Italian Journal of Wound Care
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(FIVE YEARS 1)

Published By Pagepress Publications

2611-6626, 2611-6626

2021 ◽  
Vol 5 (3) ◽  
Author(s):  
Aurora Parodi ◽  
Valeria Maria Messina ◽  
Manuela Martolini ◽  
Shpresa Haxhiaj ◽  
Emanuele Claudio Cozzani

Le lesioni da decubito, le ulcere vascolari e il piede diabetico rappresentano le lesioni cutanee croniche maggiormente diffuse in età geriatrica. La lesione cutanea cronica presenta un elevato rischio infettivo ed un management complesso che richiede terapie mirate ed un iter di trattamento specifico. Il metodo TIME (Tissue management control of Infection and inflammation Moisture imbalance advancement of the Epithelial edge of the wound), costituisce il gold standard per il trattamento delle lesioni cutanee croniche poiché consente di controllare l’infezione e il grado di macerazione della ferita anche nei margini epiteliali. La soluzione di ipoclorito di sodio alla concentrazione dello 0,05%, oggetto di numerosi studi in letteratura, grazie ad un ampio spettro germicida ed alla sua elevata compatibilità tissutale rappresenta il metodo di disinfezione d’elezione per il trattamento delle lesioni cutanee croniche. La qualità di vita (Quality of Life, QoL) di un paziente affetto da lesione cutanea cronica può essere fortemente compromessa. La formazione di un team sanitario multidisciplinare per la gestione del patient journey può favorire il percorso di guarigione, facilitare la gestione della lesione nella quotidianità e migliorare la QoL del paziente. La telemedicina spicca tra le modalità innovative di gestione del wound care sperimentate da un’equipe di specialisti del territorio ligure negli ultimi mesi a seguito della pandemia COVID-19. La pratica della telemedicina si è rivelata particolarmente utile nel follow up della lesione cronica a fronte di un adeguato impiego di strumenti tecnologici che permettano un’elevata qualità di immagini.


2021 ◽  
Vol 5 (3) ◽  
Author(s):  
Federica Buzzi ◽  
Hevan Adel Al-Atroushy ◽  
Nizar Bakir Yahya ◽  
Hozan Dilneya Rwanduzi ◽  
Stefano Maindi

Le proprietà curative del miele sono sempre più affermate nella medicina moderna, soprattutto nel trattamento di lesioni cutanee di varia natura come piaghe da decubito, ustioni e stravaso di farmaci. Esistono diversi studi sull’uso del miele nei pazienti adulti ma non esistono linee guida universali nella popolazione pediatrica e soprattutto in quella neonatale. Presso l’Hevi Pediatric Teaching Hospital di Duhok, Iraq, un prematuro di peso estremamente basso alla nascita, con lesioni al piede da stravaso di farmaco, è stato trattato con il Medical Grade Honey al 100%. Dopo 28 giorni, la lesione è guarita, senza ricorrere alla rimozione chirurgica del tessuto e senza complicazioni allergiche per il paziente. L’uso del miele nei prematuri deve essere ulteriormente studiato e preso in considerazione.


2021 ◽  
Vol 5 (3) ◽  
Author(s):  
Lisa Turk ◽  
Tobias Thuile ◽  
Valentina De Marzi ◽  
Giovanni Antonacci ◽  
Mario Puviani ◽  
...  

Chronic nonhealing leg ulcers are debilitating with high morbidity in a vulnerable patient population and pose a frequent clinical and socioeconomic problem. Numerous local treatment options exist, but clinical trials are rare and wound management still represents a big challenge. Recently a wound dressing based on the natural remedies Hypericum perforatum and Neem oil has been proposed for chronic wound management, but trials on nonhealing leg ulcers are missing. Uncontrolled retrospective observational case review on all patients under our supervision with chronic leg ulcers who underwent treatment with a plant-derived wound dressing based on Hypericum perforatum and Azadirachta indica (Neem) oil. It could be retrieved in a total 16 cases (11 female) with a median age of 71 years. All ulcers (7 ulcers on the leg and 9 ulcers on the feed) showed a complete healing after a median healing time of 82 days (Mean 85, range 14-180 days). No side effects occurred, medication was painless or even reduced pain. Wound dressings based on Hypericum perforatum and Neem oil are well tolerated and could be a potential additional simple treatment option in the management of non-healing leg ulcers. Prospective controlled trials are needed to confirm these observations.


