An instrument for evaluating medical interview in general practice: the VR-MICS/D (Verona-Medical Interview Classification System/Doctor)

1998 ◽  
Vol 7 (3) ◽  
pp. 210-223 ◽  
Author(s):  
Anna Saltini ◽  
Davide Cappellari ◽  
Paola Cellerino ◽  
Lidia Del Piccolo ◽  
Christa Zimmermann

RIASSUNTOScopo - Valutare l'attendibilita del VR-MICS/D (Verona-Medical Interview Classification Systeml/Doctor) e identificare gli interventi adottati dai medici di medicina generale durante la conduzione dell'intervista con pazienti con disturbi organici e disagio emotivo. Setting - Lo studio e stato condotto nel territorio di Verona-Sud, presso due ambulatori di Medicina Generale. Campione - 100 pazienti che hanno consultato i medici per un problema di salute nuovo e che hanno riportato al GHQ-12 un punteggio > 3. I cinque medici coinvolti nello studio hanno contribuito ciascuno con 20 interviste audioregistrate (10 condotte con pazienti giudicati con disagio emotivo e 10 condotte con pazienti senza disagio emotivo, secondo il giudizio dei medici). Principali misure utilizzate — Il VR-MICS/D consente di classificare il comportamento verbale adottato dal medico durante la conduzione dell'intervista e consente di valutarne lo stile. Lo strumento à costituito da 16 categorie definite in base a formulazione (domanda, affermazdone) e contenuto. Procedura - Due rater hanno classificato 30 interviste (15 condotte con pazienti giudicati dai medici con disagio emotivo e 15 condotte con pazienti senza disagio emotivo, secondo il giudizio dei medici). Dopo aver verificato l'attendibilita del VR-MICS/D, e stata valutata la performance dei medici (classificazione delle 100 interviste) e sono stati confrontati i comportamenti verbali adottati con pazienti giudicati con disagio emotivo e senza disagio, secondo il giudizio dei medici. Risultati - Il VR-MICS/D ha dimostrato una buona attendibilita (Kappa di Cohen 0.93). La percentuale di accordo delle categorie è compresa tra 78.2% e 96.4%. I comportamenti verbali piu frequenti sono «domande chiuse» e «dare informazioni» (55.0% sul totale dei comportamenti verbali classificati n = 5522). Ciò che contraddistingue le interviste condotte con pazienti giudicati dai medici con disagio emotivo sono gli specifici contenuti affrontati (psicologico e psicosociale) e i commenti di chiarificazione e di facilitazione. Queste differenze non sono comunque marcate, nonostante siano statisticamente significative. Conclusioni - Il VR-MICS/D è uno strumento attendibile che permette di classificare il comportamento verbale adottato dai medici durante la conduzione delle interviste con pazienti con disagio emotivo. Lo stile di intervista dei medici che hanno partecipato allo studio e simile a quello descritto in letteratura per i medici che non hanno ricevuto una formazione alle tecniche comunicative ed è caratterizzato da un approccio essenzialmente centrato sul medico e sulle sue conoscenze. Questo tipo di approccio, in particolare con pazienti con disagio emotivo, comporta notevoli limitazioni ed evidenzia la necessita di introdurre interventi di formazione alle tecniche di intervista.

2012 ◽  
pp. 87-102
Author(s):  
John L. Dennis ◽  
Aldo Stella
Keyword(s):  

Questa ricerca ha preso in esame come il priming che induce una rappresentazione subconscia di maggiore/minore agentività può influire sull'interpretazione di oggetti/eventi dinamici che si collocano nello spazio (Studio 1) e nel tempo (Studio 2). Nello Studio 1, i partecipanti sottoposti al priming della maggiore agentività sono stati indotti a pensare il movimento verso alto, come se l'oggetto fosse dotato di una forza interna (secondo quanto accade agli esseri viventi), mentre i partecipanti sottoposti al priming della minore agentività sono stati indotti a pensare il movimento verso il basso, come se l'oggetto subisse una forza esterna (ad es., la forza della gravità). I partecipanti allo Studio 2, sottoposti al priming della maggiore agentività sono stati indotti a pensare sé stessi come se si muovessero attivamente attraverso il tempo, in linea con la metafora dell'ego-moving, mentre i partecipanti sottoposti al priming della minore agentività sono stati indotti a pensare sé stessi come se fossero meno attivi nel loro muoversi attraverso il tempo, in linea con la metafora del time-moving. Questi risultati sono stati messi a confronto con quelli di una nostra ricerca precedente, che ha usato lo stesso priming, ma con compiti diversi.


