un ripensamento di tutte le componenti del sistema economico, e tra esse le tipologie di governance delle societŕ.


2008 ◽  
Vol 87 (1) ◽  
pp. 33 ◽  
Author(s):  
Giovanni Sbrenna ◽  
Anna Sbrenna Micciarelli

Nel presente lavoro vengono analizzate le distribuzioni geografiche nelle regioni italiane delle due specie di termiti viventi in Italia: <em>Kalotermes flavicollis</em> (Fabricius, 1793) e <em>Reticulitermes lucifugus </em>(Rossi, 1792). Per ogni specie viene fornita una descrizione sintetica, l’elenco delle località dove è stata individuata e brevi osservazioni di carattere zoogeografico. Sono inoltre fornite notizie degli ultimi studi sulla sistematica dei taxa viventi in Italia. Complessivamente le località dove le due specie sono state identificate sono rispettivamente 286 per <em>K. flavicollis</em> e 369 per <em>R. lucifugus</em>. Il numero più alto di segnalazioni proviene dalle due isole Sicilia e Sardegna.


1995 ◽  
Vol 8 (4) ◽  
pp. 497-512 ◽  
Author(s):  
G.C. Ettorre ◽  
A.P. Garribba ◽  
A. Tirelli ◽  
P. Lavezzi ◽  
M.P. Bondioni ◽  
...  

L'impiego in risonanza magnetica delle sequenze 3DFT-CISS consente una rappresentazione anatomica dettagliata delle strutture dell'orecchio interno grazie alle possibilità di ottenere strati sottili ad alta risoluzione spaziale e di contrasto. Gli autori riportano la loro esperienza nello studio dell'anatomia dell'orecchio interno mediante imaging RM con sequenze 3DFT-CISS ed analizzano, nei casi patologici, i risultati ottenuti comparativamente con sequenze Spin-Echo (SE) convenzionali. 126 pazienti con deficit uditivo neurosensoriale sono stati sottoposti a RM delle rocche petrose secondo un protocollo che ha previsto l'impiego di sequenze SE convenzionali e sequenze 3DFT-CISS. In tutte le rocche petrose giudicate normali le sequenze 3DFT-CISS hanno consentito una rappresentazione anatomica definita e dettagliata della coclea, del canale semicircolare laterale e del vestibolo nel 100% dei casi, del canale semicircolare posteriore e superiore rispettivamente nel 92% e nell'89% dei casi. Il VII nervo cranico e le branche cocleare, vestibolare superiore e vestibolare inferiore dell'VIII sono state identificate rispettivamente nell'89%, 95%, 80% ed 87% dei casi. Nei casi patologici l'apporto delle sequenze 3DFT-CISS è stato giudicato decisivo nelle malformazioni, nei conflitti neuro-vascolari e nell'otosclerosi cocleare obliterativa. La loro utilizzazione ha escluso nei casi di labirintite la presenza di un processo espansivo intralabirintico. Nella patologia espansiva del nervo acustico le sequenze 3DFT-CISS hanno consentito sempre l'identificazione del processo espansivo e sono risultate superiori alle sequenze SE T2 nella definizione spaziale del tumore, anche se non hanno fornito ulteriori informazioni rispetto alle sequenze SE T1 senza Gadolinio. Gli autori, in conclusione, ritengono che l'impiego delle sequenze 3DFT-CISS in associazione con sequenze SE T1 senza e con mezzo di contrasto possono rappresentare una ottima combinazione per un approccio RM di prima istanza in tutti i deficit uditivi neurosensoriali.


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