2021 ◽  
Vol 5 (2) ◽  
Author(s):  
Katia Feliziani ◽  
Arianna Dichiara ◽  
Giovanna Faccenda ◽  
Marco Romanelli ◽  
Battistino Paggi
Keyword(s):  

Il progetto ha previsto lo sviluppo, la validazione e la sperimentazione di uno strumento formativo cartaceo dedicato al paziente seguito presso l’ambulatorio infermieristico per ulcere venose dell’arto inferiore. Un infermiere esperto in wound care ha progettato e, in seguito, sottoposto a validazione da parte di un team multiprofessionale un questionario composto da 5 domande concernenti la consapevolezza di malattia, la necessità di essere sottoposti a terapia e la verifica delle conoscenze di alcuni basilari concetti di fisiopatologia. Il questionario è stato somministrato ai pazienti arruolati prima e dopo l’intervento formativo attuato, al fine di testarne l’efficacia (studio pre-post test senza gruppo di controllo). L’analisi dell’efficacia dell’intervento formativo è stata effettuata testando la variazione della media dei punteggi pre (Pre-I) e post intervento (Post-I). Risultati: in base all’analisi statistica effettuata è possibile ritenere l’intervento formativo efficace per il campione selezionato con un buon livello di significatività (p<0,001): media dei punteggi Pre-I 6,22 (95% IC 5,22-7,21) e media Post-I 10,83 (95% IC 10,59-11,06). In linea con quanto presente in letteratura scientifica, lo studio condotto ha permesso all’infermiere esperto in wound care di sperimentare l’effetto della personalizzazione dell’intervento di cura e dell’empowerment sull’outcome. L’intervento formativo, così strutturato, pur risultando perfettibile, rappresenta un importante punto di partenza per ulteriori sviluppi futuri.


2021 ◽  
Vol 5 (2) ◽  
Author(s):  
Giovanni Petracca ◽  
Francesco Zappia ◽  
Giuseppe Maccarone

La Fascite Necrotizzante (FN) è un’infezione dei tessuti molli caratterizzata da un’estesa necrosi del tessuto adiposo sottocutaneo, delle strutture neurovascolari e della fascia. La caratteristica del caso clinico da noi trattato è stata l’aggressività e la rapida progressione della malattia. Una donna di 59 anni giungeva alla nostra osservazione in condizioni molto gravi con febbre e un’estesa area necrotica maleodorante in regione inguino-femorale destra con estensione alla coscia. In anamnesi nessuna patologia pregressa. Obesità. La minima cellulite cutanea presente all’esordio della malattia avrebbe potuto causare un ritardo nella diagnosi e ciò avrebbe potuto determinare una rapida progressione della malattia verso lo shock, l’insufficienza multiorgano e, in ultima analisi, la morte. La tomografia computerizzata e la risonanza magnetica possono essere utili nei casi in cui i segni sono dubbi o la diagnosi è incerta. Presenteremo di seguito una revisione dettagliata della letteratura e descriveremo le attuali modalità di trattamento. Nel caso in questione, lo sbrigliamento chirurgico aggressivo, la gestione medica della sepsi e delle comorbidità e la tempestiva chiusura della ferita mediante innesto dermo-epidermico sono stati fondamentali per un esito favorevole della patologia. La FN è una rara infezione dei tessuti molli pericolosa per la vita che si diffonde rapidamente e progressivamente lungo la fascia profonda. La prognosi dipende da una diagnosi accurata e da un trattamento immediato.


2021 ◽  
Vol 5 (2) ◽  
Author(s):  
Matteo Bucalossi ◽  
Fabrizio Mariani

Recentemente è stato introdotto sul mercato una tecnologia a filtrazione selettiva per produrre un concentrato autologo di cellule mononucleate da sangue periferico (Peripheral Blood Mononuclear Cells, PBMNC) con indicazione d’uso per terapia cellulare umana. Le PBMNC trovano indicazione nel trattamento delle lesioni croniche degli arti inferiori. Lo scopo di questo studio è quello di valutare l’efficacia e la tollerabilità di tale trattamento in un gruppo di pazienti che presentavano ulcere cutanee degli arti inferiori, ad etiologia varia, non rispondono alle terapie topiche tradizionali ed avanzate. Lo studio è prospettico standardizzato. Sono state trattati 8 pazienti che presentavano in totale 22 ulcere cutanee ad etiologia variabile. Le PBMNC autologhe sono state impiantate lungo il decorso delle arterie tibiali di riferimento e nell’area peri-lesionale. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad un ciclo di tre infiltrazioni, eseguite in sala operatoria, con cadenza mensile, tranne un paziente che è stato sottoposto ad un quarto impianto, perché l’operatore ha ritenuto che uno ulteriore avrebbe accelerato lo stato già rigenerativo della cute stessa. Delle 22 ulcere trattate con tale metodologia, 14 sono giunte a guarigione completa entro un mese dalla fine dei tre impianti, mentre 8 sono andate verso un netto miglioramento. Tutti i pazienti hanno mostrato una buona compliance al trattamento e non sono stati registrati effetti avversi minori o maggiori. Il 50% dei pazienti trattati è stato sottoposto a follow-up a quattro anni dalla fine del trattamento, e solo una paziente ha avuto un’ulcera cutanea recidiva, ma in altra sede da quella iniziale. Le PBMNC, prodotte con sistema a filtrazione selettiva, si sono dimostrate un trattamento efficace delle lesioni croniche a diversa eziologia degli arti inferiori. La guarigione di tutte le lesioni cutanee trattate in tempi rapidi, la netta riduzione del dolore, e l’assenza di recidive a quattro anni suggeriscono un effetto clinico duraturo nel tempo.