1996 ◽  
Vol 5 (2) ◽  
pp. 136-146 ◽  
Author(s):  
Aldrigo Grassi ◽  
Maria Cristina Falzoni

RIASSUNTOScopo – Mettere a confronto la prevalenza di stati di disagio psichico in quattro gruppi di giovani di diversa condizione sociale (operai metalmeccanici esposti e non esposti a rischi occupazionali per la salute mentale, disoccupati o in cerca di prima occupazione e studenti a tempo pieno); lo studio inoltre valuta tra gli stessi gruppi, a distanza di sei anni, i cambiamenti di stato e le variazioni del disagio psichico. Disegno – I soggetti, selezionati attraverso accurate procedure di randomizzazione, sono maschi, in età compresa tra 20 e 29 anni, residenti da almeno 10 anni nella stessa area geografica e ancora conviventi con il nucleo famigliare originario. Sono stati reclutati 157 giovani, suddivisi nei seguenti gruppi: metalmeccanici esposti a rischi occupazionali specifici per la salute mentale (n° = 30); metalmeccanici non esposti (n° = 57); disoccupati (n° = 40); studenti a tempo pieno (n° = 30).La prevalenza degli stati di disagio psichico è stata confrontata nei quattro gruppi; a distanza di sei anni, sono stati valutati, nei 116 soggetti che hanno partecipato allo studio di follow-up, i cambiamenti di status e i livelli di disagio psichico.Setting – L'indagine è stata condotta a Cento (Ferrara), una zona economicamente ricca e con tassi di disoccupazione molto bassi. Le interviste sono state effettuate nel 1987 e nel 1993; i giovani, dopo essere stati contattati telefonicamente, sono stati intervistati nella propria abitazione, sempre dallo stesso psicologo. Principali misure utilizzate – Nel 1987 a ciascun soggetto sono stati somministrati una scheda «Posizione sociale e salute» (PSS) e un questionario, precedentemente validato, per la determinazione dell'indice di disagio psichico (IDP).Inoltre gli operai metalmeccanici, mediante il «Questionario di rischio lavorativo» (QRL), sono stati suddivisi nei due gruppi «a rischio» e «non a rischio» occupazionale per la salute mentale.Nel 1993, nello studio di follow-up, è stato nuovamente somministrato il questionario per la rilevazione dell'IDP ed è stata fatta compilare una scheda (Scheda per la posizione sociale e occupazionale) per raccogliere dettagliate informazioni sui cambiamenti lavorativi o di stato sociale intervenuti nei sei anni precedenti.Risultati – Nel 1987 si sono riscontrate situazioni di disagio psichico significativamente più frequenti e di maggior rilevanza negli operai metalmeccanici esposti a rischi occupazionali per la salute mentale (mentre nulla di significativo è emerso negli altri gruppi, in quello dei disoccupati in particolare). Dallo studio di follow-up si sono potuti rilevare miglioramenti significativi, per quanto riguarda il disagio psichico, negli operai metalmeccanici che sono passati dal lavoro manuale ad un altro tipo di impiego; si è inoltre riscontrata la tendenza, nei giovani disoccupati che hanno trovato, nei corso dei sei anni, un lavoro fisso, ad un peggioramento del grado di disagio psichico.Conclusioni – L'aspetto piu interessante della nostra ricerca sembra essere rappresentato dall'analisi delle relazioni tra prospettive occupazionali e salute mentale di giovani che vivono in un'area economicamente forte. Ulteriori ricerche dovranno tuttavia approfondire le problematiche specifiche connesse con le possibili prospettive occupazionali di studenti e giovani disoccupati e/o in cerca di prima occupazione.


2020 ◽  
pp. 119-145
Author(s):  
Lorenza Di Pentima ◽  
Sara Ramelli

Scopo del presente studio è stato analizzare il fenomeno del bullismo secondo la prospettiva dell'attaccamento, ponendo a confronto i bulli, i bulli-vittima, le vittime e i non-coinvolti nei modelli mentali e nei comportamenti socio-emozionali (in particolare aggressività, evitamento dell'interazione, manifestazioni di ansia e depressione). Hanno partecipato allo studio 365 bambini, 208 maschi (57%) e 157 femmine (43%), di 5 scuole di Roma, di età compresa tra 8 e 11 anni (M = 9.28, DS = 0.81). Gli strumenti impiegati sono stati: Nomina dei Pari (Menesini, 2003), per individuare i ruoli di bullo, vittima, bullo-vittima e non coinvolto, Separation Anxiety Test (Attili, 2001) per la misura dei modelli mentali dell'attaccamento e Social Emo-tional Dimension Scale (Ianes, & Savelli, 1994) per la valutazione dei comportamenti socio-emozionali. Dai risultati emerge che, nel confronto con i non-coinvolti, i bulli mostrano più attaccamenti ambivalenti ed evitanti, li dove le vittime e i bulli-vittima mostrano per lo più modelli mentali di tipo ambivalente. Inoltre i bulli, i bulli-vittima e le vittime presentano più alti livelli di aggressività, di evitamento delle interazioni con i pari e di comportamenti inappropriati.


2021 ◽  
Author(s):  
Federica Marelli ◽  
Luca Persani

SommarioLe tecniche di sequenziamento di nuova generazione hanno rivoluzionato l’identificazione dei geni-malattia, accelerando la scoperta di nuove mutazioni e nuovi geni candidati per le malattie della tiroide. Per far fronte a questo flusso di nuove informazioni genetiche è importante disporre di modelli animali adeguati per studiare i meccanismi che regolano lo sviluppo della tiroide, la biodisponibilità e l’azione degli ormoni tiroidei. Zebrafish (Danio rerio), con il suo rapido sviluppo embrionale esterno, è stato ampiamente utilizzato in biologia dello sviluppo. Ad oggi, quasi tutti i componenti dell’asse tiroideo zebrafish sono stati caratterizzati e sono strutturalmente e funzionalmente paragonabili a quelli dei vertebrati superiori. La disponibilità di linee transgeniche di zebrafish fluorescenti consente l’analisi in tempo reale dell’organogenesi tiroidea e delle sue alterazioni. Il knockdown transitorio ottenuto con l’uso del morfolino permette di silenziare l’espressione di un gene di interesse e ottenere prontamente informazioni sul suo contributo durante lo sviluppo dell’asse tiroideo in zebrafish. Gli strumenti recentemente disponibili per il knockout genico stabile (es. CRISPR/Cas9) hanno ulteriormente aumentato il valore di zebrafish nello studio della patologia tiroidea. Entrambi i modelli di malattia possono essere inoltre utili per lo screening di nuovi farmaci e molecole che potranno essere utili per pianificare i successivi studi clinici.


2002 ◽  
Vol 15 (6) ◽  
pp. 705-711
Author(s):  
P. Renzetti ◽  
R. C. Parodi ◽  
C. Ottonello ◽  
F. Zandrino ◽  
M. Cossu ◽  
...  