2021 ◽  
Vol 5 (2) ◽  
Author(s):  
Aurora Parodi ◽  
Valeria Maria Messina ◽  
Teresa Cannavale ◽  
Stefania Sorbara ◽  
Andrea Francesco Pestarino ◽  
...  

Liguria is one of the Italian regions with the highest percentage of elderly people. The European Union declared the region as a “reference site”, for experimenting cutting-edge solutions and assistance models in health management of elderly people. Chronic ulcers become a problem of considerable importance looking at the number of involved elderly patients and of the necessary resources for their care, as well for the impact on the patient’s quality of life, due to the painful and limiting nature of the pathology. This study aims to evaluate the appropriate wound management in older people affected by chronic ulcers. A group of wound care experts operating in the Liguria region met with the aim of reviewing the epidemiology of chronic skin lesions, analyzing the diagnostic/therapeutic approach currently in use, focusing on the importance of the antisepsis in wound management. In Liguria region general practitioners reported a 3.9% prevalence of chronic skin lesions in 2018, and up to 7.35% in women over 85 years; about 90% of the lesions managed at home were pressure lesions. An overall assessment of the patient and the lesion, appropriate cleansing and antisepsis phases and a multidisciplinary management are essential to facilitate the wound’s healing process among the elderly.


2021 ◽  
Vol 5 (1) ◽  
Author(s):  
Giuseppe Nebbioso ◽  
Viviana Nebbioso ◽  
Francesco Petrella

Non disponibile.


2021 ◽  
Vol 5 (1) ◽  
Author(s):  
Margherita Farí ◽  
Maurizio Mercuri ◽  
Alessandro Scalise
Keyword(s):  

Il progetto consiste nella creazione di un opuscolo informativo, all’interno del quale sono spiegate le principali informazioni relative la gestione del paziente portatore di Lesioni da Pressione. Le nozioni espresse sono alla base del percorso terapeutico, in quando sono indirizzate a lettori non esperti nel campo delle medicazioni difficili. Viste le esigenze del pubblico di assistere a questa tipologia di pazienti, in molti casi in maniera autonoma per quanto riguarda la medicazione vera e proprio, si è ritenuto necessario fornire del materiale per aumentare le conoscenze dei caregiver informali. Lo scopo ultimo è proprio quello di fornire un metodo semplice e sicuro di apprendimento per i cittadini che si occupano della gestione del paziente e delle relative medicazioni; considerando sempre un affiancamento da parte di professionisti. Gli obiettivi che ci si pone con il progetto sono: valutare e visualizzare quelli che sono gli aspetti importanti per i soggetti aventi Lesioni da Pressione, questo comprende la definizione, prevenzione, classificazione e trattamento; l’importanza della continuità assistenziale per questa tipologia di paziente; informare il cittadino su cosa sono le lesioni da pressione (quali sono le accortezze quotidiane da dover attuare per evitare il peggioramento o lo stallo della condizione) ed infine il trattamento vero e proprio tramite l’insegnamento delle medicazioni difficili e della loro applicazione in base ai diversi casi (essendo un argomento vasto e materia di specializzazione in ambito infermieristico si tratterà in maniera semplificata in modo da dare informazioni basilari ma utili). Per la creazione dell’opuscolo è stata effettuata una revisione della letteratura che vede la consultazione di due linee guida, undici articoli e due testi.


2021 ◽  
Vol 5 (1) ◽  
Author(s):  
Stefano Mancin ◽  
Elena Alterchi ◽  
Silvia Finazzi ◽  
Salvatore Badalamenti
Keyword(s):  

Le persone affette da insufficienza renale cronica in trattamento dialitico, rappresentano un campione di popolazione ad alto rischio di sviluppo di patologie a carico della cute, in particolar modo lesioni secondarie all’uremia come xerosi e prurito, ulcere diabetiche e vascolari. Le cause sono riconducibili principalmente ai cambiamenti metabolici indotti dalla patologia quali complicanze uremiche, acidosi metabolica e alterazione del metabolismo calcio-fosforo e la concomitante presenza di patologie croniche, in primis diabete, arteriopatie e patologie cardiovascolari. Nel nostro centro dialisi tale problema incide notevolmente sulla qualità di vita della nostra utenza, rappresentando un problema serio e invalidante. Questo progetto di durata triennale 2016-2018, terminato con l’analisi del database nel 2019 ha portato a un miglioramento dell’assistenza infermieristica erogata presso il nostro ambulatorio, in termini di riduzione dell’incidenza di lesioni difficili pari al 46% durante il triennio, implementazione delle conoscenze del personale coinvolto, utilizzo ottimale di presidi di medicazione avanzata e in ultimo una soddisfazione dei nostri utenti, relativamente al trattamento delle ferite, calcolata mediante questionario di gradimento, che ha mostrato una elevata partecipazione durante l’ultima indagine (98%) e una soddisfazione per le cure prestate pari al 95%.


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