L'elevato peso atomico del Gd giustifica l'ipotesi di un utilizzo in tomografia computerizzata (TC) di mezzi di contrasto (MdC) già clinicamente in uso in risonanza magnetica (RM). Il potenziamento TC determinato dalla Gadodiamide (Gd-DTPA-BMA, Omniscan, Nycomed-Amersham), MdC paramagnetico non ionico, è stato valutato e quantificato in vitro e in vivo. Due serie di soluzioni scalari di Gadodiamide e di MdC iodato (Iopamiro 370, Bracco) sono state sottoposte a scansione TC per la quantificazione densitometrica in unità Hounsfield (UH). Sette pazienti affetti da neoplasia intracranica sono stati sottoposti a TC prima e dopo somministrazione endovenosa di 0,3 mmol/Kg di Gadodiamide; sono stati rilevati i valori medi di densità pre- e postcontrasto a livello dell'arteria basilare e della massa tumorale. Nello studio in vitro, a parità di concentrazione molare del MdC, è risultata maggiore la densità media della soluzione di gadodiamide rispetto al MdC iodato, superiorità statisticamente significativa (test F, p < 0,0001), a conferma del fatto che il Gd ha caratteristiche fisiche che lo rendono utilizzabile in MdC per TC. Nello studio in vivo, la gadodiamide ha determinato incrementi densitometrici medi (postcontrasto /precontrasto) del 71,05% per l'arteria basilare e del 45,23% per la lesione tumorale, consentendo una sufficiente apprezzabilità soggettiva dell'enhancement. La Gadodiamide può essere utilizzata come MdC in TC in pazienti con dubbia o asserita diatesi allergica per i MdC iodati allorquando non sia praticamente disponibile la RM (urgenze!) o sussistano importanti controindicazioni (pacemaker, ecc.). L'osmolarità medio-bassa (780 mOsm/Kg) e il profilo tossi-cologico favorevole della Gadodiamide permettono di ipotizzare l'utilizzo di dosi anche più elevate. Tali risultati preliminari rafforzano l'ipotesi della messa a punto di MdC per TC a base di Gd; più atomi di Gd potrebbero ad esempio essere contenuti all'interno della molecola con il duplice effetto di ridurre la tossicità ed elevare il peso atomico del MdC. Gadolinium (Gd) high atomic weight can enable us to use the Gd-chelates as contrast agents (c.a.) in computed tomography (CT). CT contrast enhancement (c.e.) due to Gadodiamide (Gd-DTPA-BMA, Omniscan, Nycomed-Amersham), a non-ionic paramagnetic c.a. used in magnetic resonance (MR) imaging, was evaluated and quantified through an in vitro and in vivo study.


2010 ◽  
pp. 135-156
Author(s):  
Erika Petech ◽  
Alessandra Simonelli ◽  
Gianmarco Altoč

La ricerca si č proposta di studiare la qualitŕ delle interazioni triadiche in famiglie con bambini in etŕ prescolare, considerando il possibile ruolo di due fattori contestuali, la relazione di coppia e il coinvolgimento del padre nella cura del figlio, nell'influenzare la co-costruzione delle dinamiche familiari. Allo studio hanno partecipato 19 famiglie appartenenti ad una popolazione non clinica reclutate ai corsi di psicoprofilassi al parto. Il disegno longitudinale della ricerca ha previ- sto 5 tappe di somministrazione: al 7° mese di gravidanza č stata somministrata la Dyadic Adjustment Scale ad entrambi i partner; al 4°, 9° e 12° mese del bambino sono stati somministrati alle madri e ai padri la Dyadic Adjustment Scale e il Questionario sul Coinvolgimento paterno; a 4 anni del bambino sono stati somministrati alle madri e ai padri la Dyadic Adjustment Scale e il Questionario sul Coinvolgimento paterno e, alla triade familiare, il Lausanne Trilogue Play. I risultati hanno evidenziato che la qualitŕ delle interazioni triadiche familiari valutata a 4 anni dei bambini risulta significativamente associata al grado di coinvolgimento paterno nella stessa fase temporale. Viceversa la qualitŕ della relazione di coppia, considerata longitudinalmente, non sembra un fattore connesso alle competenze interattive familiari.


Author(s):  
Daniela Ferrazza

La valutazione street level dei servizi sociali č un approccio particolare nello studio e nella valutazione dei servizi pubblici, che sta guadagnando sempre piů apprezzamento nelle comunitŕ professionali. Essa si basa sul presupposto che i burocrati street level, hanno un ruolo cruciale nella realizzazione di servizi sociali/progetti/politiche e stabilisce che tale ruolo, lungi dall'essere un ostacolo, č creativo e attivo. La formula della Street Level Evaluation comprende una tecnica di osservazione diretta, di un processo partecipativo di valutazione e una particolare attenzione per le strategie del professionista, in base al presupposto che le politiche sono qualcosa che la gente fa. Ci sono diversi fattori che siamo stati in grado di cogliere, grazie a questo approccio, e che riguardano essenzialmente quegli aspetti del lavoro sociale che non possono essere trovati nei documenti e nelle dichiarazioni. Prima di tutto, gli aspetti organizzativi per la divisione del lavoro informale che influenzano molto la qualitŕ del servizio. Inoltre, le strategie degli operatori sociali messe in atto per sostenere le richieste dei clienti evidenziano spesso l'uso di potere discrezionale da parte di tali lavoratori. Abbiamo considerato questa discrezionalitŕ come un "neutro" componente della politica e siamo stati in grado di chiarire come questo potrebbe contribuire a costruire un migliore disegno di valutazione.


2021 ◽  
pp. 85-104
Author(s):  
Davide Girardelli ◽  
Stephen M. Croucher ◽  
Thao Nguyen
Keyword(s):  

Oltre che ad innescare una crisi sanitaria globale, la pandemia COVID-19 ha fatto emergere in molti paesi fenomeni di sinofobia. Il presente studio esamina il pregiu-dizio anti-cinese in Italia nel contesto della pandemia COVID-19 alla luce della teoria integrata della minaccia (Stephan e Stephan, 2000). Tra i fattori considerati nello studio come possibili antecedenti sono stati inclusi il livello di istruzione, le ideologie conservatrici e l'uso dei social media. La raccolta dati è stata effettuata con un sondaggio online che ha coinvolto 316 partecipanti italiani nell'aprile 2020. I risultati suggeriscono come sesso, contatti intergruppo e conoscenza diretta di persone che hanno contratto il COVID-19 abbiano contribuito a far emergere la comunità cinese italiana come una possibile minaccia agli occhi dei partecipanti.


2016 ◽  
Vol 36 (5) ◽  
pp. 395-402
Author(s):  
B. Fattori ◽  
P. Giusti ◽  
V. Mancini ◽  
M. Grosso ◽  
M.R. Barillari ◽  
...  
Keyword(s):  

L’obiettivo di questo studio era quello di confrontare la Videofluoroscopia (VFS), la valutazione endoscopica a fibre ottiche della deglutizione (FEES) e la scintigrafia oro-faringo-esofagea (OPES) per quanto riguarda la caduta pre-deglutitoria, il ristagno post-deglutitorio e l’aspirazione, al fine di valutare l’attendibilità di questi test nel rilevare la disfagia orofaringea. Sessanta pazienti, affetti da disfagia di varia origine, sono stati arruolati nello studio e sottoposti a VFS, FEES e OPES utilizzando un bolo liquido e uno semi-solido. Abbiamo usato la VFS come esame di riferimento. La FEES e la OPES hanno entrambe mostrato una buona sensibilità, con valori complessivi elevati (rispettivamente ≥ 80% e ≥ 90%). Il confronto tra FEES e VFS relativamente alla caduta pre-deglutitoria ha evidenziato una buona specificità (84,4% per i semi-solidi e 86,7% per i liquidi). Nel caso di ristagni post-deglutitori, il confronto tra FEES e VFS ha rivelato una buona validità complessiva (75% per i semi-solidi), con specificità e sensibilità ben equilibrate per i semi-solidi. Il confronto tra OPES e VFS ha dimostrato buona sensibilità (88,6%) e validità complessiva (76,7%) per i liquidi. Il confronto dei dati ottenuti tra FEES e VFS, relativamente all’ aspirazione, ha evidenziato una bassa validità complessiva (≤ 65%). D’altra parte, la OPES ha mostrato una validità complessiva apprezzabile (71,7%). VFS, FEES e OPES sono in grado di rilevare la disfagia oro-faringea. La FEES ha fornito risultati significativi nella valutazione dei ristagni post-deglutitori.


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